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IL PENSIERO - Caira: "Lukaku non è un rimpianto per la Roma, il Napoli ha meritato"
25.11.2024 11:56 di Redazione

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefano Caira, ex direttore sportivo della Roma:

La Roma meritava qualcosa in più contro il Napoli?

“Per quello che si è visto, no. Traversa a parte, no. Certo che se fosse entrata quella palla, siccome il calcio è fatto di episodi, i giallorossi avrebbero portato a casa un punto, in maniera immeritata per la mole di gioco prodotta dal Napoli. Gli azzurri hanno fatto il proprio dovere, e più che parlare di mentalità provinciale, direi mentalità del risultato. Alla fine il corto muso paga sempre ma viene apprezzato solo da chi riesce ad ottenerlo. Una partita molto più gradevole del big match Milan-Juve, dove i bianconeri hanno fatto di necessità virtù contro i rossoneri che hanno giocato per non perdere”.

Quanto hanno influito i cambi di Ranieri sulla sconfitta della Roma?

“Ranieri doveva giocare così, perché era la sua prima partita e doveva testare tutti i suoi ragazzi per capire come stanno, sia fisicamente che mentalmente. Ad oggi, Ranieri ha a disposizione un gruppo di calciatori ma non una squadra. Quanto fatto dai predecessori di Claudio ha portato al disastro che vediamo oggi. Rischio retrocessione? Brutto parlarne, ma la fortuna è che le squadre che stanno sotto i giallorossi sono messe ancora peggio, basti pensare a Di Francesco che è andato a prendersi l’ennesima gatta da pelare e se dovesse raggiungere 20 punti in classifica gli andrebbe dato il Nobel”.

Lukaku, con 5 gol e 4 assist in 800 minuti, può essere considerato un rimpianto per la Roma?

“Tra i tanti errori di questa stagione, Lukaku è uno degli ultimi rimpianti”.

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IL PENSIERO - Caira: "Lukaku non è un rimpianto per la Roma, il Napoli ha meritato"

di Napoli Magazine

25/11/2024 - 11:56

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefano Caira, ex direttore sportivo della Roma:

La Roma meritava qualcosa in più contro il Napoli?

“Per quello che si è visto, no. Traversa a parte, no. Certo che se fosse entrata quella palla, siccome il calcio è fatto di episodi, i giallorossi avrebbero portato a casa un punto, in maniera immeritata per la mole di gioco prodotta dal Napoli. Gli azzurri hanno fatto il proprio dovere, e più che parlare di mentalità provinciale, direi mentalità del risultato. Alla fine il corto muso paga sempre ma viene apprezzato solo da chi riesce ad ottenerlo. Una partita molto più gradevole del big match Milan-Juve, dove i bianconeri hanno fatto di necessità virtù contro i rossoneri che hanno giocato per non perdere”.

Quanto hanno influito i cambi di Ranieri sulla sconfitta della Roma?

“Ranieri doveva giocare così, perché era la sua prima partita e doveva testare tutti i suoi ragazzi per capire come stanno, sia fisicamente che mentalmente. Ad oggi, Ranieri ha a disposizione un gruppo di calciatori ma non una squadra. Quanto fatto dai predecessori di Claudio ha portato al disastro che vediamo oggi. Rischio retrocessione? Brutto parlarne, ma la fortuna è che le squadre che stanno sotto i giallorossi sono messe ancora peggio, basti pensare a Di Francesco che è andato a prendersi l’ennesima gatta da pelare e se dovesse raggiungere 20 punti in classifica gli andrebbe dato il Nobel”.

Lukaku, con 5 gol e 4 assist in 800 minuti, può essere considerato un rimpianto per la Roma?

“Tra i tanti errori di questa stagione, Lukaku è uno degli ultimi rimpianti”.