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IL CONDUTTORE TV - Giletti: "Ci sono pochi stadi in Italia che hanno la forza di cambiare una partita, uno di questi è il San Paolo"
24.01.2020 16:50 di Redazione

Massimo Giletti, giornalista e conduttore tv, tifoso della Juventus, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Il problema del Napoli nasce dal ricordo del Napoli di Sarri. Negli occhi dei napoletani quel calcio di Sarri non lo si trova nel gioco di Gattuso o di Ancelotti. Alla Juventus Sarri non può proporre quel gioco perché non ha gli interpreti giusti. Sarri ha Ronaldo, ma lui è un anarchico, non si applica molto, non segue le indicazioni di Sarri. Nella vita contano i fatti. Sarri è in testa al campionato italiano. Ha avuto molte difficoltà. La Juve ha perso Chiellini come il Napoli ha perso Koulibaly. Se una società arriva a cambiare in modo drastico un allenatore dopo un progetto lungo e vincente, vuol dire che c’è qualcosa che si è rotto che ha portato alla scelta inevitabile. Oggi le partite si vincono intorno al settantesimo grazie a degli innesti. Io ho visto molte volte Mertens entrare in campo e mettere in difficoltà le difese. Mertens è uno di quelli che fa la differenza, così come Insigne. Loro spostano gli equilibri, ma devono stare in forma. Sarri? Il calore dei tifosi per una squadra è importante, è fondamentale. Ci sono pochi stadi che hanno la forza di cambiare una partita, uno di questi è il San Paolo. Per domenica sera credo si sentirà cantare molto. Sarri sarà fischiato duramente. Il Napoli è un qualcosa di più del semplice calcio per i tifosi”.

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IL CONDUTTORE TV - Giletti: "Ci sono pochi stadi in Italia che hanno la forza di cambiare una partita, uno di questi è il San Paolo"

di Napoli Magazine

24/01/2024 - 16:50

Massimo Giletti, giornalista e conduttore tv, tifoso della Juventus, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Il problema del Napoli nasce dal ricordo del Napoli di Sarri. Negli occhi dei napoletani quel calcio di Sarri non lo si trova nel gioco di Gattuso o di Ancelotti. Alla Juventus Sarri non può proporre quel gioco perché non ha gli interpreti giusti. Sarri ha Ronaldo, ma lui è un anarchico, non si applica molto, non segue le indicazioni di Sarri. Nella vita contano i fatti. Sarri è in testa al campionato italiano. Ha avuto molte difficoltà. La Juve ha perso Chiellini come il Napoli ha perso Koulibaly. Se una società arriva a cambiare in modo drastico un allenatore dopo un progetto lungo e vincente, vuol dire che c’è qualcosa che si è rotto che ha portato alla scelta inevitabile. Oggi le partite si vincono intorno al settantesimo grazie a degli innesti. Io ho visto molte volte Mertens entrare in campo e mettere in difficoltà le difese. Mertens è uno di quelli che fa la differenza, così come Insigne. Loro spostano gli equilibri, ma devono stare in forma. Sarri? Il calore dei tifosi per una squadra è importante, è fondamentale. Ci sono pochi stadi che hanno la forza di cambiare una partita, uno di questi è il San Paolo. Per domenica sera credo si sentirà cantare molto. Sarri sarà fischiato duramente. Il Napoli è un qualcosa di più del semplice calcio per i tifosi”.