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IL ROMA - Lozano aveva altri programmi per la sua prima stagione con la maglia del Napoli
18.03.2020 10:56 di Redazione Fonte: Fabio Tarantino per il Roma

NAPOLI. Se avesse percepito anche una sola chance da poter sfruttare in questo periodo, Hirving Lozano l'ha vista sfumare d'improvviso, senza neppure accorgersene. Prima giocava pochissimo, ora ha smesso anche di sperarci dato che il pallone è stato messo da parte e tutti sono rientrati virtualmente negli spogliatoi. Ci resteranno, a casa propria, i calciatori, fino a nuovo ordine. Il calcio è sospeso e il messicano stenta a crederci: aveva altri programmi per la sua prima stagione con la maglia del Napoli, sognava di diventare il nuovo idolo del San Paolo e di conquistare elogi ovunque, in Italia, invece è passato da giocatore più caro della storia azzurra a uno dei principali oggetti misteriosi dell'ultimo periodo. Un'annata da dimenticare ma che per sua sfortuna durerà ancora a lungo. Nella quale, teoricamente, El Chucky potrebbe ancora emergere, pur tra mille difficoltà e un feeling mai del tutto sbocciato con Gattuso.

 

MISTERO. Lozano era partito bene, aveva segnato alla Juve, aveva incantato i tifosi con uno stop magico contro la Sampdoria, sgomitava tra i difensori avversari per lasciare il segno. I primi mesi sono stati difficili, complesso l'approccio ad un calcio differente, qualcuno ha iniziato ad avere dubbi sul suo talento con l'arrivo dell'autunno e ogni tanto qualche gol contribuiva ad acuire i dubbi sul suo reale valore. Lozano si è ripetuto in rete col Milan e anche col Salisburgo in Champions nella notte che nessuno dimenticherà: il 5 novembre segnò un gol stupendo, molti si convinsero su di lui, altri iniziarono a nutrire fiducia sulla sua definitiva esplosione. In realtà quella data coinciderà con l'inizio della fine e anche se qualcuno oggi si è ripreso, vedi Insigne o Fabian, altri, come Lozano, restano ai margini della squadra, vittime di quel caos dal quale mai del tutto sono evasi.

 

CON GATTUSO. Critiche a parte, Lozano con Ancelotti giocava e, pur senza brillare, prenotava ogni volta la riconferma. Con Gattuso è cambiato tutto: il ritorno al 4-3-3 ha eliminato la figura della "seconda punta" e Lozano, considerato esterno dal nuovo allenatore, è diventato eterna riserva prima di Callejon e poi di Insigne, intanto scavalcato nelle gerarchie anche da Elmas e Politano. A tre mesi dalla fine della stagione, consolando le sue chance residue di rinascere, Lozano deve fare i conti con un altro imprevisto, l'ennesimo, ma stavolta il guaio è di tutti e il calcio è solo un minuscolo problema, talmente piccolo che è stato accantonato. In un certo senso il suo più grande desiderio si è avverato: questa stagione, per El Chucky, sarà indimenticabile. Ma la ricorderanno in tanti.

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IL ROMA - Lozano aveva altri programmi per la sua prima stagione con la maglia del Napoli

di Napoli Magazine

18/03/2024 - 10:56

NAPOLI. Se avesse percepito anche una sola chance da poter sfruttare in questo periodo, Hirving Lozano l'ha vista sfumare d'improvviso, senza neppure accorgersene. Prima giocava pochissimo, ora ha smesso anche di sperarci dato che il pallone è stato messo da parte e tutti sono rientrati virtualmente negli spogliatoi. Ci resteranno, a casa propria, i calciatori, fino a nuovo ordine. Il calcio è sospeso e il messicano stenta a crederci: aveva altri programmi per la sua prima stagione con la maglia del Napoli, sognava di diventare il nuovo idolo del San Paolo e di conquistare elogi ovunque, in Italia, invece è passato da giocatore più caro della storia azzurra a uno dei principali oggetti misteriosi dell'ultimo periodo. Un'annata da dimenticare ma che per sua sfortuna durerà ancora a lungo. Nella quale, teoricamente, El Chucky potrebbe ancora emergere, pur tra mille difficoltà e un feeling mai del tutto sbocciato con Gattuso.

 

MISTERO. Lozano era partito bene, aveva segnato alla Juve, aveva incantato i tifosi con uno stop magico contro la Sampdoria, sgomitava tra i difensori avversari per lasciare il segno. I primi mesi sono stati difficili, complesso l'approccio ad un calcio differente, qualcuno ha iniziato ad avere dubbi sul suo talento con l'arrivo dell'autunno e ogni tanto qualche gol contribuiva ad acuire i dubbi sul suo reale valore. Lozano si è ripetuto in rete col Milan e anche col Salisburgo in Champions nella notte che nessuno dimenticherà: il 5 novembre segnò un gol stupendo, molti si convinsero su di lui, altri iniziarono a nutrire fiducia sulla sua definitiva esplosione. In realtà quella data coinciderà con l'inizio della fine e anche se qualcuno oggi si è ripreso, vedi Insigne o Fabian, altri, come Lozano, restano ai margini della squadra, vittime di quel caos dal quale mai del tutto sono evasi.

 

CON GATTUSO. Critiche a parte, Lozano con Ancelotti giocava e, pur senza brillare, prenotava ogni volta la riconferma. Con Gattuso è cambiato tutto: il ritorno al 4-3-3 ha eliminato la figura della "seconda punta" e Lozano, considerato esterno dal nuovo allenatore, è diventato eterna riserva prima di Callejon e poi di Insigne, intanto scavalcato nelle gerarchie anche da Elmas e Politano. A tre mesi dalla fine della stagione, consolando le sue chance residue di rinascere, Lozano deve fare i conti con un altro imprevisto, l'ennesimo, ma stavolta il guaio è di tutti e il calcio è solo un minuscolo problema, talmente piccolo che è stato accantonato. In un certo senso il suo più grande desiderio si è avverato: questa stagione, per El Chucky, sarà indimenticabile. Ma la ricorderanno in tanti.

Fonte: Fabio Tarantino per il Roma