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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Tra sapientoni & mezze cartucce"
17.10.2020 13:03 di Redazione

NAPOLI - Sapientoni & mezze cartucce, una questione di opportunità. E’ cambiato il vento e i Sapientoni e le mezze cartucce grandi e piccole che affollano i salotti televisivi e radiofonici a tutti i livelli dove fanno sfoggio della loro scienza calcistica, adesso accreditano il Napoli tra i quattro club candidati al titolo, lo scudetto: nell’ordine Juventus, Inter, Atalanta e Napoli. Sì, anche il Napoli, menzionato e accreditato al massimo livello dalle due categorie di cui parliamo, per pararsi le spalle, c’è da scommettere. Insomma gli incantatori di serpenti non vogliono restare spiazzati. Per la verità capita molto spesso di ascoltare filosofie imbarazzanti e senza senso, tutto ciò per poter affermare un domani “io l’ho detto”, passando così da una sponda all’altra con sfacciata disinvoltura. Cosa fare, allora? Bisogna diffidare, diffidare di chi parla troppo bene del Napoli ed a maggior ragione di chi ne parla troppo male, come succede. Parecchi “Scienziati” del pallone si portano dentro, talvolta, malesseri attentamente occultati o progetti ai quali possono essere interessati. Sono anche “scienziati” delle nuove strategie tecnico-tattiche vantando precedenti nel pallone di cui nessuno se ne ricorda, perché inesistenti. E sono diversi i Sapientoni-Opinionisti ai quali il Napoli è come il fumo negli occhi, ma in trasmissione, con o senza gettoni di presenza liquidati, diventano “tenerelli” e affettuosi nei loro schiribizzi e ricami verbali, il cosiddetto salto della quaglia: oggi di qua, domani di là, senza alcun pudore. Per gli appassionati incollati ai teleschermi e alle radio che seguono gli “scontri” non sarà difficile selezionare i “buoni e i cattivi”, i falsi operatori nell’infinito panorama delle trasmissioni che purtroppo a volte assumono denominatori e tagli piuttosto deprimenti. Ciò accade anche a livello nazionale, a proposito della mancata partenza del Napoli per Torino, plaudendo alla manovrata sentenza di Mastrandrea, a conferma di quanto il calcio sia marcio. I “voltabandiera” di professione saranno i primi a saltare di falsa gioia nel caso in cui con giusta ragione il Napoli riuscirà a capovolgere la situazione, c’è da giurarci, nel senso che l’equilibrismo e l’equidistanza sono il pezzo forte di chi passa da una posizione all’altra. E poi tocca ascoltare il loro pianto greco quando gli abbonamenti calano vistosamente, pianto condito dalle loro lacrime di coccodrilli del pallone. E poi c’è Napoli-Atalanta, match in cui Gattuso e Gasperini, ma soprattutto Ringhio, scopriranno tutte le loro carte lungo la strada dell’alta classifica. Più forti con Bakayoko, gli azzurri avranno la rabbia in corpo per i meno tre punti più uno che pesano in classifica in attesa dell’esito del secondo tempo del contenzioso tra il Napoli e le istituzioni del calcio, guarda un po’ tutte insieme d’accordo come mai era capitato prima. Sul campo gli uomini di Gattuso - che avranno mandato a memoria i due moduli prediletti da Ringhio - c’è da giurare che daranno l’anima per colmare in partenza una distanza in classifica già irreale.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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di Napoli Magazine

17/10/2024 - 13:03

NAPOLI - Sapientoni & mezze cartucce, una questione di opportunità. E’ cambiato il vento e i Sapientoni e le mezze cartucce grandi e piccole che affollano i salotti televisivi e radiofonici a tutti i livelli dove fanno sfoggio della loro scienza calcistica, adesso accreditano il Napoli tra i quattro club candidati al titolo, lo scudetto: nell’ordine Juventus, Inter, Atalanta e Napoli. Sì, anche il Napoli, menzionato e accreditato al massimo livello dalle due categorie di cui parliamo, per pararsi le spalle, c’è da scommettere. Insomma gli incantatori di serpenti non vogliono restare spiazzati. Per la verità capita molto spesso di ascoltare filosofie imbarazzanti e senza senso, tutto ciò per poter affermare un domani “io l’ho detto”, passando così da una sponda all’altra con sfacciata disinvoltura. Cosa fare, allora? Bisogna diffidare, diffidare di chi parla troppo bene del Napoli ed a maggior ragione di chi ne parla troppo male, come succede. Parecchi “Scienziati” del pallone si portano dentro, talvolta, malesseri attentamente occultati o progetti ai quali possono essere interessati. Sono anche “scienziati” delle nuove strategie tecnico-tattiche vantando precedenti nel pallone di cui nessuno se ne ricorda, perché inesistenti. E sono diversi i Sapientoni-Opinionisti ai quali il Napoli è come il fumo negli occhi, ma in trasmissione, con o senza gettoni di presenza liquidati, diventano “tenerelli” e affettuosi nei loro schiribizzi e ricami verbali, il cosiddetto salto della quaglia: oggi di qua, domani di là, senza alcun pudore. Per gli appassionati incollati ai teleschermi e alle radio che seguono gli “scontri” non sarà difficile selezionare i “buoni e i cattivi”, i falsi operatori nell’infinito panorama delle trasmissioni che purtroppo a volte assumono denominatori e tagli piuttosto deprimenti. Ciò accade anche a livello nazionale, a proposito della mancata partenza del Napoli per Torino, plaudendo alla manovrata sentenza di Mastrandrea, a conferma di quanto il calcio sia marcio. I “voltabandiera” di professione saranno i primi a saltare di falsa gioia nel caso in cui con giusta ragione il Napoli riuscirà a capovolgere la situazione, c’è da giurarci, nel senso che l’equilibrismo e l’equidistanza sono il pezzo forte di chi passa da una posizione all’altra. E poi tocca ascoltare il loro pianto greco quando gli abbonamenti calano vistosamente, pianto condito dalle loro lacrime di coccodrilli del pallone. E poi c’è Napoli-Atalanta, match in cui Gattuso e Gasperini, ma soprattutto Ringhio, scopriranno tutte le loro carte lungo la strada dell’alta classifica. Più forti con Bakayoko, gli azzurri avranno la rabbia in corpo per i meno tre punti più uno che pesano in classifica in attesa dell’esito del secondo tempo del contenzioso tra il Napoli e le istituzioni del calcio, guarda un po’ tutte insieme d’accordo come mai era capitato prima. Sul campo gli uomini di Gattuso - che avranno mandato a memoria i due moduli prediletti da Ringhio - c’è da giurare che daranno l’anima per colmare in partenza una distanza in classifica già irreale.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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