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IL PENSIERO - Impallomeni: "Roma, non capisco il senso di mandare via De Rossi e passare a Juric"
18.09.2024 17:48 di Redazione

Stefano Impallomeni, ex centrocampista, ha rilasciato alcune dichiarazioni a "Maracanà", trasmissione in onda su Tuttomercatoweb Radio.

Un ricordo di Totò Schillaci:
"E' stata una favola quelle delle Notti Magiche. E' un ragazzo venuto dal basso che si è affermato con le sue abilità. E' diventato simbolo di quel Mondiale, con quegli occhi spiritati è stato un'icona. Quella squadra avrebbe meritato forse quel Mondiale, ricco di emozioni. Rimarranno le sue immagini impresse nella memoria. Era un ragazzo vero, schietto".

Come commenta l'esonero di De Rossi?
"Qualcosa era nell'aria. L'esonero credo sia una cosa brutta e deludente. E' una contraddizione. Se rinnovi un contratto per tre anni e a cifre alte e poi dopo 4 partite, nonostante una partenza non incoraggiante, devi crederci. Discuto le modalità brutali in cui rompi i rapporti. Se ti comporti così, è il tuo biglietto da visita. Mostri un volto ambizioso, investimenti importanti, poi però non c'è organizzazione, manca stabilità. Credo che da oggi a livello ambientale non sarà più la stessa cosa. Ora sarà dura. Da oggi per la proprietà non sarà più la stessa cosa. Ora il vento non soffia più e non so cosa accadrà. Non capisco il senso di mandare via De Rossi e passare a Juric, a cui comunque faccio gli auguri. Ma fossi un calciatore della Roma mi chiederei 'Cosa sta succedendo?'. Con i risultati degli ultimi anni, escluse le due finali europee, quali sono? Gli errori stanno a monte, non nei tecnici".

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IL PENSIERO - Impallomeni: "Roma, non capisco il senso di mandare via De Rossi e passare a Juric"

di Napoli Magazine

18/09/2024 - 17:48

Stefano Impallomeni, ex centrocampista, ha rilasciato alcune dichiarazioni a "Maracanà", trasmissione in onda su Tuttomercatoweb Radio.

Un ricordo di Totò Schillaci:
"E' stata una favola quelle delle Notti Magiche. E' un ragazzo venuto dal basso che si è affermato con le sue abilità. E' diventato simbolo di quel Mondiale, con quegli occhi spiritati è stato un'icona. Quella squadra avrebbe meritato forse quel Mondiale, ricco di emozioni. Rimarranno le sue immagini impresse nella memoria. Era un ragazzo vero, schietto".

Come commenta l'esonero di De Rossi?
"Qualcosa era nell'aria. L'esonero credo sia una cosa brutta e deludente. E' una contraddizione. Se rinnovi un contratto per tre anni e a cifre alte e poi dopo 4 partite, nonostante una partenza non incoraggiante, devi crederci. Discuto le modalità brutali in cui rompi i rapporti. Se ti comporti così, è il tuo biglietto da visita. Mostri un volto ambizioso, investimenti importanti, poi però non c'è organizzazione, manca stabilità. Credo che da oggi a livello ambientale non sarà più la stessa cosa. Ora sarà dura. Da oggi per la proprietà non sarà più la stessa cosa. Ora il vento non soffia più e non so cosa accadrà. Non capisco il senso di mandare via De Rossi e passare a Juric, a cui comunque faccio gli auguri. Ma fossi un calciatore della Roma mi chiederei 'Cosa sta succedendo?'. Con i risultati degli ultimi anni, escluse le due finali europee, quali sono? Gli errori stanno a monte, non nei tecnici".