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ECCELLENZA - La Mariglianese è la squadra più giovane d’Italia, il commento di Senigagliesi
26.09.2022 19:46 di Redazione

Secondo una stima della Lega Nazionale Dilettanti, è la compagine biancoazzurra militante nel girone I di Serie D la squadra più giovane d'Italia. Con una media di 19,8 anni, la Mariglianese può vantare questo "piccolo" personale record. Giovani, ma valorosi. E' questo il concetto espresso a riguardo da mister Senigagliesi, che ha fatto capire che dopo la prestazione maiuscola di Trapani, la Mariglianese è uscita allo scoperto. Queste le sue parole: “La cosa più bella è la coerenza. In estate, il progetto era quello di costruire una squadra giovane. Certo, non pensavo così tanto. Insieme al direttore Simbolo avevamo pensato di fare qualcosa di entusiasmante sotto questo punto di vista. Se considerate che il nostro capitano è un classe ’99 è chiaro che è una grande soddisfazione. I giovani sono plasmabili, sono delle spugne, hanno voglia di imparare e fare le cose nel modo giusto. L’aspetto importante è che i giovani continuino a vivere quest’entusiasmo intorno a loro. Spero che le altre squadre seguano la nostra filosofia: è ora di dare spazio a giovani italiani per tornare a costruire un po’ la nostra identità. Noi sottovalutati per l’età? Non credo, soprattutto dopo il viatico di Trapani, ma va bene così."

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ECCELLENZA - La Mariglianese è la squadra più giovane d’Italia, il commento di Senigagliesi

di Napoli Magazine

26/09/2024 - 19:46

Secondo una stima della Lega Nazionale Dilettanti, è la compagine biancoazzurra militante nel girone I di Serie D la squadra più giovane d'Italia. Con una media di 19,8 anni, la Mariglianese può vantare questo "piccolo" personale record. Giovani, ma valorosi. E' questo il concetto espresso a riguardo da mister Senigagliesi, che ha fatto capire che dopo la prestazione maiuscola di Trapani, la Mariglianese è uscita allo scoperto. Queste le sue parole: “La cosa più bella è la coerenza. In estate, il progetto era quello di costruire una squadra giovane. Certo, non pensavo così tanto. Insieme al direttore Simbolo avevamo pensato di fare qualcosa di entusiasmante sotto questo punto di vista. Se considerate che il nostro capitano è un classe ’99 è chiaro che è una grande soddisfazione. I giovani sono plasmabili, sono delle spugne, hanno voglia di imparare e fare le cose nel modo giusto. L’aspetto importante è che i giovani continuino a vivere quest’entusiasmo intorno a loro. Spero che le altre squadre seguano la nostra filosofia: è ora di dare spazio a giovani italiani per tornare a costruire un po’ la nostra identità. Noi sottovalutati per l’età? Non credo, soprattutto dopo il viatico di Trapani, ma va bene così."