CASTEL DI SANGRO - Mathias Olivera, neo difensore del Napoli, è stato presentato al Teatro Tosti di Castel di Sangro. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Il Napoli è un club con grande tradizione, per questo l'ho scelto. Bogliacino e Gargano? Sono due uruguaiani che hanno indossato la maglia del Napoli, spero di fare anche io bene. Spalletti mi sta dando fiducia. E' stato bello il mio arrivo qui, sono pronto per fare bene. I miei nuovi compagni mi hanno accolto a braccia aperte. Ho incontrato Cavani in Nazionale, mi ha detto che era la scelta giusta. Il 17? So bene che e' speciale per i tifosi e la città, farò di tutto per onorare questo numero. Seguo molto il calcio, ho visto le ultime partite. Ho tanta voglia di imparare. Mario Rui? Parla spagnolo, e' un punto di riferimento per la squadra, ci teniamo a fare bene. Sono stato infortunato, ma ora sto recuperando e ci tengo a tornare presto al massimo delle mie. Mi hanno accolto tutti molto bene, ora penso a giocare e a ricambiare l'affetto dei tifosi. Mi vedo molto bene nel ruolo di terzino, il mio ruolo e' principalmente difensivo, ma sono pronto anche a spingere sulla fascia se ci sarà spazio. Il livello degli schemi e' alto. Voglio inserirmi bene passo dopo passo. L'anno scorso il Napoli ha lottato per lo scudetto, dobbiamo lottare partita dopo partita cercando di ottenere il massimo. Non vedo l'ora di dimostrare il mio valore. Contatti in passato col Napoli? La conferma ufficiale e' arrivata quest'anno dopo tante voci. Al Getafe ho giocato con la difesa a 4, anche a 5 con la nazionale uruguaiana. Non vedo l'ora di giocare la Champions e il Mondiale. Prometto il massimo impegno. Sono entrambe opportunità importanti. Mi farò trovare pronto. A chi mi ispiro? Ricordo Martin Caceres. Theo Hernandez è un calciatore piu' offensivo. Il mio primo obiettivo è arrivare pronto all'inizio della prossima stagione. Spero di ritagliarmi uno spazio in Nazionale. Mi entuasiasma molto indossare la maglia del Napoli. Ho grande ambizione e voglia di vincere, sono un generoso".

Antonio Petrazzuolo

Napoli Magazine

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