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NEWS - Roma, Tar Lazio blocca la chiusura di alcune sale Bingo: "Da revoca concessione rischio danni irreversibili"
26.11.2025 16:25 di Redazione
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Il Tar Lazio riapre temporaneamente alcune sale Bingo, chiuse in precedenza dalla Questura di Roma, in quanto vi è un concreto rischio di un danno irreversibile per la società ricorrente, derivante dall'avvio da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli del procedimento di revoca della concessione per l’esercizio del gioco del Bingo all’interno dei locali. Con questa motivazione, come riporta Agipronews, i giudici hanno accolto l'istanza cautelare presentata dalla titolare della società e hanno sospeso il provvedimento della Questura di Roma del 15 settembre 2025, con cui erano state respinte le richieste di rilascio di licenze in locali della periferia romana, a causa della presunta vicinanza dai cosiddetti "luoghi sensibili", come chiese, scuole, ospedali, ecc. Il Tar ha ritenuto necessario tutelare la ricorrente in attesa dell'udienza di merito, fissata per il 17 marzo 2026, poiché la questione richiede un approfondimento non risolvibile nella fase cautelare. Fino a quella data, le sale possono rimanere aperte e continuare le proprie attività.

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NEWS - Roma, Tar Lazio blocca la chiusura di alcune sale Bingo: "Da revoca concessione rischio danni irreversibili"

di Redazione

26/11/2025 - 16:25

Il Tar Lazio riapre temporaneamente alcune sale Bingo, chiuse in precedenza dalla Questura di Roma, in quanto vi è un concreto rischio di un danno irreversibile per la società ricorrente, derivante dall'avvio da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli del procedimento di revoca della concessione per l’esercizio del gioco del Bingo all’interno dei locali. Con questa motivazione, come riporta Agipronews, i giudici hanno accolto l'istanza cautelare presentata dalla titolare della società e hanno sospeso il provvedimento della Questura di Roma del 15 settembre 2025, con cui erano state respinte le richieste di rilascio di licenze in locali della periferia romana, a causa della presunta vicinanza dai cosiddetti "luoghi sensibili", come chiese, scuole, ospedali, ecc. Il Tar ha ritenuto necessario tutelare la ricorrente in attesa dell'udienza di merito, fissata per il 17 marzo 2026, poiché la questione richiede un approfondimento non risolvibile nella fase cautelare. Fino a quella data, le sale possono rimanere aperte e continuare le proprie attività.