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IL FLASH - R. Petrazzuolo: "L'Italia di Mancini brilla sul tetto d'Europa"
13.07.2021 23:34 di Redazione

NAPOLI - Dopo l'ultimo decisivo rigore parato da Donnarumma a Wembley nella finale di Euro 2020 contro l'Inghilterra, un'intera Nazione è rimasta col fiato sospeso per una manciata di secondi, prima di realizzare che si', proprio così: l'Italia è Campione d'Europa! Un'esplosione di gioia collettiva, un'emozione fortissima, gli occhi spalancati e brillanti di felicità, e poi sorrisi e abbracci e festeggiamenti in un inno alla vita, che anche in momenti difficilissimi come quelli che tuttora stiamo affrontando, sgomita, lotta e strappa a morsi, vorace, la voglia di tornare alla normalità, alla spensieratezza, alla gioia pura, senza più paure né dolori e soprattutto insieme, in un abbraccio collettivo che tutto consola e illumina di luce nuova. La nazionale italiana è rinata sotto la guida di Mancini che ha puntato su tanti giovani talenti e si è affidato a giocatori di esperienza come Bonucci e Chiellini, in un mix perfetto che si è amalgamato sempre più esprimendo al massimo tutto il suo potenziale. Inoltre, il c.t. azzurro è stato affiancato in quest'avventura da uno staff tecnico cementato da una solida amicizia ed in cui tutti si sono sentiti parte del progetto. Emblematico l'abbraccio commosso di Mancini a Vialli dopo il trionfo finale. In questo Europeo l'Italia se l'è giocata in ogni partita, divertendo e divertendosi, soffrendo quando necessario, prendendo le misure all'avversario per poi resistere e colpire al momento giusto e decisivo. È l'Italia delle "manone" di Donnarumma a spazzar via lontano i palloni dalla porta proteggendo la rete, è l'Italia del tiro a giro di Insigne, marchio di fabbrica del talento partenopeo, numero 10 fondamentale per Mancini, è l'Italia di Spinazzola, eccezionale con la sua rapidità sulla fascia, sfortunato per il brutto infortunio al tendine d'Achille, ma che ha vissuto fino in fondo la cavalcata finale degli Azzurri, al seguito del gruppo, aiutandosi con le stampelle e senza mai perdere il sorriso. È l'Italia di Di Lorenzo, terzino dalla straordinaria ascesa in pochi anni grazie alla sua professionalità e alla sua dedizione al lavoro. E' l'Italia di Jorginho, leader del centrocampo. È l'Italia di un gruppo unito, senza titolari e riserve, tutti preziosi, tutti decisivi, anche subentrando dalla panchina. Tutti amici, pronti ad aiutarsi in campo, a venire incontro al compagno, a sacrificarsi per il bene comune. Questa Italia ha saputo emozionare una Nazione intera ed i tifosi italiani nel mondo, ha regalato gioia, ha dimostrato che con lavoro, sacrificio e dedizione ci si può rialzare, scrollarsi di dosso le ceneri del fallimento, costruendo un domani migliore, fino alla realizzazione dei propri sogni, brillando in alto, lassù, sul tetto d'Europa. È un segno di resilienza, di speranza, di rinascita. È la dimostrazione di quanto il calcio, nella sua genuina essenza di sport, possa ancora appassionare ed emozionare interi popoli, senza averne mai abbastanza. Grazie, Azzurri, per avercelo ricordato in queste "Notti Magiche".

 

 

Rosa Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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IL FLASH - R. Petrazzuolo: "L'Italia di Mancini brilla sul tetto d'Europa"

di Napoli Magazine

13/07/2024 - 23:34

NAPOLI - Dopo l'ultimo decisivo rigore parato da Donnarumma a Wembley nella finale di Euro 2020 contro l'Inghilterra, un'intera Nazione è rimasta col fiato sospeso per una manciata di secondi, prima di realizzare che si', proprio così: l'Italia è Campione d'Europa! Un'esplosione di gioia collettiva, un'emozione fortissima, gli occhi spalancati e brillanti di felicità, e poi sorrisi e abbracci e festeggiamenti in un inno alla vita, che anche in momenti difficilissimi come quelli che tuttora stiamo affrontando, sgomita, lotta e strappa a morsi, vorace, la voglia di tornare alla normalità, alla spensieratezza, alla gioia pura, senza più paure né dolori e soprattutto insieme, in un abbraccio collettivo che tutto consola e illumina di luce nuova. La nazionale italiana è rinata sotto la guida di Mancini che ha puntato su tanti giovani talenti e si è affidato a giocatori di esperienza come Bonucci e Chiellini, in un mix perfetto che si è amalgamato sempre più esprimendo al massimo tutto il suo potenziale. Inoltre, il c.t. azzurro è stato affiancato in quest'avventura da uno staff tecnico cementato da una solida amicizia ed in cui tutti si sono sentiti parte del progetto. Emblematico l'abbraccio commosso di Mancini a Vialli dopo il trionfo finale. In questo Europeo l'Italia se l'è giocata in ogni partita, divertendo e divertendosi, soffrendo quando necessario, prendendo le misure all'avversario per poi resistere e colpire al momento giusto e decisivo. È l'Italia delle "manone" di Donnarumma a spazzar via lontano i palloni dalla porta proteggendo la rete, è l'Italia del tiro a giro di Insigne, marchio di fabbrica del talento partenopeo, numero 10 fondamentale per Mancini, è l'Italia di Spinazzola, eccezionale con la sua rapidità sulla fascia, sfortunato per il brutto infortunio al tendine d'Achille, ma che ha vissuto fino in fondo la cavalcata finale degli Azzurri, al seguito del gruppo, aiutandosi con le stampelle e senza mai perdere il sorriso. È l'Italia di Di Lorenzo, terzino dalla straordinaria ascesa in pochi anni grazie alla sua professionalità e alla sua dedizione al lavoro. E' l'Italia di Jorginho, leader del centrocampo. È l'Italia di un gruppo unito, senza titolari e riserve, tutti preziosi, tutti decisivi, anche subentrando dalla panchina. Tutti amici, pronti ad aiutarsi in campo, a venire incontro al compagno, a sacrificarsi per il bene comune. Questa Italia ha saputo emozionare una Nazione intera ed i tifosi italiani nel mondo, ha regalato gioia, ha dimostrato che con lavoro, sacrificio e dedizione ci si può rialzare, scrollarsi di dosso le ceneri del fallimento, costruendo un domani migliore, fino alla realizzazione dei propri sogni, brillando in alto, lassù, sul tetto d'Europa. È un segno di resilienza, di speranza, di rinascita. È la dimostrazione di quanto il calcio, nella sua genuina essenza di sport, possa ancora appassionare ed emozionare interi popoli, senza averne mai abbastanza. Grazie, Azzurri, per avercelo ricordato in queste "Notti Magiche".

 

 

Rosa Petrazzuolo

 

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