NAPOLI. Questa settimana di lavoro è finita: si torna a Castelvolturno lunedì. Carlo Ancelotti ha concesso tre giorni di riposo al Napoli. Senza tredici nazionali meglio far staccare la spina ai fortunati/sfortunati che non sono al lavoro con le loro nazionali. Poi sarà tempo di pensare a Milan-Napoli.
IN POCHI A CASTEL VOLTURNO. È andata via veloce questa settimana (seppur corta) in quel di Castelvolturno. Atmosfera tranquilla, e nel complesso con un clima di normalità. L’eco dell’ammutinamento dello scorso martedì e di tutto ciò che ne è conseguito resta, ma l’assenza di 13 calciatori impegnati con le loro nazionali ha contribuito a spezzare un po’ la tensione. Chi è con le proprie rappresentative si distrae sugli impegni di questi giorni, chi è rimasto a Castelvolturno ha visto allentare la tensione. Carlo Ancelotti è apparso normale, concentrato, e pronto ad accogliere il resto della sua rosa, che sarà al completo solo giovedì prossimo.
LA RICHIESTA A DE LAURENTIIS. I calciatori del Napoli sanno che il presidente Aurelio De Laurentiis è a Los Angeles. Dopo la ribellione nel dopo-Salisburgo non lo hanno più visto. Il presidente rientrerà probabilmente il giorno prima di Milan-Napoli, e dopo la partita, lunedì 25 per la precisione, ai calciatori arriverà la contestazione per l’ammutinamento. Al di là di quelle che saranno le legittime difese degli atleti, i giocatori hanno convenuto che la cosa migliore è avere un chiarimento col presidente, finalizzato a parlare poi ai tifosi e chiedere scusa per quanto accaduto. Da capire se la strategia dei giocatori (che ne avrebbero parlato anche con Ancelotti) servirà semplicemente a chiedere scusa ai tifosi e alla società, oppure sarà finalizzata a trovare delle giustificazioni a quanto accaduto. Difficile, però, soprattutto se l’autorizzazione a parlare con i tifosi arriverà da De Laurentiis, ancora inviperito da quanto è accaduto.
CALCIATORI DISPIACIUTI. Di sicuro c’è che i giocatori sono dispiaciuti: in particolar modo per le voci che sono circolate in questi giorni. A partire dalle voci di “fuga” delle mogli di molti giocatori dopo gli episodi di criminalità ai danni di Allan e Zielinski. Ma non solo: sono circolate anche voci della voglia di molti calciatori di andar via, con tanto di trattative per i rinnovi interrotte e una “fuga” collettiva per gennaio. Per non parlare poi di voci infondate su una vera e propria “epurazione”, che De Laurentiis farebbe a gennaio, ma che sulla quale non ci sono i presupposti.
IL SILENZIO STAMPA. È ormai chiaro che l’intenzione dei calciatori è quella di chiedere scusa, alla società e ai tifosi: e questo in maniera pubblica. Se le scuse al presidente potrebbero attutire i provvedimenti severi del presidente, la richiesta di perdono ai tifosi servirà a ricucire il rapporto con il pubblico, ancora stordito e deluso da quanto è accaduto. Ma senza l’ok del presidente non si potrà fare nulla. Il silenzio stampa impone bocche cucite a tutti, e anche sui social i giocatori non sono autorizzati a parlare della vicenda relativa all’ammutinamento. Un silenzio stampa che sicuramente non aiuta, ma c’è fiducia che con il ritorno di De Laurentiis in Italia possa arrivare l’ok a un incontro tra lui e i giocatori, e successivamente una comunicazione pubblica da parte dei tifosi nei confronti della società e dei tifosi. Carlo Ancelotti è in contatto continuo con Aurelio De Laurentiis, che da Los Angeles ha seguito questi giorni di ritiro. Il presidente ha dato all’allenatore mandato di ricomporre lo spogliatoio e ridare un gioco alla squadra, ma allo stesso tempo Ancelotti sta cercando di mediare con il presidente per ricomporre la situazione. Sia dal punto di vista pubblico che interno, per ritrovare l’armonia e soprattutto i risultati.
di Napoli Magazine
16/11/2019 - 11:09
NAPOLI. Questa settimana di lavoro è finita: si torna a Castelvolturno lunedì. Carlo Ancelotti ha concesso tre giorni di riposo al Napoli. Senza tredici nazionali meglio far staccare la spina ai fortunati/sfortunati che non sono al lavoro con le loro nazionali. Poi sarà tempo di pensare a Milan-Napoli.
IN POCHI A CASTEL VOLTURNO. È andata via veloce questa settimana (seppur corta) in quel di Castelvolturno. Atmosfera tranquilla, e nel complesso con un clima di normalità. L’eco dell’ammutinamento dello scorso martedì e di tutto ciò che ne è conseguito resta, ma l’assenza di 13 calciatori impegnati con le loro nazionali ha contribuito a spezzare un po’ la tensione. Chi è con le proprie rappresentative si distrae sugli impegni di questi giorni, chi è rimasto a Castelvolturno ha visto allentare la tensione. Carlo Ancelotti è apparso normale, concentrato, e pronto ad accogliere il resto della sua rosa, che sarà al completo solo giovedì prossimo.
LA RICHIESTA A DE LAURENTIIS. I calciatori del Napoli sanno che il presidente Aurelio De Laurentiis è a Los Angeles. Dopo la ribellione nel dopo-Salisburgo non lo hanno più visto. Il presidente rientrerà probabilmente il giorno prima di Milan-Napoli, e dopo la partita, lunedì 25 per la precisione, ai calciatori arriverà la contestazione per l’ammutinamento. Al di là di quelle che saranno le legittime difese degli atleti, i giocatori hanno convenuto che la cosa migliore è avere un chiarimento col presidente, finalizzato a parlare poi ai tifosi e chiedere scusa per quanto accaduto. Da capire se la strategia dei giocatori (che ne avrebbero parlato anche con Ancelotti) servirà semplicemente a chiedere scusa ai tifosi e alla società, oppure sarà finalizzata a trovare delle giustificazioni a quanto accaduto. Difficile, però, soprattutto se l’autorizzazione a parlare con i tifosi arriverà da De Laurentiis, ancora inviperito da quanto è accaduto.
CALCIATORI DISPIACIUTI. Di sicuro c’è che i giocatori sono dispiaciuti: in particolar modo per le voci che sono circolate in questi giorni. A partire dalle voci di “fuga” delle mogli di molti giocatori dopo gli episodi di criminalità ai danni di Allan e Zielinski. Ma non solo: sono circolate anche voci della voglia di molti calciatori di andar via, con tanto di trattative per i rinnovi interrotte e una “fuga” collettiva per gennaio. Per non parlare poi di voci infondate su una vera e propria “epurazione”, che De Laurentiis farebbe a gennaio, ma che sulla quale non ci sono i presupposti.
IL SILENZIO STAMPA. È ormai chiaro che l’intenzione dei calciatori è quella di chiedere scusa, alla società e ai tifosi: e questo in maniera pubblica. Se le scuse al presidente potrebbero attutire i provvedimenti severi del presidente, la richiesta di perdono ai tifosi servirà a ricucire il rapporto con il pubblico, ancora stordito e deluso da quanto è accaduto. Ma senza l’ok del presidente non si potrà fare nulla. Il silenzio stampa impone bocche cucite a tutti, e anche sui social i giocatori non sono autorizzati a parlare della vicenda relativa all’ammutinamento. Un silenzio stampa che sicuramente non aiuta, ma c’è fiducia che con il ritorno di De Laurentiis in Italia possa arrivare l’ok a un incontro tra lui e i giocatori, e successivamente una comunicazione pubblica da parte dei tifosi nei confronti della società e dei tifosi. Carlo Ancelotti è in contatto continuo con Aurelio De Laurentiis, che da Los Angeles ha seguito questi giorni di ritiro. Il presidente ha dato all’allenatore mandato di ricomporre lo spogliatoio e ridare un gioco alla squadra, ma allo stesso tempo Ancelotti sta cercando di mediare con il presidente per ricomporre la situazione. Sia dal punto di vista pubblico che interno, per ritrovare l’armonia e soprattutto i risultati.