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EUROPA LEAGUE - Kovacevic: "Il Napoli è una grande squadra, ma contro la Real Sociedad non sarà facile, Gattuso può diventare un grandissimo allenatore"
27.10.2020 12:10 di Redazione

NAPOLI - In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’ su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Darko Kovacevic, ex calciatore della Real Sociedad e della Juventus, tra le altre: "La Real Sociedad è una squadra molto interessante, piena di giovani di talento. Ed è allenata da un allenatore davvero preparato, come Imanol Alguacil, che è stato anche mio compagno di squadra nel ’98. Il Napoli sa benissimo che contro la Sociedad non sarà una partita semplice, anzi. Parliamo di un club che ormai gioca un calcio ben rodato e qualitativo, che sta dimostrando negli anni, soprattutto nell’ultimo, che è un club capace di competere a livelli altissimi, con calciatori di grande spessore, pericolosi in attacco, bravi nel pressare alto e nel gestire il possesso. La Sociedad ha tanti elementi nati nel proprio vivaio, su tutti Oyarzabal, capitano e simbolo della squadra. E poi, al centro dell’attacco, può far affidamento su due elementi come Alexander Isak e Willian José e sull’esterno ha Portu, un altro calciatore che sta giocando ad un livello molto alto. Certo, il Napoli resta una grande squadra, ma agli azzurri attenderà una partita molto difficile contro la Real. E personalmente, spero di assistere ad una gara divertente e piena di gol, con la Sociedad vincitrice al triplice fischio. Se Real Sociedad e Napoli passeranno entrambe il turno di Europa League? In Europa non esistono avversari facili da affrontare. Bisogna tenere sempre alta la tensione. La sconfitta del Napoli contro l’AZ Alkmaar ha sorpreso tutti, ma ciò non mina lo status degli azzurri. E’ chiaro, per qualità e per giocatori a disposizione, Napoli e Real Sociedad hanno tutto per passare il turno e farlo da favorite rispetto alle altre due del girone. E nell’incontro di giovedì, mi aspetto proprio questo: due club, che si affronteranno a viso aperto, entrambe capaci di andare lontano in una competizione difficile come l’Europa League. Isak contro Osimhen? Sono entrambi due giovani di grandissimo potenziale. E’ chiaro, conosco molto di più uno come Isak, che ha vent’anni e sta già dimostrando di avere tutte le carte in regola per una grande carriera e di essere già uno dei migliori attaccanti della Liga spagnola, anche l’anno scorso che è spesso subentrato ad un altro grande attaccante come Willian José, che ha 28 anni ed è più esperto al momento. Perciò, Isak con il duro lavoro ed il giusto tempo per dimostrarlo, può diventare uno degli attaccanti più forti della Liga e non solo. Parliamo di un calciatore che ha qualità, che sa muoversi molto bene, forte fisicamente e allo stesso tempo molto rapido. E Osimhen, per certi versi, gli assomiglia molto, soprattutto se guardiamo al potenziale e alle caratteristiche. Entrambi, comunque, restano due attaccanti di qualità, ma con un futuro tutto da scrivere e questo dipenderà interamente da loro. La mia esperienza con Ancelotti? Ho lavorato con lui, durante il mio periodo alla Juventus, dal ’99 al 2001 e sono stato sotto la sua direzione per due anni. Parliamo di un allenatore che ama giocare un calcio di qualità e in quella squadra avevamo un rosa piena di talenti, come Del Piero, Inzaghi, Zidane, Davids e tanti altri campioni. E Ancelotti sapeva come gestire certi spogliatoi. E’ uno dei migliori allenatori al mondo e mi ha sorpreso vederlo in difficoltà al Napoli, dove non ha funzionato tutto alla perfezione, ma questo non intacca la sua reputazione di allenatore, e soprattutto quella di brava persona. Nessuno ti parlerà mai male di Carlo Ancelotti, perché è stato un grande. Su Gattuso, invece, posso dirti che l’ho affrontato tante volte in campo e ora sta dimostrando di poter diventare un grandissimo allenatore. Il suo carattere sta riaffiorando anche in questa esperienza al Napoli: come dava tutto in campo per vincere una partita, lo sta facendo anche adesso che si trova sulla panchina di un club. Può fare davvero una carriera importante come allenatore, ripeto".

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EUROPA LEAGUE - Kovacevic: "Il Napoli è una grande squadra, ma contro la Real Sociedad non sarà facile, Gattuso può diventare un grandissimo allenatore"

di Napoli Magazine

27/10/2024 - 12:10

NAPOLI - In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’ su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Darko Kovacevic, ex calciatore della Real Sociedad e della Juventus, tra le altre: "La Real Sociedad è una squadra molto interessante, piena di giovani di talento. Ed è allenata da un allenatore davvero preparato, come Imanol Alguacil, che è stato anche mio compagno di squadra nel ’98. Il Napoli sa benissimo che contro la Sociedad non sarà una partita semplice, anzi. Parliamo di un club che ormai gioca un calcio ben rodato e qualitativo, che sta dimostrando negli anni, soprattutto nell’ultimo, che è un club capace di competere a livelli altissimi, con calciatori di grande spessore, pericolosi in attacco, bravi nel pressare alto e nel gestire il possesso. La Sociedad ha tanti elementi nati nel proprio vivaio, su tutti Oyarzabal, capitano e simbolo della squadra. E poi, al centro dell’attacco, può far affidamento su due elementi come Alexander Isak e Willian José e sull’esterno ha Portu, un altro calciatore che sta giocando ad un livello molto alto. Certo, il Napoli resta una grande squadra, ma agli azzurri attenderà una partita molto difficile contro la Real. E personalmente, spero di assistere ad una gara divertente e piena di gol, con la Sociedad vincitrice al triplice fischio. Se Real Sociedad e Napoli passeranno entrambe il turno di Europa League? In Europa non esistono avversari facili da affrontare. Bisogna tenere sempre alta la tensione. La sconfitta del Napoli contro l’AZ Alkmaar ha sorpreso tutti, ma ciò non mina lo status degli azzurri. E’ chiaro, per qualità e per giocatori a disposizione, Napoli e Real Sociedad hanno tutto per passare il turno e farlo da favorite rispetto alle altre due del girone. E nell’incontro di giovedì, mi aspetto proprio questo: due club, che si affronteranno a viso aperto, entrambe capaci di andare lontano in una competizione difficile come l’Europa League. Isak contro Osimhen? Sono entrambi due giovani di grandissimo potenziale. E’ chiaro, conosco molto di più uno come Isak, che ha vent’anni e sta già dimostrando di avere tutte le carte in regola per una grande carriera e di essere già uno dei migliori attaccanti della Liga spagnola, anche l’anno scorso che è spesso subentrato ad un altro grande attaccante come Willian José, che ha 28 anni ed è più esperto al momento. Perciò, Isak con il duro lavoro ed il giusto tempo per dimostrarlo, può diventare uno degli attaccanti più forti della Liga e non solo. Parliamo di un calciatore che ha qualità, che sa muoversi molto bene, forte fisicamente e allo stesso tempo molto rapido. E Osimhen, per certi versi, gli assomiglia molto, soprattutto se guardiamo al potenziale e alle caratteristiche. Entrambi, comunque, restano due attaccanti di qualità, ma con un futuro tutto da scrivere e questo dipenderà interamente da loro. La mia esperienza con Ancelotti? Ho lavorato con lui, durante il mio periodo alla Juventus, dal ’99 al 2001 e sono stato sotto la sua direzione per due anni. Parliamo di un allenatore che ama giocare un calcio di qualità e in quella squadra avevamo un rosa piena di talenti, come Del Piero, Inzaghi, Zidane, Davids e tanti altri campioni. E Ancelotti sapeva come gestire certi spogliatoi. E’ uno dei migliori allenatori al mondo e mi ha sorpreso vederlo in difficoltà al Napoli, dove non ha funzionato tutto alla perfezione, ma questo non intacca la sua reputazione di allenatore, e soprattutto quella di brava persona. Nessuno ti parlerà mai male di Carlo Ancelotti, perché è stato un grande. Su Gattuso, invece, posso dirti che l’ho affrontato tante volte in campo e ora sta dimostrando di poter diventare un grandissimo allenatore. Il suo carattere sta riaffiorando anche in questa esperienza al Napoli: come dava tutto in campo per vincere una partita, lo sta facendo anche adesso che si trova sulla panchina di un club. Può fare davvero una carriera importante come allenatore, ripeto".