Cultura & Gossip
SANSEVERO IN BLU - Presentato alla Cappella Sansevero il progetto dedicato all'autismo
18.02.2020 17:55 di Redazione

SANSEVERO IN BLU 

Cappella Sansevero, eccellenza italiana come museo autism friendly
Al via il nuovo progetto dedicato ai ragazzi con disturbo dello spettro autistico, in collaborazione con la Cooperativa sociale Il Tulipano

 

Sansevero in Blu è il titolo del nuovo progetto di inclusione sociale del Museo Cappella Sansevero dedicato a bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico, nato grazie alla collaborazione con la Cooperativa sociale Il Tulipano, specializzata nella realizzazione di servizi e attività per persone con disabilità cognitiva e ideatrice del progetto. L’iniziativa si avvale del contributo scientifico del Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’Università Federico II, del Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II e del Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere dell’Università Parthenope.

Il Blu è il colore dell’autismo. A volte appare più scuro come un mare profondo. Altre volte è più brillante, più simile all’azzurro di un mare limpido in estate. Il Blu sta nel mezzo, tra la paura e la speranza. Illumina le possibilità, dona sicurezza, colora il bisogno di conoscenza. Sansevero in Blu offre un tour studiato e calibrato sulle necessità e le caratteristiche dei visitatori con bisogni speciali per accompagnarli alla scoperta della bellezza dell’arte barocca della Cappella Sansevero, delle sue opere, delle leggende e delle storie del principe Raimondo di Sangro.

 

Il progetto è stato presentato questa mattina, martedì 18 febbraio, presso la Cappella Sansevero. Dopo i saluti di Fabrizio Masucci, direttore del Museo Cappella Sansevero, l’iniziativa è stata illustrata da Giovanni Minucci, coordinatore de Il Tulipano, Maria Alessandra Masucci, Consigliere d’amministrazione Museo Cappella Sansevero e Responsabile progetti per l’accessibilità, insieme a Michelangelo Russo, Direttore del Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II, Carmela Bravaccio del Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’Università Federico II, Andrea Soricelli del Dipartimento di Scienze motorie e del benessere dell’Università Parthenope.

 

Siamo felici di poter avviare il progetto Sansevero in Blu finalizzato alla fruizione del Museo Cappella Sansevero da parte di ragazzi con autismi – dichiara Giovanni Minucci, coordinatore de Il Tulipano –. Il nostro obiettivo è favorire l’incontro con l’arte come strumento di comunicazione con se stessi e gli altri, di condivisione delle emozioni per sentirsi attori e protagonisti attraverso l’esperienza museale che, avvalendosi di metodologia e strumenti personalizzati, offre a tutti la possibilità di vivere il museo nel rispetto dei propri tempi e modalità di apprendimento”.

 

Rivolto a ragazzi con disturbo dello spettro autistico tra gli 8 e 18 anni di età, il percorso Sansevero in Blu è stato avviato nel mese di luglio 2019. Dopo unprimo periodo di studio, progettazione e formazione del personale del museo sono stati organizzati incontri specifici sperimentali con ragazzi con autismi a diverso funzionamento per poter giungere alla verifica del modello incentrato sull’approccio e sull’accoglienza dei partecipanti.  Le varie fasi progettuali hanno consentito di realizzare e testare l’agenda visiva in formato cartaceo appositamente ideata per supportare le persone con autismo durante la visita. Ogni pagina del quaderno visivo richiama, per ciascuna opera selezionata, gli elementi precedentemente individuati e validati dal gruppo di ricerca scientifica, adatti ad accompagnare i ragazzi alla scoperta delle opere e della storia del museo.  

 

 “Dopo Sansevero in LIS, dedicato alle persone sorde, prosegue con convinzione il nostro impegno nel realizzare iniziative di inclusione sociale e accessibilità – afferma Maria Alessandra Masucci, consigliere d’amministrazione del Museo Cappella Sansevero –. L’entusiasmo e la competenza della Cooperativa Il Tulipano ci hanno spinti ad ampliare la programmazione del museo con questo progetto innovativo che mira ad adottare e condividere un modello di accoglienza e conoscenza dell’arte dedicato alle persone con disturbo dello spettro autistico, attraverso la proposta di nuovi percorsi inclusivi per scuole, associazioni e famiglie. Ogni nuovo progetto di inclusione è una scoperta straordinaria e un’esperienza che, prima di tutto, arricchisce noi del Museo Cappella Sansevero.”

 

Il progetto propone due tipologie di visita, su prenotazione. Entrambe si svolgono in contemporanea con altri visitatori e vengono proposte come percorsi con accompagnatore o in autonomia in modo che il bambino/ragazzo possa visitare il museo in compagnia dei propri familiari, compagni di classe e amici, attraverso l’utilizzo del kit didattico predisposto per il “tour speciale”. 

Il tour con accompagnatore, della durata di 40 minuti, è rivolto a scuole, famiglie, associazioni e piccoli gruppi che necessitano di un operatore, ed è condotto da un educatore che, attraverso racconti sul principe di Sansevero e il supporto dell’agenda visiva, guida il gruppo in un percorso che stimola attenzione e partecipazione, con l’ausilio di elementi tangibili, esperienze sensoriali e attività di interazione.

Una seconda tipologia di visita è quella del percorso “autonomo” per famiglie e piccoli gruppi che non necessitano dell’accompagnamento di un operatore. Il ragazzo può, in tal modo, visitare il museo insieme agli adulti accompagnatori, in maniera indipendente e attraverso l’utilizzo dell’agenda visiva che lo guiderà durante tutto il percorso, con il supporto del personale del museo che ne spiegherà le modalità di utilizzo. 

La scelta del tour adeguato avverrà al momento della prenotazione, a seguito della compilazione di un questionario realizzato con l’équipe del Dipartimento di Neuropsichiatria Infantile dell’Università Federico II di Napoli, che agevolerà l’individuazione di esigenze specifiche per comprendere la tipologia di visita più adatta. 

 

Il Museo Cappella Sansevero diviene museo per tutti, dove ciascuno viene valorizzato per le proprie differenze. I percorsi si basano sui tre principi, propri delle attività autism friendly: quello della personalizzazione, dal momento che il tour è adeguato alle caratteristiche personali del soggetto, ai suoi ritmi e modalità di apprendimento; dell’assimilazione poiché è il museo che si adatta al soggetto con autismo concretizzando un approccio totalmente innovativo in tema di accoglienza di persone con bisogni speciali. Non è più il ragazzo che deve adeguarsi al contesto, ma è il contesto che viene strutturato in maniera da poter accogliere le persone secondo i principi della progettazione dell’universal design (aspetto sviluppato in collaborazione con il Dipartimento di Architettura della Federico II di Napoli). Infine, il principio dell’inclusione che, grazie alla contemporanea partecipazione con altri visitatori, rende il concetto di accessibilità e fruizione non più “speciale”. 

 

Le visite offerte da Sansevero in Blu sono gratuite per le persone con disturbo dello spettro autistico. È necessaria la prenotazione tramite la Cooperativa sociale Il Tulipano ai seguenti recapiti: sanseveroinblu@iltulipanocoop.org, +39 081 8293434, cell. +39 3891312180

 

Con il nuovo progetto Sansevero in Blu, il Museo Cappella Sansevero intende contribuire alla costruzione di una rete territoriale autism friendly, alla definizione di un modello di progettazione partecipata con diversi stakeholders (associazioni di genitori, istituti scolastici, università ecc.) e alla realizzazione di un museo come spazio culturale aperto a tutti in grado di offrire al suo pubblico opportunità di coinvolgimento in esperienze differenziate.

 

 

 

DICHIARAZIONI DELLE UNIVERSITÀ PARTNER DEL PROGETTO:

 


 

Prof.ssa Carmela Bravaccio

Dipartimento Scienze Mediche Traslazionali dell’Università Federico II di Napoli 

“La gestione di un figlio con disturbo dello spettro autistico non è facile. I genitori spesso, per la presenza dei comportamenti insoliti e bizzarri dei propri figli, preferiscono rinchiudersi fra le pareti domestiche trascinando tutta la famiglia in una situazione di isolamento sociale. 

La progettualità Sansevero in Blu della Cooperativa il Tulipano presso il Museo Cappella Sansevero è nata proprio su questi presupposti.

L’arte e l’archeologia, sia nei luoghi aperti che nei musei permette aggregazione ed inclusione. I luoghi d'arte vengono trasformati in ambienti strutturati, stimolanti e rassicuranti per esperienze didattiche e di socializzazione. La strutturazione dei percorsi di visita permette cosi all'intero nucleo familiare di poter partecipare alle attività museali senza vivere il momento come fonte di preoccupazione e di angoscia”.

 

 

Dipartimento Scienze Motorie e del Benessere Università Parthenope di Napoli

Il Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere (DiSMeB), Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, è coinvolto nel Progetto Sansevero in Blu, attraverso un pool di propri docenti di diverse aree disciplinari, svolgendo attività di progettazione (attraverso incontri formativi e di condivisione e sviluppo di idee per i percorsi museali) e attività di monitoraggio e valutazione (attraverso diversi strumenti quali questionari/interviste, schede conoscitive e osservazione diretta) dei percorsi di visite museali speciali per persone con disturbo dello spettro autistico. In particolare, i percorsi museali speciali, strutturati adottando un approccio bottom-up per i feedback e la partecipazione condivisa di tutti i partner, soprattutto le associazioni genitori, sono monitorati e valutati in termini di efficacia, di benefici derivanti dalla fruizione dell’opera artistica e di percezione della partecipazione, della motivazione e della soddisfazione dei partecipanti, delle loro famiglie e dello staff coinvolto. Attraverso i feedback continui sulle esperienze di visite museali svolte, si fornisce un supporto significativo nella definizione di percorsi di visite museali speciali efficaci e maggiormente rispondenti alle esigenze dei bambini/ragazzi/adulti con bisogni speciali, favorendone il coinvolgimento in un’ottica di inclusione sociale attraverso la fruibilità del patrimonio artistico-culturale italiano superando ogni barriera, soprattutto culturale e sociale.

 

 

Dipartimento Architettura Università Federico II di Napoli 

Stipulato nell’aprile del 2019, l’Accordo Quadro di Collaborazione Scientifica e di Supporto alla Didattica tra il Dipartimento di Architettura della Federico II e la Cooperativa Sociale Il Tulipano ha come obiettivo quello di promuovere una collaborazione attiva a sostegno delle persone con disabilità, con particolare riguardo all’inclusione di persone con autismo. Gli ambiti di interesse  attengono, nello specifico, gli aspetti di ergonomia e accessibilità dell’ambiente costruito, anche in rapporto alla residenzialità, e alla fruizione autism friendly del patrimonio culturale, oltre che alla progettazione di ambienti e sistemi finalizzati al supporto e all’accoglienza delle persone non neurotipiche e delle loro famiglie. Il progetto Sansevero in Blu ha visto il contributo del Dipartimento di Architettura per gli aspetti legati alla fruizione dell’ambiente e del contesto territoriale per ragazzi con autismo per la realizzazione di un museo accogliente secondo i principi di progettazione di design for all. 

 

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SANSEVERO IN BLU - Presentato alla Cappella Sansevero il progetto dedicato all'autismo

di Napoli Magazine

18/02/2024 - 17:55

SANSEVERO IN BLU 

Cappella Sansevero, eccellenza italiana come museo autism friendly
Al via il nuovo progetto dedicato ai ragazzi con disturbo dello spettro autistico, in collaborazione con la Cooperativa sociale Il Tulipano

 

Sansevero in Blu è il titolo del nuovo progetto di inclusione sociale del Museo Cappella Sansevero dedicato a bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico, nato grazie alla collaborazione con la Cooperativa sociale Il Tulipano, specializzata nella realizzazione di servizi e attività per persone con disabilità cognitiva e ideatrice del progetto. L’iniziativa si avvale del contributo scientifico del Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’Università Federico II, del Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II e del Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere dell’Università Parthenope.

Il Blu è il colore dell’autismo. A volte appare più scuro come un mare profondo. Altre volte è più brillante, più simile all’azzurro di un mare limpido in estate. Il Blu sta nel mezzo, tra la paura e la speranza. Illumina le possibilità, dona sicurezza, colora il bisogno di conoscenza. Sansevero in Blu offre un tour studiato e calibrato sulle necessità e le caratteristiche dei visitatori con bisogni speciali per accompagnarli alla scoperta della bellezza dell’arte barocca della Cappella Sansevero, delle sue opere, delle leggende e delle storie del principe Raimondo di Sangro.

 

Il progetto è stato presentato questa mattina, martedì 18 febbraio, presso la Cappella Sansevero. Dopo i saluti di Fabrizio Masucci, direttore del Museo Cappella Sansevero, l’iniziativa è stata illustrata da Giovanni Minucci, coordinatore de Il Tulipano, Maria Alessandra Masucci, Consigliere d’amministrazione Museo Cappella Sansevero e Responsabile progetti per l’accessibilità, insieme a Michelangelo Russo, Direttore del Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II, Carmela Bravaccio del Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’Università Federico II, Andrea Soricelli del Dipartimento di Scienze motorie e del benessere dell’Università Parthenope.

 

Siamo felici di poter avviare il progetto Sansevero in Blu finalizzato alla fruizione del Museo Cappella Sansevero da parte di ragazzi con autismi – dichiara Giovanni Minucci, coordinatore de Il Tulipano –. Il nostro obiettivo è favorire l’incontro con l’arte come strumento di comunicazione con se stessi e gli altri, di condivisione delle emozioni per sentirsi attori e protagonisti attraverso l’esperienza museale che, avvalendosi di metodologia e strumenti personalizzati, offre a tutti la possibilità di vivere il museo nel rispetto dei propri tempi e modalità di apprendimento”.

 

Rivolto a ragazzi con disturbo dello spettro autistico tra gli 8 e 18 anni di età, il percorso Sansevero in Blu è stato avviato nel mese di luglio 2019. Dopo unprimo periodo di studio, progettazione e formazione del personale del museo sono stati organizzati incontri specifici sperimentali con ragazzi con autismi a diverso funzionamento per poter giungere alla verifica del modello incentrato sull’approccio e sull’accoglienza dei partecipanti.  Le varie fasi progettuali hanno consentito di realizzare e testare l’agenda visiva in formato cartaceo appositamente ideata per supportare le persone con autismo durante la visita. Ogni pagina del quaderno visivo richiama, per ciascuna opera selezionata, gli elementi precedentemente individuati e validati dal gruppo di ricerca scientifica, adatti ad accompagnare i ragazzi alla scoperta delle opere e della storia del museo.  

 

 “Dopo Sansevero in LIS, dedicato alle persone sorde, prosegue con convinzione il nostro impegno nel realizzare iniziative di inclusione sociale e accessibilità – afferma Maria Alessandra Masucci, consigliere d’amministrazione del Museo Cappella Sansevero –. L’entusiasmo e la competenza della Cooperativa Il Tulipano ci hanno spinti ad ampliare la programmazione del museo con questo progetto innovativo che mira ad adottare e condividere un modello di accoglienza e conoscenza dell’arte dedicato alle persone con disturbo dello spettro autistico, attraverso la proposta di nuovi percorsi inclusivi per scuole, associazioni e famiglie. Ogni nuovo progetto di inclusione è una scoperta straordinaria e un’esperienza che, prima di tutto, arricchisce noi del Museo Cappella Sansevero.”

 

Il progetto propone due tipologie di visita, su prenotazione. Entrambe si svolgono in contemporanea con altri visitatori e vengono proposte come percorsi con accompagnatore o in autonomia in modo che il bambino/ragazzo possa visitare il museo in compagnia dei propri familiari, compagni di classe e amici, attraverso l’utilizzo del kit didattico predisposto per il “tour speciale”. 

Il tour con accompagnatore, della durata di 40 minuti, è rivolto a scuole, famiglie, associazioni e piccoli gruppi che necessitano di un operatore, ed è condotto da un educatore che, attraverso racconti sul principe di Sansevero e il supporto dell’agenda visiva, guida il gruppo in un percorso che stimola attenzione e partecipazione, con l’ausilio di elementi tangibili, esperienze sensoriali e attività di interazione.

Una seconda tipologia di visita è quella del percorso “autonomo” per famiglie e piccoli gruppi che non necessitano dell’accompagnamento di un operatore. Il ragazzo può, in tal modo, visitare il museo insieme agli adulti accompagnatori, in maniera indipendente e attraverso l’utilizzo dell’agenda visiva che lo guiderà durante tutto il percorso, con il supporto del personale del museo che ne spiegherà le modalità di utilizzo. 

La scelta del tour adeguato avverrà al momento della prenotazione, a seguito della compilazione di un questionario realizzato con l’équipe del Dipartimento di Neuropsichiatria Infantile dell’Università Federico II di Napoli, che agevolerà l’individuazione di esigenze specifiche per comprendere la tipologia di visita più adatta. 

 

Il Museo Cappella Sansevero diviene museo per tutti, dove ciascuno viene valorizzato per le proprie differenze. I percorsi si basano sui tre principi, propri delle attività autism friendly: quello della personalizzazione, dal momento che il tour è adeguato alle caratteristiche personali del soggetto, ai suoi ritmi e modalità di apprendimento; dell’assimilazione poiché è il museo che si adatta al soggetto con autismo concretizzando un approccio totalmente innovativo in tema di accoglienza di persone con bisogni speciali. Non è più il ragazzo che deve adeguarsi al contesto, ma è il contesto che viene strutturato in maniera da poter accogliere le persone secondo i principi della progettazione dell’universal design (aspetto sviluppato in collaborazione con il Dipartimento di Architettura della Federico II di Napoli). Infine, il principio dell’inclusione che, grazie alla contemporanea partecipazione con altri visitatori, rende il concetto di accessibilità e fruizione non più “speciale”. 

 

Le visite offerte da Sansevero in Blu sono gratuite per le persone con disturbo dello spettro autistico. È necessaria la prenotazione tramite la Cooperativa sociale Il Tulipano ai seguenti recapiti: sanseveroinblu@iltulipanocoop.org, +39 081 8293434, cell. +39 3891312180

 

Con il nuovo progetto Sansevero in Blu, il Museo Cappella Sansevero intende contribuire alla costruzione di una rete territoriale autism friendly, alla definizione di un modello di progettazione partecipata con diversi stakeholders (associazioni di genitori, istituti scolastici, università ecc.) e alla realizzazione di un museo come spazio culturale aperto a tutti in grado di offrire al suo pubblico opportunità di coinvolgimento in esperienze differenziate.

 

 

 

DICHIARAZIONI DELLE UNIVERSITÀ PARTNER DEL PROGETTO:

 


 

Prof.ssa Carmela Bravaccio

Dipartimento Scienze Mediche Traslazionali dell’Università Federico II di Napoli 

“La gestione di un figlio con disturbo dello spettro autistico non è facile. I genitori spesso, per la presenza dei comportamenti insoliti e bizzarri dei propri figli, preferiscono rinchiudersi fra le pareti domestiche trascinando tutta la famiglia in una situazione di isolamento sociale. 

La progettualità Sansevero in Blu della Cooperativa il Tulipano presso il Museo Cappella Sansevero è nata proprio su questi presupposti.

L’arte e l’archeologia, sia nei luoghi aperti che nei musei permette aggregazione ed inclusione. I luoghi d'arte vengono trasformati in ambienti strutturati, stimolanti e rassicuranti per esperienze didattiche e di socializzazione. La strutturazione dei percorsi di visita permette cosi all'intero nucleo familiare di poter partecipare alle attività museali senza vivere il momento come fonte di preoccupazione e di angoscia”.

 

 

Dipartimento Scienze Motorie e del Benessere Università Parthenope di Napoli

Il Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere (DiSMeB), Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, è coinvolto nel Progetto Sansevero in Blu, attraverso un pool di propri docenti di diverse aree disciplinari, svolgendo attività di progettazione (attraverso incontri formativi e di condivisione e sviluppo di idee per i percorsi museali) e attività di monitoraggio e valutazione (attraverso diversi strumenti quali questionari/interviste, schede conoscitive e osservazione diretta) dei percorsi di visite museali speciali per persone con disturbo dello spettro autistico. In particolare, i percorsi museali speciali, strutturati adottando un approccio bottom-up per i feedback e la partecipazione condivisa di tutti i partner, soprattutto le associazioni genitori, sono monitorati e valutati in termini di efficacia, di benefici derivanti dalla fruizione dell’opera artistica e di percezione della partecipazione, della motivazione e della soddisfazione dei partecipanti, delle loro famiglie e dello staff coinvolto. Attraverso i feedback continui sulle esperienze di visite museali svolte, si fornisce un supporto significativo nella definizione di percorsi di visite museali speciali efficaci e maggiormente rispondenti alle esigenze dei bambini/ragazzi/adulti con bisogni speciali, favorendone il coinvolgimento in un’ottica di inclusione sociale attraverso la fruibilità del patrimonio artistico-culturale italiano superando ogni barriera, soprattutto culturale e sociale.

 

 

Dipartimento Architettura Università Federico II di Napoli 

Stipulato nell’aprile del 2019, l’Accordo Quadro di Collaborazione Scientifica e di Supporto alla Didattica tra il Dipartimento di Architettura della Federico II e la Cooperativa Sociale Il Tulipano ha come obiettivo quello di promuovere una collaborazione attiva a sostegno delle persone con disabilità, con particolare riguardo all’inclusione di persone con autismo. Gli ambiti di interesse  attengono, nello specifico, gli aspetti di ergonomia e accessibilità dell’ambiente costruito, anche in rapporto alla residenzialità, e alla fruizione autism friendly del patrimonio culturale, oltre che alla progettazione di ambienti e sistemi finalizzati al supporto e all’accoglienza delle persone non neurotipiche e delle loro famiglie. Il progetto Sansevero in Blu ha visto il contributo del Dipartimento di Architettura per gli aspetti legati alla fruizione dell’ambiente e del contesto territoriale per ragazzi con autismo per la realizzazione di un museo accogliente secondo i principi di progettazione di design for all.