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Boxe: Italia senza più titoli, Magnesi sconfitto da Cacace a Manchester
25.09.2022 16:45 di Redazione

Il pugilato professionistico italiano è rimasto senza titoli. Dopo la sconfitta, lo scorso giugno, di Matteo Signani che presto comunque avrà la chance di riconquistare l'Europeo dei pesi medi contro il francese Anderson Prestot, ieri sera è toccato a Michael 'Lone Wolf' Magnesi, sconfitto a Manchester, con verdetto però discutibile, dall' 'Apache' Anthony Cacace, nordirlandese di origini napoletane, nell'incontro in cui il pugile laziale difendeva la sua corona mondiale Ibo dei superpiuma. Magnesi, contro il campione britannico della categoria, ha perso per 'split decision', verdetto ridicolo se si considera che un giudice lo ha visto vincitore con quattro punti di vantaggio, 116-112, mentre un altro lo ha visto perdente di cinque, 117-111. Così a fare la differenza è stata la decisione del terzo giudice, favorevole al 33enne Cacace per 116-112. In realtà il britannico, dieci centimetri più alto di Magnesi e con braccia lunghe, è stato furbo nell'adottare una tattica ostruzionistica, fatta di mille clinch, rivelatasi alla fine, per due giudici su tre, vincente. "Abbiamo subito un furto - le parole della moglie e manager di Magnesi, Alessandra Branco -. Michael ha dato il massimo, e con una costola rotta dal secondo round è andato avanti fino alla dodicesima ripresa mettendo alla frusta Cacace, che è scappato per dodici round e lo legava di continuo. Arbitro vergognoso, giudici vergognosi, ci hanno rubato il match". Poi un annuncio: "mi sono mossa per presentare ricorso. Non venisse accolto, farò venire Cacace in Italia, l'evento l'organizzo io. Comunque sia il titolo lo riprendiamo subito, nel giro di pochi mesi". Deluso Magnesi, certo del fatto di "aver dimostrato molto di più rispetto al mio sfidante, ed è ovvio che non mi aspettavo un verdetto del genere. Dopo ventuno successi su altrettanti incontri, gli ultimi otto prima del limite, non può non esserci amarezza per questo stop inaspettato. Il ricorso? Se ne occupa il mio team, continuo a guardare solo al ring. Dico soltanto che il sogno di riunificare i titoli mondiali dei superpiuma non si è infranto sbattendo contro le decisioni dei giudici. Ricomincerò il mio percorso riconquistando la cintura che mi è stata scippata".

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Boxe: Italia senza più titoli, Magnesi sconfitto da Cacace a Manchester

di Napoli Magazine

25/09/2024 - 16:45

Il pugilato professionistico italiano è rimasto senza titoli. Dopo la sconfitta, lo scorso giugno, di Matteo Signani che presto comunque avrà la chance di riconquistare l'Europeo dei pesi medi contro il francese Anderson Prestot, ieri sera è toccato a Michael 'Lone Wolf' Magnesi, sconfitto a Manchester, con verdetto però discutibile, dall' 'Apache' Anthony Cacace, nordirlandese di origini napoletane, nell'incontro in cui il pugile laziale difendeva la sua corona mondiale Ibo dei superpiuma. Magnesi, contro il campione britannico della categoria, ha perso per 'split decision', verdetto ridicolo se si considera che un giudice lo ha visto vincitore con quattro punti di vantaggio, 116-112, mentre un altro lo ha visto perdente di cinque, 117-111. Così a fare la differenza è stata la decisione del terzo giudice, favorevole al 33enne Cacace per 116-112. In realtà il britannico, dieci centimetri più alto di Magnesi e con braccia lunghe, è stato furbo nell'adottare una tattica ostruzionistica, fatta di mille clinch, rivelatasi alla fine, per due giudici su tre, vincente. "Abbiamo subito un furto - le parole della moglie e manager di Magnesi, Alessandra Branco -. Michael ha dato il massimo, e con una costola rotta dal secondo round è andato avanti fino alla dodicesima ripresa mettendo alla frusta Cacace, che è scappato per dodici round e lo legava di continuo. Arbitro vergognoso, giudici vergognosi, ci hanno rubato il match". Poi un annuncio: "mi sono mossa per presentare ricorso. Non venisse accolto, farò venire Cacace in Italia, l'evento l'organizzo io. Comunque sia il titolo lo riprendiamo subito, nel giro di pochi mesi". Deluso Magnesi, certo del fatto di "aver dimostrato molto di più rispetto al mio sfidante, ed è ovvio che non mi aspettavo un verdetto del genere. Dopo ventuno successi su altrettanti incontri, gli ultimi otto prima del limite, non può non esserci amarezza per questo stop inaspettato. Il ricorso? Se ne occupa il mio team, continuo a guardare solo al ring. Dico soltanto che il sogno di riunificare i titoli mondiali dei superpiuma non si è infranto sbattendo contro le decisioni dei giudici. Ricomincerò il mio percorso riconquistando la cintura che mi è stata scippata".