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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Napoli, occhio agli uomini d'oro"
27.03.2021 17:07 di Redazione

NAPOLI - Gli uomini d’oro, sono in sei quelli del Napoli che valgono una cifra blu malgrado limiti e calo dei costi dei cartellini per la crisi che ha coinvolto il mondo del calcio, a causa della pandemia dovuta al covid. Stadi chiusi, nessun incasso ai botteghini naturalmente, abbonamenti tv in forte e sensibile diminuzione e fuga precipitosa degli sponsor, i presidenti si sbranano tra loro. I riflessi e i risvolti in negativo della gestione, anche e in particolare nelle operazioni di calciomercato che ben svolte negli anni precedenti, subiscono forti rallentamenti negli affari acquisti e vendite, un guaio per i patron. Un riflesso pesantissimo che investe un po’ tutti i club e anche il club di Castel Volturno che nel suo percorso gestionale ha sempre puntato su cessioni storiche di calciatori di valore che hanno dato modo e capacità nella sostanza alla società di De Laurentiis, allo scopo di mantenere un tenore e posizioni costanti nel calcio che conta: l’addio a Lavezzi, a Cavani e quello di Higuain, ad esempio, le operazioni che hanno consentito al Napoli il suo alto livello portato avanti fino ad oggi, al di là degli avvenimenti e della condotta della squadra nella stagione in corso e degli obiettivi che verranno raggiunti, come nelle aspettative comuni. Va da sè che anche stavolta in Casa Napoli si fanno i conti sulle punta delle dita per ristrutturare la squadra e rinforzarla attraverso un paio di cessioni mirate: non costituiscono una novità i nomi dei due calciatori azzurri inseriti nel capitolo delle cessioni, se ne parla da una vita, Kolidou Koulibaly e Fabian Ruiz, i pezzi pregiati dello spogliatoio che potrebbero essere sacrificati sul mercato. Ma ci sono nel club azzurro anche altri quattro giocatori tra i gioielli di famiglia del presidente De Laurentiis e cioè Piotr Zielinski, Hirving Lozano, Victor Osimhen e il capitano Lorenzo Insigne, calciatori intorno ai quali verrà ricomposto il Napoli con tutti gli altri azzurri in carica nell’attuale organico e con i nuovi arrivi. Significa che Zielinski, Lozano, Osimhen e Insigne resteranno con due piedi in azzurro, sempre che da altre parti non arriveranno offerte irrinunciabili, da far girare la testa al comandante del vapore Napoli, pur nelle valutazioni attuali dei cartellini che non son più quelle di tempo fa. E non è da escludere del tutto nel panorama di oggi consistenti offerte da parte di club stranieri. Ecco perchè c’è da restare comunque e sempre sul chi va là giacchè nel concetto generale delle società e del gioco del calcio non esistono players incedibili. Nel Napoli c’è anche da valutare sulle posizioni contrapposte di Ospina e Meret. Uno dei due è un lusso eccessivo per un club che ha già considerato un forte ridimensionamento degli ingaggi. Il quarto posto è e resta pertanto un obiettivo di assoluta priorità al fine di dare respiro alle casse azzurre, attraverso i premi previsti e stabiliti dall’Uefa per la prossima Champions: la pioggia d’oro della casa madre del football europeo eviterebbe al Napoli troppi rattoppi attraverso le cessioni eccessive dei suoi migliori giocatori. Insomma dopo il “sacrificio” previsto e già in calendario per Koulibaly e Fabian Ruiz, gli altri quattro “uomini d’oro” non si toccano. Potrà assicurarlo don Aurelio?

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Napoli, occhio agli uomini d'oro"

di Napoli Magazine

27/03/2024 - 17:07

NAPOLI - Gli uomini d’oro, sono in sei quelli del Napoli che valgono una cifra blu malgrado limiti e calo dei costi dei cartellini per la crisi che ha coinvolto il mondo del calcio, a causa della pandemia dovuta al covid. Stadi chiusi, nessun incasso ai botteghini naturalmente, abbonamenti tv in forte e sensibile diminuzione e fuga precipitosa degli sponsor, i presidenti si sbranano tra loro. I riflessi e i risvolti in negativo della gestione, anche e in particolare nelle operazioni di calciomercato che ben svolte negli anni precedenti, subiscono forti rallentamenti negli affari acquisti e vendite, un guaio per i patron. Un riflesso pesantissimo che investe un po’ tutti i club e anche il club di Castel Volturno che nel suo percorso gestionale ha sempre puntato su cessioni storiche di calciatori di valore che hanno dato modo e capacità nella sostanza alla società di De Laurentiis, allo scopo di mantenere un tenore e posizioni costanti nel calcio che conta: l’addio a Lavezzi, a Cavani e quello di Higuain, ad esempio, le operazioni che hanno consentito al Napoli il suo alto livello portato avanti fino ad oggi, al di là degli avvenimenti e della condotta della squadra nella stagione in corso e degli obiettivi che verranno raggiunti, come nelle aspettative comuni. Va da sè che anche stavolta in Casa Napoli si fanno i conti sulle punta delle dita per ristrutturare la squadra e rinforzarla attraverso un paio di cessioni mirate: non costituiscono una novità i nomi dei due calciatori azzurri inseriti nel capitolo delle cessioni, se ne parla da una vita, Kolidou Koulibaly e Fabian Ruiz, i pezzi pregiati dello spogliatoio che potrebbero essere sacrificati sul mercato. Ma ci sono nel club azzurro anche altri quattro giocatori tra i gioielli di famiglia del presidente De Laurentiis e cioè Piotr Zielinski, Hirving Lozano, Victor Osimhen e il capitano Lorenzo Insigne, calciatori intorno ai quali verrà ricomposto il Napoli con tutti gli altri azzurri in carica nell’attuale organico e con i nuovi arrivi. Significa che Zielinski, Lozano, Osimhen e Insigne resteranno con due piedi in azzurro, sempre che da altre parti non arriveranno offerte irrinunciabili, da far girare la testa al comandante del vapore Napoli, pur nelle valutazioni attuali dei cartellini che non son più quelle di tempo fa. E non è da escludere del tutto nel panorama di oggi consistenti offerte da parte di club stranieri. Ecco perchè c’è da restare comunque e sempre sul chi va là giacchè nel concetto generale delle società e del gioco del calcio non esistono players incedibili. Nel Napoli c’è anche da valutare sulle posizioni contrapposte di Ospina e Meret. Uno dei due è un lusso eccessivo per un club che ha già considerato un forte ridimensionamento degli ingaggi. Il quarto posto è e resta pertanto un obiettivo di assoluta priorità al fine di dare respiro alle casse azzurre, attraverso i premi previsti e stabiliti dall’Uefa per la prossima Champions: la pioggia d’oro della casa madre del football europeo eviterebbe al Napoli troppi rattoppi attraverso le cessioni eccessive dei suoi migliori giocatori. Insomma dopo il “sacrificio” previsto e già in calendario per Koulibaly e Fabian Ruiz, gli altri quattro “uomini d’oro” non si toccano. Potrà assicurarlo don Aurelio?

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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