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FOTO SHOW - Ambiente, i cittadini napoletani hanno ripulito il Giardino degli Aranci dell’Archivio di Stato
08.02.2020 15:36 di Redazione

NAPOLI – Questa mattina un gruppo di cittadini ha svolto un’azione di cura del Giardino degli Aranci, uno dei luoghi simbolo dell’Archivio di Stato di Napoli. I volontari dell’Associazione Premio GreenCare Aps, che ha ideato e coordinato l’iniziativa, con I Pollici Verdi di Scampia e Retake Napoli, hanno ripulito il giardino, rendendolo nuovamente fruibile. Fondamentale è stato il contributo degli agronomi di Euphorbia, che si sono presi cura degli alberi, in prevalenza agrumi – aranci, mandarini e limoni – ma anche di un lauro, un nespolo ed un fico. Si è trattato della prima iniziativa prevista dalla partnership tra Archivio di Stato di Napoli e Premio GreenCare, che si sono posti l’obiettivo di recuperare le aree verdi del complesso monumentale e ristabilire il dialogo tra questo “verde perduto”, il complesso monumentale e la città. Il progetto prevede poi il recupero di altri quattro chiostri. “Abbiamo “affrontato” il verde di un giardino storico spettacolare - ha spiegato Benedetta de Falco, presidente di Premio GreenCare -. Si tratta del quarto appuntamento di azione di cura partecipata del verde messo in campo dalla nostra Associazione: dopo la Villa Comunale, il Parco Virgiliano e piazzale Tecchio. Fare rete al servizio delle aree verdi della nostra città è l’espressione massima del senso civico”. La direttrice dell’Archivio di Stato, Candida Carrino, ha affermato: “Il Giardino degli Aranci è fruibile a studiosi e dipendenti: averlo a disposizione così bello e pulito renderà la pausa dallo studio ancor più confortevole. È una soltanto una delle zone verdi dell’Archivio di Stato: con GreenCare abbiamo attivato anche un percorso di recupero che passa attraverso lo studio di antichi documenti di varietà botaniche che erano nei nostri chiostri, in modo da rimetterle a dimora per ricreare un luogo leggendario”. Presente un folto gruppo di giovani di Retake, accompagnati da Elisa Novi Chavarria che ha spiegato: “Da studiosa e fruitrice dei servizi dell’Archivio di Stato, oggi sono impegnata nell’attività di volontariato della nostra associazione in favore di un luogo a me caro e prezioso. Siamo felici di poter fare qualcosa per la nostra città anche qui”.

 

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FOTO SHOW - Ambiente, i cittadini napoletani hanno ripulito il Giardino degli Aranci dell’Archivio di Stato

di Napoli Magazine

08/02/2024 - 15:36

NAPOLI – Questa mattina un gruppo di cittadini ha svolto un’azione di cura del Giardino degli Aranci, uno dei luoghi simbolo dell’Archivio di Stato di Napoli. I volontari dell’Associazione Premio GreenCare Aps, che ha ideato e coordinato l’iniziativa, con I Pollici Verdi di Scampia e Retake Napoli, hanno ripulito il giardino, rendendolo nuovamente fruibile. Fondamentale è stato il contributo degli agronomi di Euphorbia, che si sono presi cura degli alberi, in prevalenza agrumi – aranci, mandarini e limoni – ma anche di un lauro, un nespolo ed un fico. Si è trattato della prima iniziativa prevista dalla partnership tra Archivio di Stato di Napoli e Premio GreenCare, che si sono posti l’obiettivo di recuperare le aree verdi del complesso monumentale e ristabilire il dialogo tra questo “verde perduto”, il complesso monumentale e la città. Il progetto prevede poi il recupero di altri quattro chiostri. “Abbiamo “affrontato” il verde di un giardino storico spettacolare - ha spiegato Benedetta de Falco, presidente di Premio GreenCare -. Si tratta del quarto appuntamento di azione di cura partecipata del verde messo in campo dalla nostra Associazione: dopo la Villa Comunale, il Parco Virgiliano e piazzale Tecchio. Fare rete al servizio delle aree verdi della nostra città è l’espressione massima del senso civico”. La direttrice dell’Archivio di Stato, Candida Carrino, ha affermato: “Il Giardino degli Aranci è fruibile a studiosi e dipendenti: averlo a disposizione così bello e pulito renderà la pausa dallo studio ancor più confortevole. È una soltanto una delle zone verdi dell’Archivio di Stato: con GreenCare abbiamo attivato anche un percorso di recupero che passa attraverso lo studio di antichi documenti di varietà botaniche che erano nei nostri chiostri, in modo da rimetterle a dimora per ricreare un luogo leggendario”. Presente un folto gruppo di giovani di Retake, accompagnati da Elisa Novi Chavarria che ha spiegato: “Da studiosa e fruitrice dei servizi dell’Archivio di Stato, oggi sono impegnata nell’attività di volontariato della nostra associazione in favore di un luogo a me caro e prezioso. Siamo felici di poter fare qualcosa per la nostra città anche qui”.