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MERCATO - Cammaroto svela a "NM": "Gattuso ha il destino nelle sue mani, secche smentite su Juric, tre azzurri in uscita, ultime su Koulibaly, piace Nathan Akè, futuro incerto per Milik, ai dettagli il rinnovo di Zielinski"
12.02.2020 16:37 di Redazione

NAPOLI - Il "suicidio" con il Lecce rimette tutto in discussione e riapre le riflessioni sul futuro del Napoli. La svolta sembrava vicina e adesso già da stasera, nella semifinale di Coppa Italia, la squadra di Gattuso torna sotto esame. A San Siro è già una finale. A questo punto, si sono aperte riflessioni proprio sulla gestione di Gattuso, proprio nel momento si stava iniziando a ragionare sulla conferma. De Laurentiis ha ancora totale fiducia in Gattuso e lo considera una scelta giusta non soltanto per l'immediato ma anche per il futuro. Va sempre premesso a lettere cubitali che le responsabilità di questa sciagurata stagione sono da ricondurre al biennio ancelottiano, tuttavia le sconfitte in campionato, al San Paolo, e con avversari abbordabili stanno diventando tante, troppe. Il Parma era la prima e passi pure, la Fiorentina è stato il punto più basso, ma con il Lecce, che nei fatti insieme a Spal e Brescia è la più debole della Serie A, non si poteva e non si doveva perdere. Nel primo tempo dominio sterile e poi nel secondo tempo si è visto un Napoli fragile e allo sbando, squilibrato e accecato da una ingenua frenesia costata 3 punti che, in pratica, archiviano le residui aspettative di rimonta per l'Europa che conta. 


Gattuso ha il destino nelle sue mani e se fa bene, come tutti dobbiamo augurarci, avrà un biennale ma ora non può più sbagliare. Continuano i rumors che accostano Juric al Napoli ma da fonti vicinissime ai vertici del club azzurro mi arriva secche smentite e la conferma, abbastanza netta, che ad oggi non c'è nulla ed eventualmente si ragionerebbe su altri profili. Juric sta facendo ottime cose con il Verona ma prima di questa stagione ha collezionato 3 esoneri, e un secondo e 13esimo posto in B. Una rondine, insomma, non fa primavera e per allenare Napoli serve ben altro pedigree. Si "sogna" anche Allegri, con il quale ADL ha un ottimo rapporto, ma anche lì non ci sono le condizioni, l'ex Juve chiederebbe come e più di Ancelotti, lui cerca un top club europeo e lo stesso ADL non vuole ripetere l'errore di affidare la squadra ad un "gestore", che potrebbe non entrare in sintonia con l'ambiente e con la squadra. Se Gattuso non verrà confermato, arriverà al suo posto un allenatore "affamato" e comunque non distante dall'impostazione caratteriale dell'attuale mister azzurro. Inzaghi è una pista molto credibile, anche se Paratici vorrebbe portarlo alla Juventus per il dopo Sarri. 
Giuntoli continua, intanto, a dragare il mercato per la rifondazione di giugno. La cosa più sconcertante della maledetta domenica con il Lecce, a parte l'episodio del Var, è stata la prestazione di Koulibaly. Il difensore più forte del mondo, che tutti abbiamo ammirato e celebrato, veniva saltato con una facilità quasi irrisoria dagli avversari come nemmeno nell'era Benitez. Il Napoli ha già deciso le cessioni estive di Allan, Ruiz e Lozano per fare cassa, lasciando invece a Koulibaly la decisione sul suo futuro e considerandolo, al di là di tante disinformate chiacchiere di mercato, il big da poter ancora trattenere e rimotivare. Condicio sine qua non è la volontà del giocatore di restare e confermarsi un punto di riferimento della squadra ma l'approccio svogliato visto con il Lecce rischia di essere già la risposta. Il Napoli in difesa ha preso Rrahamani del Verona ma almeno in partenza non sarà un titolare e allungherà la rosa: l'ingenuità sul gol di Ronaldo, peraltro, conferma che bisognerà testarlo in una piazza difficile come Napoli. Su Kumbulla il treno per Napoli è passato a gennaio e il giocatore non ha accettato, per lui sarà asta e il Napoli non partecipa alle aste. Per l'eventuale dopo Koulibaly, con i soldi di una cessione "monstre" Giuntoli è pronto a tornare forte su Nathan Akè per portare a Napoli il forte centrale olandese già trattato la scorsa estate prima dell'acquisto di Manolas. 


Con le sicure partenze di Allan (50 milioni), Ruiz (80 milioni) e Lozano (40 milioni), il club ha già virtualmente in cassa potenziali 170 milioni, che potrebbero diventare molti di più se dovesse andare via Koulibaly (clausula per estero di 150 mlilioni) e anche perchè le trattative per il rinnovo con Milik sono ad un binario morto, non c'è intesa sulla clausula e, in assenza di una svolta, se arriverà un'ottima offerta il polacco potrà partire. Peraltro, Var a parte, Milik appare involuto e non convince. L'ex Ajax è arrivato per 35 mln, il Napoli ne chiede 50 per cederlo. Per questa estate, lo ribadiamo, l'intenzione è quella di portare a Napoli una punta forte, un big con maggiore freddezza sotto porta rispetto a Milik, e che avrebbe come alternativa l'emergente Petagna. Infine, è praticamente ai dettagli l'intesa per Zielinski che rimarrà a Napoli e sarà uno dei pilastri della rifondazione. 

 

 

Emanuele Cammaroto

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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di Napoli Magazine

12/02/2024 - 16:37

NAPOLI - Il "suicidio" con il Lecce rimette tutto in discussione e riapre le riflessioni sul futuro del Napoli. La svolta sembrava vicina e adesso già da stasera, nella semifinale di Coppa Italia, la squadra di Gattuso torna sotto esame. A San Siro è già una finale. A questo punto, si sono aperte riflessioni proprio sulla gestione di Gattuso, proprio nel momento si stava iniziando a ragionare sulla conferma. De Laurentiis ha ancora totale fiducia in Gattuso e lo considera una scelta giusta non soltanto per l'immediato ma anche per il futuro. Va sempre premesso a lettere cubitali che le responsabilità di questa sciagurata stagione sono da ricondurre al biennio ancelottiano, tuttavia le sconfitte in campionato, al San Paolo, e con avversari abbordabili stanno diventando tante, troppe. Il Parma era la prima e passi pure, la Fiorentina è stato il punto più basso, ma con il Lecce, che nei fatti insieme a Spal e Brescia è la più debole della Serie A, non si poteva e non si doveva perdere. Nel primo tempo dominio sterile e poi nel secondo tempo si è visto un Napoli fragile e allo sbando, squilibrato e accecato da una ingenua frenesia costata 3 punti che, in pratica, archiviano le residui aspettative di rimonta per l'Europa che conta. 


Gattuso ha il destino nelle sue mani e se fa bene, come tutti dobbiamo augurarci, avrà un biennale ma ora non può più sbagliare. Continuano i rumors che accostano Juric al Napoli ma da fonti vicinissime ai vertici del club azzurro mi arriva secche smentite e la conferma, abbastanza netta, che ad oggi non c'è nulla ed eventualmente si ragionerebbe su altri profili. Juric sta facendo ottime cose con il Verona ma prima di questa stagione ha collezionato 3 esoneri, e un secondo e 13esimo posto in B. Una rondine, insomma, non fa primavera e per allenare Napoli serve ben altro pedigree. Si "sogna" anche Allegri, con il quale ADL ha un ottimo rapporto, ma anche lì non ci sono le condizioni, l'ex Juve chiederebbe come e più di Ancelotti, lui cerca un top club europeo e lo stesso ADL non vuole ripetere l'errore di affidare la squadra ad un "gestore", che potrebbe non entrare in sintonia con l'ambiente e con la squadra. Se Gattuso non verrà confermato, arriverà al suo posto un allenatore "affamato" e comunque non distante dall'impostazione caratteriale dell'attuale mister azzurro. Inzaghi è una pista molto credibile, anche se Paratici vorrebbe portarlo alla Juventus per il dopo Sarri. 
Giuntoli continua, intanto, a dragare il mercato per la rifondazione di giugno. La cosa più sconcertante della maledetta domenica con il Lecce, a parte l'episodio del Var, è stata la prestazione di Koulibaly. Il difensore più forte del mondo, che tutti abbiamo ammirato e celebrato, veniva saltato con una facilità quasi irrisoria dagli avversari come nemmeno nell'era Benitez. Il Napoli ha già deciso le cessioni estive di Allan, Ruiz e Lozano per fare cassa, lasciando invece a Koulibaly la decisione sul suo futuro e considerandolo, al di là di tante disinformate chiacchiere di mercato, il big da poter ancora trattenere e rimotivare. Condicio sine qua non è la volontà del giocatore di restare e confermarsi un punto di riferimento della squadra ma l'approccio svogliato visto con il Lecce rischia di essere già la risposta. Il Napoli in difesa ha preso Rrahamani del Verona ma almeno in partenza non sarà un titolare e allungherà la rosa: l'ingenuità sul gol di Ronaldo, peraltro, conferma che bisognerà testarlo in una piazza difficile come Napoli. Su Kumbulla il treno per Napoli è passato a gennaio e il giocatore non ha accettato, per lui sarà asta e il Napoli non partecipa alle aste. Per l'eventuale dopo Koulibaly, con i soldi di una cessione "monstre" Giuntoli è pronto a tornare forte su Nathan Akè per portare a Napoli il forte centrale olandese già trattato la scorsa estate prima dell'acquisto di Manolas. 


Con le sicure partenze di Allan (50 milioni), Ruiz (80 milioni) e Lozano (40 milioni), il club ha già virtualmente in cassa potenziali 170 milioni, che potrebbero diventare molti di più se dovesse andare via Koulibaly (clausula per estero di 150 mlilioni) e anche perchè le trattative per il rinnovo con Milik sono ad un binario morto, non c'è intesa sulla clausula e, in assenza di una svolta, se arriverà un'ottima offerta il polacco potrà partire. Peraltro, Var a parte, Milik appare involuto e non convince. L'ex Ajax è arrivato per 35 mln, il Napoli ne chiede 50 per cederlo. Per questa estate, lo ribadiamo, l'intenzione è quella di portare a Napoli una punta forte, un big con maggiore freddezza sotto porta rispetto a Milik, e che avrebbe come alternativa l'emergente Petagna. Infine, è praticamente ai dettagli l'intesa per Zielinski che rimarrà a Napoli e sarà uno dei pilastri della rifondazione. 

 

 

Emanuele Cammaroto

 

Napoli Magazine

 

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