In Evidenza
IL ROMA - Dall'incubo Verona al sogno tricolore: così Spalletti ha "ribaltato" il Napoli
22.09.2021 08:35 di Redazione

"Bisogna divertirsi, solo così si vince una finale", Roberto Mancini lo ha detto dopo aver alzato la Coppa dell’Europeo conquistato lo scorso luglio a Webley. Chissà cosa serve per poter diventare campioni d’Italia in questa stagione di Serie A. Come si legge sul "Roma" oggi in edicola, se il ct ha ragione allora il Napoli ha buone probabilità di poter festeggiare finalmente il terzo tricolore della sua storia. Sì perché la squadra azzurra in questo momento è quella che va in campo e si diverte moltissimo, gioca un gran calcio e naturalmente vince anche. Ci ha messo poco il toscano ad entrare nelle cuciture di uno spogliatoio che ancora si leccava le ferite del pareggio casalingo con il Verona che costò la qualificazione in Champions. Dal ritiro in poi l’ex Inter ha sentito sempre lo stesso tormentone. Nelle varie conferenze ha sempre cercato di scacciare via questi fantasmi. Ma non c’è stato verso. La realtà, però, dice che quel Napoli visto contro i veneti non c’è più. Spalletti ha dato una impronta ben precisa ad un gruppo già molto forte. Che forse era stanco di essere tartassato e di sentire le urla del vecchio allenatore. Il toscano è arrivato in un contesto triste ma con la sua esperienza lo ha saputo rialzare. È naturale che entrano in gioco altri fattori. Come gli stimoli, le certezze, le considerazioni. Oggi ognuno sa di essere importante per la causa. Anche quelli che giocano meno come Ounas e Petagna non mettono il muso giù. Ma festeggiano con gli altri le vittorie. Poi magari a gennaio cambieranno idea ma al momento sono felici di essere rimasti.

ULTIMISSIME IN EVIDENZA
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
IL ROMA - Dall'incubo Verona al sogno tricolore: così Spalletti ha "ribaltato" il Napoli

di Napoli Magazine

22/09/2024 - 08:35

"Bisogna divertirsi, solo così si vince una finale", Roberto Mancini lo ha detto dopo aver alzato la Coppa dell’Europeo conquistato lo scorso luglio a Webley. Chissà cosa serve per poter diventare campioni d’Italia in questa stagione di Serie A. Come si legge sul "Roma" oggi in edicola, se il ct ha ragione allora il Napoli ha buone probabilità di poter festeggiare finalmente il terzo tricolore della sua storia. Sì perché la squadra azzurra in questo momento è quella che va in campo e si diverte moltissimo, gioca un gran calcio e naturalmente vince anche. Ci ha messo poco il toscano ad entrare nelle cuciture di uno spogliatoio che ancora si leccava le ferite del pareggio casalingo con il Verona che costò la qualificazione in Champions. Dal ritiro in poi l’ex Inter ha sentito sempre lo stesso tormentone. Nelle varie conferenze ha sempre cercato di scacciare via questi fantasmi. Ma non c’è stato verso. La realtà, però, dice che quel Napoli visto contro i veneti non c’è più. Spalletti ha dato una impronta ben precisa ad un gruppo già molto forte. Che forse era stanco di essere tartassato e di sentire le urla del vecchio allenatore. Il toscano è arrivato in un contesto triste ma con la sua esperienza lo ha saputo rialzare. È naturale che entrano in gioco altri fattori. Come gli stimoli, le certezze, le considerazioni. Oggi ognuno sa di essere importante per la causa. Anche quelli che giocano meno come Ounas e Petagna non mettono il muso giù. Ma festeggiano con gli altri le vittorie. Poi magari a gennaio cambieranno idea ma al momento sono felici di essere rimasti.