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IL COMMENTO - Condò: "La Roma ha le potenzialità per lottare per lo scudetto"
05.08.2022 12:58 di Redazione

Paolo Condò, giornalista, ha commentato il calciomercato della Roma tra le pagine de La Repubblica: "La Roma ha le potenzialità per lottare per lo scudetto, che non vuol dire doverlo vincere ma restare in corsa per almeno tre quarti di campionato. Una specie di ultimo campo base prima dell'assalto alla vetta, senza dimenticare che la stagione scorsa il Milan si era posto un traguardo del genere, ma è stato lesto ad approfittare degli sbandamenti rivali per anticipare di un anno l'ultimo scatto, piantando la bandiera in cima. Le migliori squadre di Mourinho hanno sempre contemplato un attaccante leggero e di gran classe, declinandolo a seconda delle caratteristiche: Joe Cole era più un'ala, Sneijder e Ozil due trequartisti, Hazard un ibrido con molti gol nei piedi. Dybala è un'altra cosa ancora, una seconda punta che va a cercarsi la via d'accesso all'area, il che richiede ai compagni movimenti conseguenti: funziona un po' come l'isolamento nel basket, quando Dybala punta il suo avversario gli altri attaccanti devono sgomberargli il più possibile la strada, proponendosi allo stesso tempo per lo scarico (ehm, il passaggio: a volte il basket ci prende la mano). Abraham, Pellegrini e Wijnaldum hanno questa capacità nel Dna, forte e chiara; Zaniolo meno, ed è scontato che di qui a fine mercato i ragionamenti principali vertano su di lui".

 

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IL COMMENTO - Condò: "La Roma ha le potenzialità per lottare per lo scudetto"

di Napoli Magazine

05/08/2022 - 12:58

Paolo Condò, giornalista, ha commentato il calciomercato della Roma tra le pagine de La Repubblica: "La Roma ha le potenzialità per lottare per lo scudetto, che non vuol dire doverlo vincere ma restare in corsa per almeno tre quarti di campionato. Una specie di ultimo campo base prima dell'assalto alla vetta, senza dimenticare che la stagione scorsa il Milan si era posto un traguardo del genere, ma è stato lesto ad approfittare degli sbandamenti rivali per anticipare di un anno l'ultimo scatto, piantando la bandiera in cima. Le migliori squadre di Mourinho hanno sempre contemplato un attaccante leggero e di gran classe, declinandolo a seconda delle caratteristiche: Joe Cole era più un'ala, Sneijder e Ozil due trequartisti, Hazard un ibrido con molti gol nei piedi. Dybala è un'altra cosa ancora, una seconda punta che va a cercarsi la via d'accesso all'area, il che richiede ai compagni movimenti conseguenti: funziona un po' come l'isolamento nel basket, quando Dybala punta il suo avversario gli altri attaccanti devono sgomberargli il più possibile la strada, proponendosi allo stesso tempo per lo scarico (ehm, il passaggio: a volte il basket ci prende la mano). Abraham, Pellegrini e Wijnaldum hanno questa capacità nel Dna, forte e chiara; Zaniolo meno, ed è scontato che di qui a fine mercato i ragionamenti principali vertano su di lui".