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IL ROMA - Var, De Laurentiis chiede spiegazioni, spinge per un chiarimento da parte di Nicchi ed ha telefonato a Gravina
11.02.2020 10:35 di Redazione Fonte: Giovanni Scotto per il Roma

NAPOLI. Un silenzio che fa rumore. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis domenica non era al San Paolo per seguire la partita contro il Lecce. Ha visto il match dalla sua casa di Roma, ma ciò non gli ha impedito di prendere atto dell’ennesimo orrore arbitrale che ha penalizzato la squadra azzurra. Non essendo fisicamente presente, ha mandato il direttore sportivo Cristiano Giuntoli a parlare con le tv a pagamento per protestare contro l’arbitraggio del signor Giua, che ha negato un rigore evidente su fallo di Milik, ammonendolo per simulazione. Una decisione scorretta, nemmeno rivista al Var. Napoli penalizzato, perché la partita poteva essere riacciuffata: pareggiata, o magari anche vinta. Invece, il Napoli non riceve un calcio di rigore da un intero girone. L’ultima volta proprio contro il Lecce, ma nella gara di andata. Un penalty trasformato da Insigne, l’ultimo visto in questo campionato. E poi errori clamorosi degli arbitri, col rigore negato in Torino-Napoli per un fallo evidente su Ghoulam, ma anche un penalty negato in Napoli-Genoa e gli incredibili episodi di Napoli-Atalanta. Situazioni che negli ultimi casi hanno condizionato il risultato, compreso quello della partita contro il Lecce. Anche senza parlare, De Laurentiis ha fatto arrivare il suo messaggio con una telefonata a Gravina: naturalmente non il responsabile di quanto accaduto. Ma Aurelio si aspettava, già ieri, una reazione da parte dei vertici arbitrali, con un commento da parte di Nicchi e Rizzoli su quanto accaduto. Niente di tutto questo. De Laurentiis ha fatto arrivare il messaggio che le sue parole dopo gli episodi contro l’Atalanta hanno ancora lo stesso valore, e aspettano ancora risposta: «Ne abbiamo le tasche piene - disse De Laurentiis in quell’occasione - Basta non se ne può più. Siamo stanchi di essere involontari sostenitori della classe arbitrale. Questi signori venissero in campo a parlare con noi. Questo è il più bel gioco del mondo che state cercando di avvelenare. Ne abbiamo le tasche piene». Questo lo sfogo di Aurelio De Laurentiis ai microfoni di Sky Sport a fine partita, commentando l’arbitraggio di Napoli-Atalanta dello scorso 30 ottobre. «Chiedo chiarezza e rispetto. A Nicchi e Rizzoli dico metteteci la faccia, ne abbiamo le tasche piene», disse il presidente del Napoli, che oggi ripeterebbe le stesse identiche parole. Ma non lo farà. Il club azzurro si farà sentire nelle opportune sedi e al momento giusto. Per il presidente azzurro è importante non creare alibi e giustificazioni alla squadra. Ma non si può abbassare la guardia contro una serie di arbitraggi inadeguati che stanno condizionando una stagione già molto difficile per la squadra partenopea.

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IL ROMA - Var, De Laurentiis chiede spiegazioni, spinge per un chiarimento da parte di Nicchi ed ha telefonato a Gravina

di Napoli Magazine

11/02/2024 - 10:35

NAPOLI. Un silenzio che fa rumore. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis domenica non era al San Paolo per seguire la partita contro il Lecce. Ha visto il match dalla sua casa di Roma, ma ciò non gli ha impedito di prendere atto dell’ennesimo orrore arbitrale che ha penalizzato la squadra azzurra. Non essendo fisicamente presente, ha mandato il direttore sportivo Cristiano Giuntoli a parlare con le tv a pagamento per protestare contro l’arbitraggio del signor Giua, che ha negato un rigore evidente su fallo di Milik, ammonendolo per simulazione. Una decisione scorretta, nemmeno rivista al Var. Napoli penalizzato, perché la partita poteva essere riacciuffata: pareggiata, o magari anche vinta. Invece, il Napoli non riceve un calcio di rigore da un intero girone. L’ultima volta proprio contro il Lecce, ma nella gara di andata. Un penalty trasformato da Insigne, l’ultimo visto in questo campionato. E poi errori clamorosi degli arbitri, col rigore negato in Torino-Napoli per un fallo evidente su Ghoulam, ma anche un penalty negato in Napoli-Genoa e gli incredibili episodi di Napoli-Atalanta. Situazioni che negli ultimi casi hanno condizionato il risultato, compreso quello della partita contro il Lecce. Anche senza parlare, De Laurentiis ha fatto arrivare il suo messaggio con una telefonata a Gravina: naturalmente non il responsabile di quanto accaduto. Ma Aurelio si aspettava, già ieri, una reazione da parte dei vertici arbitrali, con un commento da parte di Nicchi e Rizzoli su quanto accaduto. Niente di tutto questo. De Laurentiis ha fatto arrivare il messaggio che le sue parole dopo gli episodi contro l’Atalanta hanno ancora lo stesso valore, e aspettano ancora risposta: «Ne abbiamo le tasche piene - disse De Laurentiis in quell’occasione - Basta non se ne può più. Siamo stanchi di essere involontari sostenitori della classe arbitrale. Questi signori venissero in campo a parlare con noi. Questo è il più bel gioco del mondo che state cercando di avvelenare. Ne abbiamo le tasche piene». Questo lo sfogo di Aurelio De Laurentiis ai microfoni di Sky Sport a fine partita, commentando l’arbitraggio di Napoli-Atalanta dello scorso 30 ottobre. «Chiedo chiarezza e rispetto. A Nicchi e Rizzoli dico metteteci la faccia, ne abbiamo le tasche piene», disse il presidente del Napoli, che oggi ripeterebbe le stesse identiche parole. Ma non lo farà. Il club azzurro si farà sentire nelle opportune sedi e al momento giusto. Per il presidente azzurro è importante non creare alibi e giustificazioni alla squadra. Ma non si può abbassare la guardia contro una serie di arbitraggi inadeguati che stanno condizionando una stagione già molto difficile per la squadra partenopea.

Fonte: Giovanni Scotto per il Roma