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GIOCHI IN CAMPANIA - Approvata la Legge Regionale: distanziometro fissato a 250 metri, salve le attività già esistenti
10.02.2020 20:35 di Redazione

ROMA - Era rimasta, con la Sicilia, una delle due regioni ancora prive di una normativa regionale sui giochi. Da oggi, la Campania colma la lacuna, con l'approvazione in Consiglio regionale del testo unificato recante "Disposizioni per la prevenzione e la cura del disturbo da gioco d'azzardo e per la tutela sanitaria, sociale ed economica delle persone affette e dei loro familiari". La legge, come riporta Agipronews, individua in modo analitico le competenze della Regione che disciplina e monitora le attività delle sale da gioco e degli spazi per il gioco attraverso la regolamentazione degli orari di esercizio e delle distanze da luoghi sensibili. Distanziometro a 250 metri - Viene vietata la nuova apertura di attività di gioco (sale dedicate, corner, esercizi pubblici che installano apparecchi) ad una distanza dai luoghi sensibili inferiore a 250 metri e viene previsto che, per le attività già esistenti, le disposizioni regolanti le distanze non siano applicabili, a condizione che detti esercizi siano dotati o si dotino (entro 240 giorni dall'entrata in vigore della legge) di una serie di requisiti e presidi volti a prevenire e contrastare il fenomeno del disturbo da gioco d'azzardo, come ad esempio l'accesso selettivo all'offerta di gioco, la videosorveglianza, la partecipazione dei titolari dell'attività ai corsi di formazione previsti dalla legge. Nuove aperture - Il testo specifica che «non costituisce nuova apertura il semplice trasferimento di titolarità delle attività, così come non costituiscono nuova installazione la sostituzione degli apparecchi in corso di validità del contratto, oppure il rinnovo o stipula di contratto con differente gestore o concessionario, a condizione che il numero di apparecchi installati presso il locale rimanga invariato. I luoghi sensibili - Questo l'elenco dei luoghi sensibili: istituti scolastici (comprese scuole dell'infanzia e nidi), strutture sanitarie e ospedaliere, strutture residenziali operanti in ambito sanitario, scolastico o socio-assistenziale; luoghi di culto. Gli orari - Per quanto riguarda gli orari di esercizio delle slot, viene introdotta una disciplina differenziata: gli esercizi pubblici (bar, tabacchi, ecc.) dovranno osservare una sospensione di complessive 12 ore giornaliere, di cui 10 consecutive nella fascia notturna e di ingresso scolasti (23-9), e le restanti 2 nella fascia diurna di uscita dalle scuole, dalle 12,30 alle 14,30. Per le sale la sospensione è di 8 ore giornaliere complessive e consecutive, dalle 2 alle 10. I numeri - La spesa totale annua nel settore dei giochi, al netto di quanto ritorna ai giocatori sotto forma di vincite, ammonta in Campania a 1,81 miliardi, secondo i dati dei Monopoli relativi al 2018. A fare da traino sono gli incassi di Slot e Vlt, con 891 milioni, assieme alle scommesse sportive (195 milioni). A 179 milioni la spesa per Lotterie e Gratta e Vinci, a 330 quella sul Lotto. Seguono SuperEnalotto (75 milioni), Bingo (70 milioni), scommesse virtuali (63 milioni) e Ippica (14 milioni). Sempre durante il 2018, l'Agenzia Dogane e Monopoli ha effettuato 4.324 controlli negli esercizi sul territorio campano, riscontrando 340 violazioni tra penale e amministrativo e irrogando sanzioni per 14,4 milioni.

MF/Agipro

 

PREVISTI L'OSSERVATORIO SUL GIOCO PATOLOGICO E CORSI DI FORMAZIONE PER GLI ESERCENTI

 

ROMA – Nella legge campana sui giochi approvata oggi dal Consiglio regionale è contemplata anche una complessa disciplina sul versante della cura, della prevenzione e della formazione. È istituito l’Osservatorio Regionale sul Disturbo da Gioco d’Azzardo, con a capo un delegato espresso dal Presidente della Commissione consiliare Sanità. Tra i componenti, riporta Agipronews, uno per ogni azienda sanitaria locale, mentre tre saranno rappresentanti  dei concessionari e degli operatori del gioco pubblico. L’Osservatorio, tra le funzioni, monitora l’efficacia delle politiche di prevenzione, formula proposte e pareri alla Giunta e al Consiglio regionale, trasmette alla Giunta regionale e alle Commissioni una relazione annuale sull’attività svolta. Il contrasto e la cura del DGA (disturbo da gioco d’azzardo), si svolgono attraverso un Piano di Azione regionale, di durata biennale, che deve essere approvato dalla Giunta regionale. Per i gestori di attività di gioco sono previsti corsi di formazione finalizzati alla prevenzione e alla riduzione del DGA, attraverso il riconoscimento delle situazioni di rischio; all’attivazione della rete di sostegno alla conoscenza generale della normativa vigente in materia di gioco lecito, con particolare riguardo alla disciplina sanzionatoria.

MF/Agipro

 

LEGGE GIOCHI IN CAMPANIA, BIANCHELLA (ASTRO): “PROVVEDIMENTO RAGIONEVOLE, MA GLI ORARI NON RISPETTANO L'ACCORDO STATO-REGIONI”

 

ROMA - «Valutiamo positivamente i criteri di ragionevolezza contenuti nel Testo unico sul gioco appena approvato dal Consiglio Regionale della Campania, soprattutto nella parte riguardante la non retroattività dei divieti di apertura in prossimità di luoghi sensibili -quali chiese, scuole e ospedali- come dovrebbe avvenire in uno Stato di diritto. Sono salvi, dunque, gli esercizi già esistenti sul territorio, a differenza di ciò che sta accadendo in altre regioni italiane come Piemonte ed Emilia Romagna dove stanno chiudendo numerose aziende e dove migliaia di lavoratori stanno andando a casa». Così Claudio Bianchella, responsabile del territorio di Astro, associazione dei gestori di gioco lecito, commenta l'approvazione della normativa campana sul gioco patologico.

 

L'associazione ritiene però migliorabili le limitazioni orarie: per gli esercizi pubblici, la norma prevede uno stop al gioco per 12 ore giornaliere complessive (di cui 10 ore consecutive nella fascia notturna e di ingresso scolastico, dalle 23 alle 9, e 2 ore nella fascia diurna di uscita dalle scuole, dalle 12.30 alle 14.30), mentre per le sale specializzate le ore di pausa sono 8, dalle 2 alle 10 di mattina. «Una decisione che non rispetta l'intesa raggiunta tra Stato ed Enti Locali – dice Bianchella - e supera l'interruzione massima di 6 ore giornaliere. Come ricordiamo sempre, ogni forma di proibizionismo del gioco legale, sui territori, non fa che lasciare spazio e terreno fertile all'illegalità».

 

VOTATA IN COMMISSIONE, BOCCIATA IN AULA: IL RIBALTONE DEL M5S NON CAMBIA LA LEGGE CAMPANA SUI GIOCHI

 

ROMA - Un provvedimento frutto di uno sforzo e di un consenso unanime, secondo la maggioranza. Sì, l’abbiamo votato in commissione, ma senza alcune modifiche la legge nasce già inadeguata, ha ribattuto la minoranza pentastellata. Il dibattito relativo al Testo unificato campano sui giochi, approvato oggi in Consiglio regionale, ha avuto come leit motiv questo botta e risposta. La redazione definitiva del provvedimento, uscita dalle commissioni con il consenso di tutte le forze politiche, è stata in effetti sconfessata dal capogruppo del Movimento Cinque Stelle Valeria Ciarambino, che in aula ha presentato diversi emendamenti, tesi a modificare parti strategiche della legge. Nel mirino, riferisce Agipronews, soprattutto i punti di gioco già sul territorio: «Il testo che arriva in aula – ha detto la Ciarambino - purtroppo salva queste attività dal distanziometro, in un quadro urbano già saturo. È una scelta conservativa che mina dalle fondamenta ogni autentico tentativo di riforma». La soluzione proposta in uno specifico emendamento era una disciplina transitoria, secondo la quale le attività sotto distanza avrebbero avuto tre anni di tempo per trasferirsi. Altri due emendamenti chiedevano di portare il distanziometro da 250 a 500 metri e di comprendere nei luoghi sensibili anche strutture ricreative, sportive e circoli per anziani. Tutte le modifiche, a parte una di ordine puramente tecnico, sono state bocciate, il che ha indotto il M5S a ritirare la firma dalla legge e ad astenersi in fase di votazione. «Questo è un testo ipocrita, perché considera il tema della ludopatia solo in chiave futura, mentre si tratta di un problema attuale», ha detto la Ciarambino nella dichiarazione di voto. Le ha risposto dalla maggioranza Maria Antonietta Ciaramella (Pd): «La decisione del Movimento Cinque Stelle non può che dispiacermi, dopo tutto il lavoro fatto fianco a fianco nelle commissioni. In questa legge c’è una grande attenzione sulla presa in carico del paziente, sulla cura, sul mutuo aiuto e la necessità di coinvolgere le famiglie sul tema dell’azzardo patologico».

MF/Agipro

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GIOCHI IN CAMPANIA - Approvata la Legge Regionale: distanziometro fissato a 250 metri, salve le attività già esistenti

di Napoli Magazine

10/02/2024 - 20:35

ROMA - Era rimasta, con la Sicilia, una delle due regioni ancora prive di una normativa regionale sui giochi. Da oggi, la Campania colma la lacuna, con l'approvazione in Consiglio regionale del testo unificato recante "Disposizioni per la prevenzione e la cura del disturbo da gioco d'azzardo e per la tutela sanitaria, sociale ed economica delle persone affette e dei loro familiari". La legge, come riporta Agipronews, individua in modo analitico le competenze della Regione che disciplina e monitora le attività delle sale da gioco e degli spazi per il gioco attraverso la regolamentazione degli orari di esercizio e delle distanze da luoghi sensibili. Distanziometro a 250 metri - Viene vietata la nuova apertura di attività di gioco (sale dedicate, corner, esercizi pubblici che installano apparecchi) ad una distanza dai luoghi sensibili inferiore a 250 metri e viene previsto che, per le attività già esistenti, le disposizioni regolanti le distanze non siano applicabili, a condizione che detti esercizi siano dotati o si dotino (entro 240 giorni dall'entrata in vigore della legge) di una serie di requisiti e presidi volti a prevenire e contrastare il fenomeno del disturbo da gioco d'azzardo, come ad esempio l'accesso selettivo all'offerta di gioco, la videosorveglianza, la partecipazione dei titolari dell'attività ai corsi di formazione previsti dalla legge. Nuove aperture - Il testo specifica che «non costituisce nuova apertura il semplice trasferimento di titolarità delle attività, così come non costituiscono nuova installazione la sostituzione degli apparecchi in corso di validità del contratto, oppure il rinnovo o stipula di contratto con differente gestore o concessionario, a condizione che il numero di apparecchi installati presso il locale rimanga invariato. I luoghi sensibili - Questo l'elenco dei luoghi sensibili: istituti scolastici (comprese scuole dell'infanzia e nidi), strutture sanitarie e ospedaliere, strutture residenziali operanti in ambito sanitario, scolastico o socio-assistenziale; luoghi di culto. Gli orari - Per quanto riguarda gli orari di esercizio delle slot, viene introdotta una disciplina differenziata: gli esercizi pubblici (bar, tabacchi, ecc.) dovranno osservare una sospensione di complessive 12 ore giornaliere, di cui 10 consecutive nella fascia notturna e di ingresso scolasti (23-9), e le restanti 2 nella fascia diurna di uscita dalle scuole, dalle 12,30 alle 14,30. Per le sale la sospensione è di 8 ore giornaliere complessive e consecutive, dalle 2 alle 10. I numeri - La spesa totale annua nel settore dei giochi, al netto di quanto ritorna ai giocatori sotto forma di vincite, ammonta in Campania a 1,81 miliardi, secondo i dati dei Monopoli relativi al 2018. A fare da traino sono gli incassi di Slot e Vlt, con 891 milioni, assieme alle scommesse sportive (195 milioni). A 179 milioni la spesa per Lotterie e Gratta e Vinci, a 330 quella sul Lotto. Seguono SuperEnalotto (75 milioni), Bingo (70 milioni), scommesse virtuali (63 milioni) e Ippica (14 milioni). Sempre durante il 2018, l'Agenzia Dogane e Monopoli ha effettuato 4.324 controlli negli esercizi sul territorio campano, riscontrando 340 violazioni tra penale e amministrativo e irrogando sanzioni per 14,4 milioni.

MF/Agipro

 

PREVISTI L'OSSERVATORIO SUL GIOCO PATOLOGICO E CORSI DI FORMAZIONE PER GLI ESERCENTI

 

ROMA – Nella legge campana sui giochi approvata oggi dal Consiglio regionale è contemplata anche una complessa disciplina sul versante della cura, della prevenzione e della formazione. È istituito l’Osservatorio Regionale sul Disturbo da Gioco d’Azzardo, con a capo un delegato espresso dal Presidente della Commissione consiliare Sanità. Tra i componenti, riporta Agipronews, uno per ogni azienda sanitaria locale, mentre tre saranno rappresentanti  dei concessionari e degli operatori del gioco pubblico. L’Osservatorio, tra le funzioni, monitora l’efficacia delle politiche di prevenzione, formula proposte e pareri alla Giunta e al Consiglio regionale, trasmette alla Giunta regionale e alle Commissioni una relazione annuale sull’attività svolta. Il contrasto e la cura del DGA (disturbo da gioco d’azzardo), si svolgono attraverso un Piano di Azione regionale, di durata biennale, che deve essere approvato dalla Giunta regionale. Per i gestori di attività di gioco sono previsti corsi di formazione finalizzati alla prevenzione e alla riduzione del DGA, attraverso il riconoscimento delle situazioni di rischio; all’attivazione della rete di sostegno alla conoscenza generale della normativa vigente in materia di gioco lecito, con particolare riguardo alla disciplina sanzionatoria.

MF/Agipro

 

LEGGE GIOCHI IN CAMPANIA, BIANCHELLA (ASTRO): “PROVVEDIMENTO RAGIONEVOLE, MA GLI ORARI NON RISPETTANO L'ACCORDO STATO-REGIONI”

 

ROMA - «Valutiamo positivamente i criteri di ragionevolezza contenuti nel Testo unico sul gioco appena approvato dal Consiglio Regionale della Campania, soprattutto nella parte riguardante la non retroattività dei divieti di apertura in prossimità di luoghi sensibili -quali chiese, scuole e ospedali- come dovrebbe avvenire in uno Stato di diritto. Sono salvi, dunque, gli esercizi già esistenti sul territorio, a differenza di ciò che sta accadendo in altre regioni italiane come Piemonte ed Emilia Romagna dove stanno chiudendo numerose aziende e dove migliaia di lavoratori stanno andando a casa». Così Claudio Bianchella, responsabile del territorio di Astro, associazione dei gestori di gioco lecito, commenta l'approvazione della normativa campana sul gioco patologico.

 

L'associazione ritiene però migliorabili le limitazioni orarie: per gli esercizi pubblici, la norma prevede uno stop al gioco per 12 ore giornaliere complessive (di cui 10 ore consecutive nella fascia notturna e di ingresso scolastico, dalle 23 alle 9, e 2 ore nella fascia diurna di uscita dalle scuole, dalle 12.30 alle 14.30), mentre per le sale specializzate le ore di pausa sono 8, dalle 2 alle 10 di mattina. «Una decisione che non rispetta l'intesa raggiunta tra Stato ed Enti Locali – dice Bianchella - e supera l'interruzione massima di 6 ore giornaliere. Come ricordiamo sempre, ogni forma di proibizionismo del gioco legale, sui territori, non fa che lasciare spazio e terreno fertile all'illegalità».

 

VOTATA IN COMMISSIONE, BOCCIATA IN AULA: IL RIBALTONE DEL M5S NON CAMBIA LA LEGGE CAMPANA SUI GIOCHI

 

ROMA - Un provvedimento frutto di uno sforzo e di un consenso unanime, secondo la maggioranza. Sì, l’abbiamo votato in commissione, ma senza alcune modifiche la legge nasce già inadeguata, ha ribattuto la minoranza pentastellata. Il dibattito relativo al Testo unificato campano sui giochi, approvato oggi in Consiglio regionale, ha avuto come leit motiv questo botta e risposta. La redazione definitiva del provvedimento, uscita dalle commissioni con il consenso di tutte le forze politiche, è stata in effetti sconfessata dal capogruppo del Movimento Cinque Stelle Valeria Ciarambino, che in aula ha presentato diversi emendamenti, tesi a modificare parti strategiche della legge. Nel mirino, riferisce Agipronews, soprattutto i punti di gioco già sul territorio: «Il testo che arriva in aula – ha detto la Ciarambino - purtroppo salva queste attività dal distanziometro, in un quadro urbano già saturo. È una scelta conservativa che mina dalle fondamenta ogni autentico tentativo di riforma». La soluzione proposta in uno specifico emendamento era una disciplina transitoria, secondo la quale le attività sotto distanza avrebbero avuto tre anni di tempo per trasferirsi. Altri due emendamenti chiedevano di portare il distanziometro da 250 a 500 metri e di comprendere nei luoghi sensibili anche strutture ricreative, sportive e circoli per anziani. Tutte le modifiche, a parte una di ordine puramente tecnico, sono state bocciate, il che ha indotto il M5S a ritirare la firma dalla legge e ad astenersi in fase di votazione. «Questo è un testo ipocrita, perché considera il tema della ludopatia solo in chiave futura, mentre si tratta di un problema attuale», ha detto la Ciarambino nella dichiarazione di voto. Le ha risposto dalla maggioranza Maria Antonietta Ciaramella (Pd): «La decisione del Movimento Cinque Stelle non può che dispiacermi, dopo tutto il lavoro fatto fianco a fianco nelle commissioni. In questa legge c’è una grande attenzione sulla presa in carico del paziente, sulla cura, sul mutuo aiuto e la necessità di coinvolgere le famiglie sul tema dell’azzardo patologico».

MF/Agipro