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NEWS - Open Arms, il Senato autorizza il processo a Matteo Salvini, il leader della Lega: "Vado avanti a testa alta"
31.07.2020 11:00 di Redazione Fonte: Ansa

Il Senato manda a processo Matteo Salvini, per la seconda volta in pochi mesi. Dopo la vicenda Gregoretti, la maggioranza di Palazzo Madama approva compatta - 149 sì e 141 contrari - favorevole anche Italia Viva, l'autorizzazione a procedere ai danni dell'ex ministro dell'Interno per il caso Open Arms. Salvini viene a sapere dell'esito del voto, mentre si trova in macchina, verso Milano Marittima, lo stesso luogo, il celebre Papeete, dove proprio l'anno scorso staccò la spina al governo di cui era vicepresidente del Consiglio e ministro dell'Interno. Un segnale dal forte significato simbolico per dire che la Lega riparte da se stessa, dalla propria "comunità", consapevole di "stare nel giusto". "Contro di me - commenta a caldo - festeggiano i Palamara, i vigliacchi, gli scafisti e chi ha preferito la poltrona alla dignità. Sono orgoglioso di aver difeso l'Italia: lo rifarei e lo rifarò". Quindi ripete le parole già usate in aula: "Vado avanti, a testa alta e con la coscienza pulita, guarderò tranquillo i miei figli negli occhi perché ho fatto il mio dovere con determinazione e buonsenso". "Chi mi manda a processo - è il passaggio con cui ha chiuso il suo intervento - mi fa un regalo. Ci vado a testa alta convinto che il tempo è galantuomo".

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NEWS - Open Arms, il Senato autorizza il processo a Matteo Salvini, il leader della Lega: "Vado avanti a testa alta"

di Napoli Magazine

31/07/2024 - 11:00

Il Senato manda a processo Matteo Salvini, per la seconda volta in pochi mesi. Dopo la vicenda Gregoretti, la maggioranza di Palazzo Madama approva compatta - 149 sì e 141 contrari - favorevole anche Italia Viva, l'autorizzazione a procedere ai danni dell'ex ministro dell'Interno per il caso Open Arms. Salvini viene a sapere dell'esito del voto, mentre si trova in macchina, verso Milano Marittima, lo stesso luogo, il celebre Papeete, dove proprio l'anno scorso staccò la spina al governo di cui era vicepresidente del Consiglio e ministro dell'Interno. Un segnale dal forte significato simbolico per dire che la Lega riparte da se stessa, dalla propria "comunità", consapevole di "stare nel giusto". "Contro di me - commenta a caldo - festeggiano i Palamara, i vigliacchi, gli scafisti e chi ha preferito la poltrona alla dignità. Sono orgoglioso di aver difeso l'Italia: lo rifarei e lo rifarò". Quindi ripete le parole già usate in aula: "Vado avanti, a testa alta e con la coscienza pulita, guarderò tranquillo i miei figli negli occhi perché ho fatto il mio dovere con determinazione e buonsenso". "Chi mi manda a processo - è il passaggio con cui ha chiuso il suo intervento - mi fa un regalo. Ci vado a testa alta convinto che il tempo è galantuomo".

Fonte: Ansa