Calcio
ROMA - Petrachi: Politano-Spinazzola? Cortocircuito Marotta-Ausilio
19.01.2020 18:24 di Redazione

Ai microfoni di Sky, nel pre partita del Ferraris, il direttore sportivo della Roma Gianluca Petrachi.

 

 

Su Spinazzola, dopo il mancato scambio con Politano dell’Inter

 

Spinazzola sta benissimo ed è felicissimo di essere rimasto alla Roma e alla Roma rimarrà. Questa è già una certezza. Per quanto riguarda le dichiarazioni di Marotta, lo conosco, lo stimo, c’è anche amicizia tra di noi, però, evidentemente in questa vicenda c’è stato un corto circuito tra  il direttore sportivo e lui stesso, perché non si erano parlati, oppure c’è stato qualcosa che non ha funzionato. Certamente, la Roma aveva chiuso l’operazione, con tanto di mail, con tanto di risposte ma, poi, sappiamo com’è andata. Si è parlato di visite mediche, vorrei ricordare che Spinazzola l’ha preso Marotta quando era alla Juve, quindi, Marotta conosce bene Spinazzola, non è che da quando è stato alla Juve e poi venuto alla Roma gli sia successo qualcosa. Il giocatore ha avuto la sua idoneità ed era un’operazione tranquillamente chiusa. Poi, hanno voluto variare delle condizioni che per noi non erano accettabili e, quindi, siamo tornati tutti indietro. Mi dispiace per Politano, perché è un ragazzo che per quel poco che si è visto, quando è venuto a Roma, aveva voglia ed entusiasmo e mi è dispiaciuto, anche perché avrebbe voluto indossare tanto la maglia della Roma.

 

Può riaccendersi l’interesse per Politano con una formula differente?

 

Bisogna sempre far prevalere il buon senso perché, comunque, credo che chi fa mercato sa che certe cose possono accadere, però, quando ci sono delle parole date, l’operazione è chiusa. Non so cosa loro riterranno opportuno fare con Politano, certamente era un giocatore che a noi serviva. Serve un esterno, perché le parole di ieri di Fonseca in conferenza stampa lo testimoniano. Quindi, noi cercheremo un esterno offensivo, poi, se l’Inter vorrà prestare il giocatore alla Roma per consentirgli di fare questi sei mesi e giocare, visto che, magari, nell’Inter gioca poco, noi siamo tranquillamente pronti ad ascoltarli e fare, evidentemente, il bene di questo ragazzo, che è un capitale dell’Inter,  e che potrebbe diventare, se lo riscattiamo, un giocatore della Roma. Sicuramente, cerchiamo tutti di usare il buon senso, perché si parla sempre di uomini, di calciatori che vanno trattati anche in un certo tipo di modo. Tutto qui. Quindi, mi auguro che, poi, alla fine le cose si mettano a posto, anche perché le schermaglie di calciomercato esistono ed esisteranno sempre. Però, su certi tipi di aspetti e su parole date e mantenute e non rispettate, è un qualche cosa che dispiace. Oggi siamo costretti a prendere un esterno difensivo, proprio per sostituire Zaniolo ed è dà lì che, poi, è nato tutto. Sono stati loro a chiederci Spinazzola, che non era sul mercato. È stato chiesto, non volevamo farlo ma, obbligati anche da una scelta oggettiva, quella di prendere un esterno, che oggi manca numericamente, avevamo anche sacrificato un ragazzo sul quale crediamo molto, tanto che stasera gioca titolare. Il ragazzo, poi, aveva superato tutte le visite di idoneità e, quindi, non c’era nessun tipo di situazione.

 

L’Inter vi ha chiesto di cambiare la formula prima o dopo le visite mediche?

 

Io parlo di corto circuito perché credo che, poi, ancor prima che si facessero le visite mediche, c’è stato questo equivoco. A un certo punto, Marotta si è sentito con il nostro amministratore delegato Fienga e gli ha detto che lui della forma di uno scambio definitivo non era proprio convinto. Voleva, comunque, fare delle visite mediche. Noi abbiamo fatto partire i ragazzi quando già c’era un accordo con il direttore sportivo ed è lì che nasce un po l’equivoco e il corto circuito di cui parlavo prima. Nel momento in cui faccio un’operazione come Roma, e il mio amministratore delegato mi dà l’ok, lo devo necessariamente avvisare e per me l’operazione è chiusa. Poi, mancano le firme, mancano i dettagli, può mancare qualche cosa, che si risolve quando ci si vede tutti insieme. Però, l’operazione è chiusa e si dice che è chiusa.

ULTIMISSIME CALCIO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
ROMA - Petrachi: Politano-Spinazzola? Cortocircuito Marotta-Ausilio

di Napoli Magazine

19/01/2024 - 18:24

Ai microfoni di Sky, nel pre partita del Ferraris, il direttore sportivo della Roma Gianluca Petrachi.

 

 

Su Spinazzola, dopo il mancato scambio con Politano dell’Inter

 

Spinazzola sta benissimo ed è felicissimo di essere rimasto alla Roma e alla Roma rimarrà. Questa è già una certezza. Per quanto riguarda le dichiarazioni di Marotta, lo conosco, lo stimo, c’è anche amicizia tra di noi, però, evidentemente in questa vicenda c’è stato un corto circuito tra  il direttore sportivo e lui stesso, perché non si erano parlati, oppure c’è stato qualcosa che non ha funzionato. Certamente, la Roma aveva chiuso l’operazione, con tanto di mail, con tanto di risposte ma, poi, sappiamo com’è andata. Si è parlato di visite mediche, vorrei ricordare che Spinazzola l’ha preso Marotta quando era alla Juve, quindi, Marotta conosce bene Spinazzola, non è che da quando è stato alla Juve e poi venuto alla Roma gli sia successo qualcosa. Il giocatore ha avuto la sua idoneità ed era un’operazione tranquillamente chiusa. Poi, hanno voluto variare delle condizioni che per noi non erano accettabili e, quindi, siamo tornati tutti indietro. Mi dispiace per Politano, perché è un ragazzo che per quel poco che si è visto, quando è venuto a Roma, aveva voglia ed entusiasmo e mi è dispiaciuto, anche perché avrebbe voluto indossare tanto la maglia della Roma.

 

Può riaccendersi l’interesse per Politano con una formula differente?

 

Bisogna sempre far prevalere il buon senso perché, comunque, credo che chi fa mercato sa che certe cose possono accadere, però, quando ci sono delle parole date, l’operazione è chiusa. Non so cosa loro riterranno opportuno fare con Politano, certamente era un giocatore che a noi serviva. Serve un esterno, perché le parole di ieri di Fonseca in conferenza stampa lo testimoniano. Quindi, noi cercheremo un esterno offensivo, poi, se l’Inter vorrà prestare il giocatore alla Roma per consentirgli di fare questi sei mesi e giocare, visto che, magari, nell’Inter gioca poco, noi siamo tranquillamente pronti ad ascoltarli e fare, evidentemente, il bene di questo ragazzo, che è un capitale dell’Inter,  e che potrebbe diventare, se lo riscattiamo, un giocatore della Roma. Sicuramente, cerchiamo tutti di usare il buon senso, perché si parla sempre di uomini, di calciatori che vanno trattati anche in un certo tipo di modo. Tutto qui. Quindi, mi auguro che, poi, alla fine le cose si mettano a posto, anche perché le schermaglie di calciomercato esistono ed esisteranno sempre. Però, su certi tipi di aspetti e su parole date e mantenute e non rispettate, è un qualche cosa che dispiace. Oggi siamo costretti a prendere un esterno difensivo, proprio per sostituire Zaniolo ed è dà lì che, poi, è nato tutto. Sono stati loro a chiederci Spinazzola, che non era sul mercato. È stato chiesto, non volevamo farlo ma, obbligati anche da una scelta oggettiva, quella di prendere un esterno, che oggi manca numericamente, avevamo anche sacrificato un ragazzo sul quale crediamo molto, tanto che stasera gioca titolare. Il ragazzo, poi, aveva superato tutte le visite di idoneità e, quindi, non c’era nessun tipo di situazione.

 

L’Inter vi ha chiesto di cambiare la formula prima o dopo le visite mediche?

 

Io parlo di corto circuito perché credo che, poi, ancor prima che si facessero le visite mediche, c’è stato questo equivoco. A un certo punto, Marotta si è sentito con il nostro amministratore delegato Fienga e gli ha detto che lui della forma di uno scambio definitivo non era proprio convinto. Voleva, comunque, fare delle visite mediche. Noi abbiamo fatto partire i ragazzi quando già c’era un accordo con il direttore sportivo ed è lì che nasce un po l’equivoco e il corto circuito di cui parlavo prima. Nel momento in cui faccio un’operazione come Roma, e il mio amministratore delegato mi dà l’ok, lo devo necessariamente avvisare e per me l’operazione è chiusa. Poi, mancano le firme, mancano i dettagli, può mancare qualche cosa, che si risolve quando ci si vede tutti insieme. Però, l’operazione è chiusa e si dice che è chiusa.