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BUONI & CATTIVI, Roma-Napoli: voto 3 a Callejon, 4 a Benitez, Jorginho e Lopez
06.04.2015 22:19 di Redazione

NAPOLI - Ci sono partite che hanno un sapore speciale, che ce l’hanno anche prima che si giochino. Questa Roma-Napoli di diritto fa parte del gruppo, e pure in posizione privilegiata. Finisce col Napoli che esce dall’Olimpico con la coda tra le gambe, cornuto e mazziato. E senza scusanti. Perché questa sconfitta ha tanto il sapore della resa. Forse definitiva, speriamo non senza appello, anche se come si dice, quando gli indizi, i sospetti, sono più di uno, diventa una colpa. E allora diciamo che è apparsa come la resa innanzitutto di Rafa Benitez, per tutta la fase calda seduto in panchina, inerme, muto, svuotato. Che sapeva che quei minuti erano quelli in cui si configurava la SUA resa.

Una resa cominciata con la formazione scelta, con quel De Guzman (e non Hamsik) supporto centrale a Higuain; con Gabbiadini, in forma strepitosa, lasciato in panchina per far posto all’impresentabile Callejon di questi tempi, stessa cosa con ‘Puffo’ Jorginho in campo e Gargano fuori; con Higuain sostituito (da Zapatone) quando c’era da recuperare un gol, e ci fermiamo qui per amor di patria. Anzi del Napoli.

 

BUONI

 

Mertens 7 – Ci ha messo tutto quello che aveva. Innanzitutto il suo solito ingrediente base, il pepe di Cayenna.  Con quello sposta gli equilibri, fa saltare la difesa della Roma; ad ogni sua giocata i giallorossi se la fanno sotto, salta e risalta l’uomo, crea soprannumero, punta la porta, distribuisce gioco e serve palloni. Troppo solo, alla fine risulterà tutto inutile.

 

Gabbiadini 6,5 – Voto alto più per quello che poteva fare che per quel che ha fatto. E’ entrato al quarto d’ora della ripresa, subito dopo ha fatto un numero con una conclusione volante spettacolare che ha esaltato De Sanctis, poi ha sbagliato (anche lui può sbagliare…) una conclusione sparando in bocca al portiere giallorosso da buona posizione. Gli costa almeno un voto in pagella. Perché è rimasto fuori per far posto a Callejon? La domanda ci resta nel gozzo.

 

CATTIVI

 

Callejon 3 -  Davvero impresentabile, per di più come titolare. Si divora un’occasionissima in avvio scaricando all’indietro invece di tirare, sia pure se un po’ decentrato: segno chiaro d’insicurezza in sé.  La sua condizione di forma da tempo implora la panchina. Purtroppo per lui gioca.                                                                                                                                                    

 

Benitez 4 – Per quanto era stata bella la partita d’andata, tanto è stata brutta questa. Quella scelta all’inizio s’è rivelata una squadra sballata, e ci siamo già espressi ruolo per ruolo, decisione per decisione. Che abbia deciso di lasciare Napoli a fine anno ci sembra evidente; salta all’occhio quella sua resa finale, resa fisica e morale. Purtroppo per lui - e per il Napoli - ci sono ancora troppe partite da giocare… 

 

Jorginho 4 -  Un puffo, che quando sguaina la sua arma, uno spolverino da cipria, fa tremare (dal ridere) gli avversari. Non è stato preso certo per questo, il guaio però è che neanche in fase d’impostazione e ripartenza, la sua, insomma, si vede la qualità dei suoi piedi. Dov’è finito?

 

David Lopez 4 – Ci dà dentro là nel mezzo, però è decisiva la sua assenza in copertura sul gol di Pjanic. Era il solito, ennesimo, errore di posizione di tutto il reparto, la celebre, ineffabile Banda del Buco. Solo che stavolta le colpe sono cadute su di lui perché la non-chiusura è stata evidente e ha causato il gol decisivo. Si faccia rimborsare la figura di quel materiale organico lì da Benitez; anzi no, lascia stare David, che il “rimborso” non è profumatissimo. E poi il vostro pagelliere s’è pure stancato persino di riderci su…

 

Tifosi anti-Ciro 0 – Una immeritata posizione per loro persino fin troppo generosa. Striscioni, cori e insulti ad Antonella Leardi, mamma di Ciro Esposito, avrebbero meritato ben altra collocazione nei nostri Buoni & Cattivi. Altro che Cattivi… Nei bassifondi, meglio, nelle latrine, avremmo dovuto metterli. Si sono sentite e lette mille cose, ma alla vergogna, allo schifo, non c’è limite, e ne abbiamo avuto conferma con le scritte dell’Olimpico. Non è una questione di napoletanità o romanità, di colori o tifo. E’ questione di chi non conosce la vergogna, chi non conosce limite al peggio; stavamo chiudendo con un “Ciro, perdonali”… Invece no, non perdonarli, perché non solo sanno quel che fanno ma lo sanno bene, e ne vanno persino fieri, petto in fuori. Mamma Antonella ha commentato dicendo che non risponde a tono perché farebbe solo crescere la rabbia, alimenterebbe altro rancore e violenza. Lei forse è troppo grande per noi piccoli umani… ma che figli stiamo facendo, accidenti?

 

 

Paolo Prestisimone
 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com 

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BUONI & CATTIVI, Roma-Napoli: voto 3 a Callejon, 4 a Benitez, Jorginho e Lopez

di Napoli Magazine

06/04/2024 - 22:19

NAPOLI - Ci sono partite che hanno un sapore speciale, che ce l’hanno anche prima che si giochino. Questa Roma-Napoli di diritto fa parte del gruppo, e pure in posizione privilegiata. Finisce col Napoli che esce dall’Olimpico con la coda tra le gambe, cornuto e mazziato. E senza scusanti. Perché questa sconfitta ha tanto il sapore della resa. Forse definitiva, speriamo non senza appello, anche se come si dice, quando gli indizi, i sospetti, sono più di uno, diventa una colpa. E allora diciamo che è apparsa come la resa innanzitutto di Rafa Benitez, per tutta la fase calda seduto in panchina, inerme, muto, svuotato. Che sapeva che quei minuti erano quelli in cui si configurava la SUA resa.

Una resa cominciata con la formazione scelta, con quel De Guzman (e non Hamsik) supporto centrale a Higuain; con Gabbiadini, in forma strepitosa, lasciato in panchina per far posto all’impresentabile Callejon di questi tempi, stessa cosa con ‘Puffo’ Jorginho in campo e Gargano fuori; con Higuain sostituito (da Zapatone) quando c’era da recuperare un gol, e ci fermiamo qui per amor di patria. Anzi del Napoli.

 

BUONI

 

Mertens 7 – Ci ha messo tutto quello che aveva. Innanzitutto il suo solito ingrediente base, il pepe di Cayenna.  Con quello sposta gli equilibri, fa saltare la difesa della Roma; ad ogni sua giocata i giallorossi se la fanno sotto, salta e risalta l’uomo, crea soprannumero, punta la porta, distribuisce gioco e serve palloni. Troppo solo, alla fine risulterà tutto inutile.

 

Gabbiadini 6,5 – Voto alto più per quello che poteva fare che per quel che ha fatto. E’ entrato al quarto d’ora della ripresa, subito dopo ha fatto un numero con una conclusione volante spettacolare che ha esaltato De Sanctis, poi ha sbagliato (anche lui può sbagliare…) una conclusione sparando in bocca al portiere giallorosso da buona posizione. Gli costa almeno un voto in pagella. Perché è rimasto fuori per far posto a Callejon? La domanda ci resta nel gozzo.

 

CATTIVI

 

Callejon 3 -  Davvero impresentabile, per di più come titolare. Si divora un’occasionissima in avvio scaricando all’indietro invece di tirare, sia pure se un po’ decentrato: segno chiaro d’insicurezza in sé.  La sua condizione di forma da tempo implora la panchina. Purtroppo per lui gioca.                                                                                                                                                    

 

Benitez 4 – Per quanto era stata bella la partita d’andata, tanto è stata brutta questa. Quella scelta all’inizio s’è rivelata una squadra sballata, e ci siamo già espressi ruolo per ruolo, decisione per decisione. Che abbia deciso di lasciare Napoli a fine anno ci sembra evidente; salta all’occhio quella sua resa finale, resa fisica e morale. Purtroppo per lui - e per il Napoli - ci sono ancora troppe partite da giocare… 

 

Jorginho 4 -  Un puffo, che quando sguaina la sua arma, uno spolverino da cipria, fa tremare (dal ridere) gli avversari. Non è stato preso certo per questo, il guaio però è che neanche in fase d’impostazione e ripartenza, la sua, insomma, si vede la qualità dei suoi piedi. Dov’è finito?

 

David Lopez 4 – Ci dà dentro là nel mezzo, però è decisiva la sua assenza in copertura sul gol di Pjanic. Era il solito, ennesimo, errore di posizione di tutto il reparto, la celebre, ineffabile Banda del Buco. Solo che stavolta le colpe sono cadute su di lui perché la non-chiusura è stata evidente e ha causato il gol decisivo. Si faccia rimborsare la figura di quel materiale organico lì da Benitez; anzi no, lascia stare David, che il “rimborso” non è profumatissimo. E poi il vostro pagelliere s’è pure stancato persino di riderci su…

 

Tifosi anti-Ciro 0 – Una immeritata posizione per loro persino fin troppo generosa. Striscioni, cori e insulti ad Antonella Leardi, mamma di Ciro Esposito, avrebbero meritato ben altra collocazione nei nostri Buoni & Cattivi. Altro che Cattivi… Nei bassifondi, meglio, nelle latrine, avremmo dovuto metterli. Si sono sentite e lette mille cose, ma alla vergogna, allo schifo, non c’è limite, e ne abbiamo avuto conferma con le scritte dell’Olimpico. Non è una questione di napoletanità o romanità, di colori o tifo. E’ questione di chi non conosce la vergogna, chi non conosce limite al peggio; stavamo chiudendo con un “Ciro, perdonali”… Invece no, non perdonarli, perché non solo sanno quel che fanno ma lo sanno bene, e ne vanno persino fieri, petto in fuori. Mamma Antonella ha commentato dicendo che non risponde a tono perché farebbe solo crescere la rabbia, alimenterebbe altro rancore e violenza. Lei forse è troppo grande per noi piccoli umani… ma che figli stiamo facendo, accidenti?

 

 

Paolo Prestisimone
 

Napoli Magazine

 

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