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FOCUS NM - Il Napoli cala il poker a Torino, Kvara e Osi continuano a viaggiare sul volo verso il tricolore: l’uomo in più è Osimhen
20.03.2023 18:40 di Redazione

NAPOLI – Questo Napoli è ingiocabile! Gli azzurri continuano a macinare risultati e prestazioni incredibili, mettendo sempre più in evidenza il distacco siderale tra loro e il resto della Serie A. Il Napoli, nel match contro il Torino, ha dimostrato grande maturità, ma soprattutto grande concentrazione. Guardando questo Napoli la prima parola che ti viene in mente è “follia”: in quanti ad agosto pensavano che questa squadra potesse fare una stagione così sorprendente? Direi pochi, quasi nessuno, eppure questa squadra sembra in preda ad una sana follia, che ha però un nome e un cognome: Luciano Spalletti. Un altro allenatore avrebbe preservato Kim e Osimhen, entrambi diffidati, ma non lui, perché il messaggio che deve arrivare ai suoi calciatori, partita dopo partita, è quello di non sottovalutare mai nessun avversario, anche se il vantaggio in campionato è enorme e sulla carta è una gara che ti dà per favorito. Lo dimostra anche a match in corso: in una partita praticamente già vinta, uno si aspetta che tiri fuori Kim, invece lui fa uscire il suo compagno di reparto Rrahmani, per dare qualche minuto ad Ostigard. Una vera e propria bellissima pazzia che porta gli azzurri ad aggredire l’avversario anche sull’abbondante 4-0. Il Napoli parte subito col piede sull’acceleratore all’Olimpico Grande Torino, perché sa che il club granata può dar fastidio e, a prendersi la scena, è subito il mattatore Victor Osimhen: il nigeriano è uno dei grandi attori di questo film fantascientifico, si fa trovare sempre al posto giusto al momento giusto, dando quella spinta necessaria per portare il Napoli sempre più in alto. Continua ad innalzarsi, mettendo in scena quello che ormai è il suo cavallo di battaglia: il colpo di testa e, con due incornate spaziali, si regala la gioia dell’ennesima doppietta. Ad accompagnare il nigeriano sul palcoscenico è il suo “gemello del gol” Khvicha Kvaratskhelia: il georgiano è protagonista di un’altra prestazione sublime. Si guadagna il calcio di rigore e, mettendosi alle spalle l’errore contro l’Eintracht, si presenta sul dischetto e mette a segno il secondo gol, mostrando di nuovo quella vena sul collo che tanto piace a Spalletti. Da Kvaragol si trasforma in Kvaravaggio e pennella di tacco per Olivera per l’assist a Osimhen, in quell’azione che è il vero e proprio manifesto del calcio di Spalletti. E come un grande artista, completa il suo quadro con l’assist per Ndombele. Nonostante il segno della croce di Juric sperando che il georgiano non fosse in giornata, Kvara non solo ha dato il meglio di sé, ma ha raggiunto la famosa “doppia doppia” (12 reti e 10 assist in questa Serie A), diventando così il primo calciatore a conquistarla. A chiudere i conti a Torino è Tanguy Ndombele, dimostrando per l’ennesima volta quello che tanto sta facendo la differenza in questa stagione: in campo non scendono solo gli 11 titolari, ma tutti gli azzurri, anche quelli che inizialmente siedono sulla panchina. Tutti coinvolti e concentrati sulla partita, mettendo in evidenza quanto Spalletti sia stato capace di coinvolgere ogni singolo calciatore, anche quello che è poco protagonista in campo. In questo match non c’è calciatore che abbia sfigurato: da Meret sempre attento ai terzini Di Lorenzo (sempre efficace) e Olivera in versione assistman, dalla coppia insuperabile Kim-Rrahmani fino al trio di centrocampo (Anguissa, Lobotka e Zielinski) che insieme sono un mix di forza, tecnica, intelligenza e classe. Tutti, nessuno escluso, anche i subentranti Elmas, Gaetano e Simeone che, in pochi minuti, hanno dato prova di essere collaudati alla perfezione in questa opera targata Spalletti. Questo Napoli è talmente entusiasmante, che ormai anche la scaramanzia ha abbandonato la città partenopea: striscioni e bandiere sui balconi, dagli spalti dell’Olimpico Grande Torino si alza forte il coro “Vinceremo il tricolor” e ci si avvia, tutti insieme, verso il lieto fine di questa incredibile storia.

 

Preziosa Lombardi

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte www.napolimagazine.com

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20/03/2023 - 18:40

NAPOLI – Questo Napoli è ingiocabile! Gli azzurri continuano a macinare risultati e prestazioni incredibili, mettendo sempre più in evidenza il distacco siderale tra loro e il resto della Serie A. Il Napoli, nel match contro il Torino, ha dimostrato grande maturità, ma soprattutto grande concentrazione. Guardando questo Napoli la prima parola che ti viene in mente è “follia”: in quanti ad agosto pensavano che questa squadra potesse fare una stagione così sorprendente? Direi pochi, quasi nessuno, eppure questa squadra sembra in preda ad una sana follia, che ha però un nome e un cognome: Luciano Spalletti. Un altro allenatore avrebbe preservato Kim e Osimhen, entrambi diffidati, ma non lui, perché il messaggio che deve arrivare ai suoi calciatori, partita dopo partita, è quello di non sottovalutare mai nessun avversario, anche se il vantaggio in campionato è enorme e sulla carta è una gara che ti dà per favorito. Lo dimostra anche a match in corso: in una partita praticamente già vinta, uno si aspetta che tiri fuori Kim, invece lui fa uscire il suo compagno di reparto Rrahmani, per dare qualche minuto ad Ostigard. Una vera e propria bellissima pazzia che porta gli azzurri ad aggredire l’avversario anche sull’abbondante 4-0. Il Napoli parte subito col piede sull’acceleratore all’Olimpico Grande Torino, perché sa che il club granata può dar fastidio e, a prendersi la scena, è subito il mattatore Victor Osimhen: il nigeriano è uno dei grandi attori di questo film fantascientifico, si fa trovare sempre al posto giusto al momento giusto, dando quella spinta necessaria per portare il Napoli sempre più in alto. Continua ad innalzarsi, mettendo in scena quello che ormai è il suo cavallo di battaglia: il colpo di testa e, con due incornate spaziali, si regala la gioia dell’ennesima doppietta. Ad accompagnare il nigeriano sul palcoscenico è il suo “gemello del gol” Khvicha Kvaratskhelia: il georgiano è protagonista di un’altra prestazione sublime. Si guadagna il calcio di rigore e, mettendosi alle spalle l’errore contro l’Eintracht, si presenta sul dischetto e mette a segno il secondo gol, mostrando di nuovo quella vena sul collo che tanto piace a Spalletti. Da Kvaragol si trasforma in Kvaravaggio e pennella di tacco per Olivera per l’assist a Osimhen, in quell’azione che è il vero e proprio manifesto del calcio di Spalletti. E come un grande artista, completa il suo quadro con l’assist per Ndombele. Nonostante il segno della croce di Juric sperando che il georgiano non fosse in giornata, Kvara non solo ha dato il meglio di sé, ma ha raggiunto la famosa “doppia doppia” (12 reti e 10 assist in questa Serie A), diventando così il primo calciatore a conquistarla. A chiudere i conti a Torino è Tanguy Ndombele, dimostrando per l’ennesima volta quello che tanto sta facendo la differenza in questa stagione: in campo non scendono solo gli 11 titolari, ma tutti gli azzurri, anche quelli che inizialmente siedono sulla panchina. Tutti coinvolti e concentrati sulla partita, mettendo in evidenza quanto Spalletti sia stato capace di coinvolgere ogni singolo calciatore, anche quello che è poco protagonista in campo. In questo match non c’è calciatore che abbia sfigurato: da Meret sempre attento ai terzini Di Lorenzo (sempre efficace) e Olivera in versione assistman, dalla coppia insuperabile Kim-Rrahmani fino al trio di centrocampo (Anguissa, Lobotka e Zielinski) che insieme sono un mix di forza, tecnica, intelligenza e classe. Tutti, nessuno escluso, anche i subentranti Elmas, Gaetano e Simeone che, in pochi minuti, hanno dato prova di essere collaudati alla perfezione in questa opera targata Spalletti. Questo Napoli è talmente entusiasmante, che ormai anche la scaramanzia ha abbandonato la città partenopea: striscioni e bandiere sui balconi, dagli spalti dell’Olimpico Grande Torino si alza forte il coro “Vinceremo il tricolor” e ci si avvia, tutti insieme, verso il lieto fine di questa incredibile storia.

 

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