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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, è il tempo delle decisioni"
11.05.2022 23:05 di Redazione

NAPOLI - Terzo posto blindato (più premio in denaro), zona Champions raggiunta da un po' (più premio Uefa), conti che tornano e tutti felici i dirigenti, tranne i tifosi che avevano pregustato il sogno scudetto - sarebbe stato il terzo - che in un certo momento della stagione sembrava realtà. E' andata com'è andata e chissà quando capiterà un'occasione così ghiotta. C'è ancora un atto da compiere: salutare degnamente Lorenzinho che calcherà l'erba del Maradona per l'ultima volta nella sfida con il Genoa che si trova ad un passo dalla retrocessione. Il piccolo capitano ha capitalizzato al massimo il suo ultimo contratto ed ora non vede l'ora di prendere possesso della casetta in Canada, comprensibile. Anche se, ne sono certo, gli mancherà il campionato italiano e va messo in conto anche il rischio di uscire un po' dal radar del c.t. Mancini. Ora è il tempo delle decisioni: continuare a veleggiare in alto (parlo della classifica) oppure accontentarsi di un torneo prossimo decoroso. Intanto, c'è da fare la lista degli incedibili (non ve ne sono) e su quale gruppo costruire il futuro che potrebbe essere più verde come l'acquisto del giovin campione che viene dalla Georgia - dal nome impronunciabile - lascia presagire. In questi giorni di bla bla bla torna a risuonare la parola albergo, è un po' una fissa da quando il comandante in un albergo perse lo scudetto. E in albergo continua a vivere il Pelato di Certaldo, solo e senza la famiglia. Un po' tutti i suoi predecessori fecero altrettanto, tranne Ancelotti. Il fatto che Aurelio Primo abbia suggerito al tecnico di calarsi nell'anima di Partenope è un filone che, francamente, mi fa sorridere. Il presidente è uomo di parola, nel senso che ama disquisire, dire, parlare ed il suo eloquio è apprezzabilissimo, ma a volte nasconde le sue intenzioni reali. Non vorrei, insomma, che stesse meditando un colpo di teatro: cambiare l'allenatore. Perché significherebbe cominciare tutto da capo. E sarebbe controproducente, a mio sommesso avviso.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, è il tempo delle decisioni"

di Napoli Magazine

11/05/2024 - 23:05

NAPOLI - Terzo posto blindato (più premio in denaro), zona Champions raggiunta da un po' (più premio Uefa), conti che tornano e tutti felici i dirigenti, tranne i tifosi che avevano pregustato il sogno scudetto - sarebbe stato il terzo - che in un certo momento della stagione sembrava realtà. E' andata com'è andata e chissà quando capiterà un'occasione così ghiotta. C'è ancora un atto da compiere: salutare degnamente Lorenzinho che calcherà l'erba del Maradona per l'ultima volta nella sfida con il Genoa che si trova ad un passo dalla retrocessione. Il piccolo capitano ha capitalizzato al massimo il suo ultimo contratto ed ora non vede l'ora di prendere possesso della casetta in Canada, comprensibile. Anche se, ne sono certo, gli mancherà il campionato italiano e va messo in conto anche il rischio di uscire un po' dal radar del c.t. Mancini. Ora è il tempo delle decisioni: continuare a veleggiare in alto (parlo della classifica) oppure accontentarsi di un torneo prossimo decoroso. Intanto, c'è da fare la lista degli incedibili (non ve ne sono) e su quale gruppo costruire il futuro che potrebbe essere più verde come l'acquisto del giovin campione che viene dalla Georgia - dal nome impronunciabile - lascia presagire. In questi giorni di bla bla bla torna a risuonare la parola albergo, è un po' una fissa da quando il comandante in un albergo perse lo scudetto. E in albergo continua a vivere il Pelato di Certaldo, solo e senza la famiglia. Un po' tutti i suoi predecessori fecero altrettanto, tranne Ancelotti. Il fatto che Aurelio Primo abbia suggerito al tecnico di calarsi nell'anima di Partenope è un filone che, francamente, mi fa sorridere. Il presidente è uomo di parola, nel senso che ama disquisire, dire, parlare ed il suo eloquio è apprezzabilissimo, ma a volte nasconde le sue intenzioni reali. Non vorrei, insomma, che stesse meditando un colpo di teatro: cambiare l'allenatore. Perché significherebbe cominciare tutto da capo. E sarebbe controproducente, a mio sommesso avviso.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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