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IL ROMA - Il Napoli ci ricasca, perde col Bologna al San Paolo, ma Ancelotti rimane
02.12.2019 10:56 di Redazione Fonte: Giovanni Scotto per il Roma

Doveva essere la partita del riscatto, della continuità dopo la bella prova con il Liverpool. E invece dopo quattro pareggi il Napoli sparisce, e la partita col Bologna al San Paolo finisce perfino per perderla. Salvo una buona Champions League, gli azzurri visti in campionato sono un disastro. La sconfitta interna lancia un allarme che sembra stonare con i toni consolatori del dopo incontro con De Laurentiis di venerdì scorso. I problemi non sembrano essere risolti, e a questo punto ci si chiede fin quando c’entrano le vicende delle multe dopo l’ammutinamento contro il ritiro del 5 novembre. Il Napoli non sa più vincere. Al San Paolo il Bologna trionfa per 2-1 al termine di una partita che si era messa in discesa per gli uomini di Ancelotti in vantaggio al 41’ con Llorente prima di subire la rimonta costruita sui gol di Skov Olsen e Sansone. Continua il digiuno del Napoli a secco di vittorie da cinque giornate di campionato e sempre più distante dal quarto posto. Eppure nella prima mezz’ora di gioco è stato il Bologna la squadra più in difficoltà a lasciarsi alle spalle la crisi recente di risultati (quattro sconfitte esterne consecutive e una vittoria che mancava da più di un mese). Per assistere al primo squillo del Napoli bisogna infatti aspettare solo 17’: Elmas serve Lozano che sigla una rete poi annullata per una posizione irregolare al momento dell’assist. Il Bologna, a digiuno di vittorie da oltre un mese e reduce da quattro sconfitte esterne consecutive, si affaccia dalle parti di Ospina con pericolosità solamente al 30’ quando Dzemaili, dopo un errore di Fabian Ruiz, spaventa il portiere avversario con un destro che sfiora il palo. Ma la pressione della squadra di Ancelotti cresce nel finale della prima frazione di gioco. Al 40’ Medel devia un tiro di Elmas e Lozano di testa spara fuori ma un minuto dopo c’è il vantaggio: Insigne dà vita alla ripartenza, calcia e la respinta di Skorupski trova pronto al tap in vincente Llorente. Nella ripresa la serata magica di Lorenzo Insigne si concretizza in un’azione fotocopia a quella che ha portato al vantaggio: il numero 24 ruba palla a Poli e resiste alle cariche di Tomiyasu e Skov Olsen prima di concludere verso la porta di Skorupski bravo questa volta a respingere in calcio d’angolo. Ma nel momento migliore del Napoli, il Bologna trova il pareggio: Skov Olsen, neo entrato, sfrutta un’uscita maldestra di Ospina e una respinta di Koulibaly per appoggiare in rete a porta sguarnita. Il Napoli subisce il contraccolpo e al 66’ rischia di andare in svantaggio: Skov Olsen apre per Sansone il cui tiro viene sporcato da Maksimovic quel che basta per renderlo facile preda di Ospina. Al 70’ l’asse tra il danese e l’esterno italiano si conferma nella sua pericolosità: l’ex Nordsdjaelland crossa, Sansone controlla il pallone e lascia partire un destro che termina la sua corsa sull’esterno della rete. Ma il gol del vantaggio del Bologna è solo rimandato di pochi minuti: Dzemaili scambia con Sansone che a tu per tu con Ospina non sbaglia. Il Napoli prova l’assedio ma trova solo il secondo gol annullato della serata: Llorente sbraccia con Danilo e batte Skorupski ma la sua posizione è irregolare e il var condanna il Napoli ai fischi del suo pubblico e a una sconfitta che ha il sapore di crisi. Ora il Napoli si trova di fronte a una settimana-tipo, ossia senza impegni infrasettimanali. Sarà l’occasione, come annunciato Ancelotti, per un confronto con la squadra. Evidentemente quello di venerdì con il presidente De Laurentiis non è servito. Ne serve un altro, e allora se la crisi del Napoli non dipende dalla questione multe c’è davvero da preoccuparsi. Sabato c’è l’Udinese e per gli azzurri sarà davvero l’ultimo appello. Non si può sbagliare anche questa partita.

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IL ROMA - Il Napoli ci ricasca, perde col Bologna al San Paolo, ma Ancelotti rimane

di Napoli Magazine

02/12/2024 - 10:56

Doveva essere la partita del riscatto, della continuità dopo la bella prova con il Liverpool. E invece dopo quattro pareggi il Napoli sparisce, e la partita col Bologna al San Paolo finisce perfino per perderla. Salvo una buona Champions League, gli azzurri visti in campionato sono un disastro. La sconfitta interna lancia un allarme che sembra stonare con i toni consolatori del dopo incontro con De Laurentiis di venerdì scorso. I problemi non sembrano essere risolti, e a questo punto ci si chiede fin quando c’entrano le vicende delle multe dopo l’ammutinamento contro il ritiro del 5 novembre. Il Napoli non sa più vincere. Al San Paolo il Bologna trionfa per 2-1 al termine di una partita che si era messa in discesa per gli uomini di Ancelotti in vantaggio al 41’ con Llorente prima di subire la rimonta costruita sui gol di Skov Olsen e Sansone. Continua il digiuno del Napoli a secco di vittorie da cinque giornate di campionato e sempre più distante dal quarto posto. Eppure nella prima mezz’ora di gioco è stato il Bologna la squadra più in difficoltà a lasciarsi alle spalle la crisi recente di risultati (quattro sconfitte esterne consecutive e una vittoria che mancava da più di un mese). Per assistere al primo squillo del Napoli bisogna infatti aspettare solo 17’: Elmas serve Lozano che sigla una rete poi annullata per una posizione irregolare al momento dell’assist. Il Bologna, a digiuno di vittorie da oltre un mese e reduce da quattro sconfitte esterne consecutive, si affaccia dalle parti di Ospina con pericolosità solamente al 30’ quando Dzemaili, dopo un errore di Fabian Ruiz, spaventa il portiere avversario con un destro che sfiora il palo. Ma la pressione della squadra di Ancelotti cresce nel finale della prima frazione di gioco. Al 40’ Medel devia un tiro di Elmas e Lozano di testa spara fuori ma un minuto dopo c’è il vantaggio: Insigne dà vita alla ripartenza, calcia e la respinta di Skorupski trova pronto al tap in vincente Llorente. Nella ripresa la serata magica di Lorenzo Insigne si concretizza in un’azione fotocopia a quella che ha portato al vantaggio: il numero 24 ruba palla a Poli e resiste alle cariche di Tomiyasu e Skov Olsen prima di concludere verso la porta di Skorupski bravo questa volta a respingere in calcio d’angolo. Ma nel momento migliore del Napoli, il Bologna trova il pareggio: Skov Olsen, neo entrato, sfrutta un’uscita maldestra di Ospina e una respinta di Koulibaly per appoggiare in rete a porta sguarnita. Il Napoli subisce il contraccolpo e al 66’ rischia di andare in svantaggio: Skov Olsen apre per Sansone il cui tiro viene sporcato da Maksimovic quel che basta per renderlo facile preda di Ospina. Al 70’ l’asse tra il danese e l’esterno italiano si conferma nella sua pericolosità: l’ex Nordsdjaelland crossa, Sansone controlla il pallone e lascia partire un destro che termina la sua corsa sull’esterno della rete. Ma il gol del vantaggio del Bologna è solo rimandato di pochi minuti: Dzemaili scambia con Sansone che a tu per tu con Ospina non sbaglia. Il Napoli prova l’assedio ma trova solo il secondo gol annullato della serata: Llorente sbraccia con Danilo e batte Skorupski ma la sua posizione è irregolare e il var condanna il Napoli ai fischi del suo pubblico e a una sconfitta che ha il sapore di crisi. Ora il Napoli si trova di fronte a una settimana-tipo, ossia senza impegni infrasettimanali. Sarà l’occasione, come annunciato Ancelotti, per un confronto con la squadra. Evidentemente quello di venerdì con il presidente De Laurentiis non è servito. Ne serve un altro, e allora se la crisi del Napoli non dipende dalla questione multe c’è davvero da preoccuparsi. Sabato c’è l’Udinese e per gli azzurri sarà davvero l’ultimo appello. Non si può sbagliare anche questa partita.

Fonte: Giovanni Scotto per il Roma