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LA TESTA NEL PALLONE - Mimmo Liguoro: "Napoli, derby con la Roma, quando Vinicio al Musichiere..."
21.04.2016 16:39 di Redazione

NAPOLI - La vittoria sonante sul Bologna ha portato in primo piano due giocatori azzurri non compresi in pianta stabile tra i titolari ma dotati di ottime caratteristiche di gioco: per Gabbiadini e Mertens una forte occasione per tornare al proscenio, ammirati e applauditi dai tifosi del Napoli. La formazione base ha le sue viti di sostegno e per alcuni calciatori occorre aspettare ogni buona occasione per riportare in luce il proprio talento. C'è da augurare ai due ''talentuosi'' di dimostrare ancor più spesso la propria bravura. Intanto, son due risorse preziose, anche se non ''continue'', per la squadra partenopea, che ancora una volta ha mostrato la legittimità delle proprie aspirazioni finali. La sfida con la Roma per l'alta classifica è in pieno sviluppo e lo scontro diretto è ormai alle porte. Una motivazione che aggiunge interesse e luce a una delle partite ''classiche'' del campionato italiano. La sfida tra azzurri e giallorossi è di antica data, percorre tutta la nostra storia calcistica e per lungo tempo fu caratterizzata dalla cosiddetta ''invasione'' di tifosi partenopei nella Capitale, con i ''colorati'' ricambi di arguti ''sfottò'' con i supporters giallorossi. Anni fa, la partita seguì un sabato sera con la partecipazione alla trasmissione TV ''Il musichiere'' - condotta dal mitico Mario Riva - di Louis Vinicio, che tra un quiz e l'altro cantò ''statte vicino a me, pe' n'ata sera...'' Il giorno dopo per le vie di Roma sfilò la lunga carovana dei tifosi partenopei. Uno di loro reggeva un gran cartello con la scritta: ''Vinicio va al Musichiere - Panetti povero portiere'', con allusione al numero uno giallorosso. Meno sofistificato fu un altro tifoso che, al passaggio sotto un balcone con bandiera giallo-rossa, non seppe contenersi e gridò: '' trasete sta' mappina...'' Ma gli altri tifosi azzurri intorno a lui lo tirarono via e bonariamente lo redarguirono. Oggi il ''tifo'' reciproco ha assunto profili meno caratteristici e nello stadio romano si son purtroppo manifestati a volte atteggiamenti da condannare. Ma il fascino del ''derby'' resiste. In più, stavolta è in palio la partecipazione alla Champions. La vecchia sfida sa ancora luccicare e ha bisogno di comportamenti assolutamente privi di ogni forma di provocazione.

 

 

Mimmo Liguoro
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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di Napoli Magazine

21/04/2016 - 16:39

NAPOLI - La vittoria sonante sul Bologna ha portato in primo piano due giocatori azzurri non compresi in pianta stabile tra i titolari ma dotati di ottime caratteristiche di gioco: per Gabbiadini e Mertens una forte occasione per tornare al proscenio, ammirati e applauditi dai tifosi del Napoli. La formazione base ha le sue viti di sostegno e per alcuni calciatori occorre aspettare ogni buona occasione per riportare in luce il proprio talento. C'è da augurare ai due ''talentuosi'' di dimostrare ancor più spesso la propria bravura. Intanto, son due risorse preziose, anche se non ''continue'', per la squadra partenopea, che ancora una volta ha mostrato la legittimità delle proprie aspirazioni finali. La sfida con la Roma per l'alta classifica è in pieno sviluppo e lo scontro diretto è ormai alle porte. Una motivazione che aggiunge interesse e luce a una delle partite ''classiche'' del campionato italiano. La sfida tra azzurri e giallorossi è di antica data, percorre tutta la nostra storia calcistica e per lungo tempo fu caratterizzata dalla cosiddetta ''invasione'' di tifosi partenopei nella Capitale, con i ''colorati'' ricambi di arguti ''sfottò'' con i supporters giallorossi. Anni fa, la partita seguì un sabato sera con la partecipazione alla trasmissione TV ''Il musichiere'' - condotta dal mitico Mario Riva - di Louis Vinicio, che tra un quiz e l'altro cantò ''statte vicino a me, pe' n'ata sera...'' Il giorno dopo per le vie di Roma sfilò la lunga carovana dei tifosi partenopei. Uno di loro reggeva un gran cartello con la scritta: ''Vinicio va al Musichiere - Panetti povero portiere'', con allusione al numero uno giallorosso. Meno sofistificato fu un altro tifoso che, al passaggio sotto un balcone con bandiera giallo-rossa, non seppe contenersi e gridò: '' trasete sta' mappina...'' Ma gli altri tifosi azzurri intorno a lui lo tirarono via e bonariamente lo redarguirono. Oggi il ''tifo'' reciproco ha assunto profili meno caratteristici e nello stadio romano si son purtroppo manifestati a volte atteggiamenti da condannare. Ma il fascino del ''derby'' resiste. In più, stavolta è in palio la partecipazione alla Champions. La vecchia sfida sa ancora luccicare e ha bisogno di comportamenti assolutamente privi di ogni forma di provocazione.

 

 

Mimmo Liguoro
 
 
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