L'Angolo
FIGC - Il presidente Gravina: "Preoccupati per la partenza del campionato, protocollo insostenibile, riapertura degli stadi? Ci contiamo, se l'evoluzione epidemiologica lo permetterà"
05.08.2020 13:27 di Redazione

NAPOLI - Al termine del Consiglio Federale, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa: "Il calcio è molto preoccupato della situazione generale legate alla partenza, sapendo che già 5-6 squadre di A femminile sono in ritiro rispettando col massimo rigore il protocollo previsto per i professionisti, potete immaginare con quale sacrificio. Siamo preoccupati per l'idea che bisognerà agire su un sistema di protocolli che diventa assolutamente insostenibile, parzialmente per i professionisti e totalmente per i dilettanti. Siamo molto concentrati, attenti e impegnati per dare prospettive al mondo del calcio, senza interventi condivisi ma sempre rispettando le norme sanitarie, il calcio, anzi lo sport italiano, potrebbe subire lo smacco definitivo. Questo è il tema a cui siamo attenti: la data proposta dalla Lega di A è del 19 di settembre, ho preso delega per fare una riflessione generale perché voglio capire com'è articolato il campionato. Elezione federali: è arrivato il parere della Corte d'Appello ed è molto lineare, il rispetto della data statutaria del 15 marzo, a prescindere dalle proposte sentite, è quella che va rispettata. Nessuna delle componenti può votare prima del primo gennaio 2021, questo va detto. Deciderò io la data e la convocazione ufficiale, per il momento è fissata al 15 di marzo".

 

Riguardo la ripartenza, le criticità sono il protocollo e le date della Nazionale? "Noi dobbiamo incastrare il calendario, lavorare su un progetto che tenga conto del campionato, delle competizioni internazionali dei club, delle Nazionali, e questi sono momenti che dobbiamo conciliare, sapendo di avere una deadline che è collegata al rispetto delle date UEFA per consentire alla Nazionale di partecipare alla fase finale dell'Europeo".

 

C'è fiducia sulla riapertura degli stadi? "Abbiamo lavorato molto in questi giorni su quest'aspetto e sul protocollo base, noi siamo molto preoccupati ma allo stesso impegnati nel proporre soluzioni ai nostri organi di Governo, Spadafora, Speranza, direttamente o indirettamente tramite il Comitato tecnico-scientifico. Ci contiamo su questa riapertura, con gradualità, ma siamo convinti che se l'evoluzione epidemiologica lo permetterà, arriveremo anche alla riapertura degli stadi. Già dalla prima giornata? Mi sembra un po' ottimistica, dipende dalla prima giornata".

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FIGC - Il presidente Gravina: "Preoccupati per la partenza del campionato, protocollo insostenibile, riapertura degli stadi? Ci contiamo, se l'evoluzione epidemiologica lo permetterà"

di Napoli Magazine

05/08/2024 - 13:27

NAPOLI - Al termine del Consiglio Federale, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa: "Il calcio è molto preoccupato della situazione generale legate alla partenza, sapendo che già 5-6 squadre di A femminile sono in ritiro rispettando col massimo rigore il protocollo previsto per i professionisti, potete immaginare con quale sacrificio. Siamo preoccupati per l'idea che bisognerà agire su un sistema di protocolli che diventa assolutamente insostenibile, parzialmente per i professionisti e totalmente per i dilettanti. Siamo molto concentrati, attenti e impegnati per dare prospettive al mondo del calcio, senza interventi condivisi ma sempre rispettando le norme sanitarie, il calcio, anzi lo sport italiano, potrebbe subire lo smacco definitivo. Questo è il tema a cui siamo attenti: la data proposta dalla Lega di A è del 19 di settembre, ho preso delega per fare una riflessione generale perché voglio capire com'è articolato il campionato. Elezione federali: è arrivato il parere della Corte d'Appello ed è molto lineare, il rispetto della data statutaria del 15 marzo, a prescindere dalle proposte sentite, è quella che va rispettata. Nessuna delle componenti può votare prima del primo gennaio 2021, questo va detto. Deciderò io la data e la convocazione ufficiale, per il momento è fissata al 15 di marzo".

 

Riguardo la ripartenza, le criticità sono il protocollo e le date della Nazionale? "Noi dobbiamo incastrare il calendario, lavorare su un progetto che tenga conto del campionato, delle competizioni internazionali dei club, delle Nazionali, e questi sono momenti che dobbiamo conciliare, sapendo di avere una deadline che è collegata al rispetto delle date UEFA per consentire alla Nazionale di partecipare alla fase finale dell'Europeo".

 

C'è fiducia sulla riapertura degli stadi? "Abbiamo lavorato molto in questi giorni su quest'aspetto e sul protocollo base, noi siamo molto preoccupati ma allo stesso impegnati nel proporre soluzioni ai nostri organi di Governo, Spadafora, Speranza, direttamente o indirettamente tramite il Comitato tecnico-scientifico. Ci contiamo su questa riapertura, con gradualità, ma siamo convinti che se l'evoluzione epidemiologica lo permetterà, arriveremo anche alla riapertura degli stadi. Già dalla prima giornata? Mi sembra un po' ottimistica, dipende dalla prima giornata".