Calcio
IL COMMENTO - Totti: "Prima ero tutto per la Roma, adesso non è più così"
08.04.2025 12:52 di Redazione

Francesco Totti, ex attaccante e capitano della Roma, attualmente in Russia, ha parlato ai microfoni dell'emittente russa Match Tv, in relazione al rapporto con la società giallorossa e non solo:"Per prima cosa sono stato dirigente della Roma due anni. Poi ho fatto altre cose, ma adesso vivo per il mio piacere personale e oggi sono felice di essere qui. Quando giocavo a calcio, la mia vita privata non esisteva. Ho sempre pensato che una volta terminata la mia carriera, tutto sarebbe diventato più tranquillo. Ma in realtà, per certi versi, la situazione è addirittura peggiorata. Prima ero tutto per la Roma, e con la Roma, adesso non è più così. La mia ultima partita contro il Genoa nel 2017 fu incredibile, ero contento che tutta la giornata fosse dedicata a me e allo stesso tempo preoccupato perché si trattava della fine di un ciclo della mia vita".

Cosa pensa di De Rossi?

"Penso che diventerà un grandissimo allenatore. Gli è mancata forse solo un po' di esperienza, ma obiettivamente come faceva a dire di no alla Roma? Ci ha giocato per venti lunghi anni. Ha doti straordinarie, conosce il calcio e può diventare un allenatore eccezionale".

Conosce bene Capello e Stankovic, famosi anche in Russia.

"Può piacere o no, ma Capello è un vincente e questa è la cosa che conta. Dejan lo conosco bene, ci siamo affrontati tante volte. Posso dire che è una persona stupenda. Può essere perfetto per qualsiasi squadra".

Suo figlio Cristian che è qui con lei ha scelto la sua strada, diventare calciatore.

"Gioca a calcio con piacere e si diverte, ma purtroppo deve portare il peso del nostro cognome. Anche se lui la prende con molta calma. Penso che ogni giovane abbia i suoi obiettivi e i suoi sogni. Molte persone vorrebbero diventare giocatori di Serie A e i giovani hanno bisogno di aiuto. Date loro una possibilità. Il problema per molti giovani calciatori sono i loro genitori. Mandano il figlio a giocare a calcio senza chiedergli la sua opinione. Il bambino lo sente e gioca con forza. Questo è sbagliato. Il calcio deve essere solo divertimento".

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IL COMMENTO - Totti: "Prima ero tutto per la Roma, adesso non è più così"

di Napoli Magazine

08/04/2025 - 12:52

Francesco Totti, ex attaccante e capitano della Roma, attualmente in Russia, ha parlato ai microfoni dell'emittente russa Match Tv, in relazione al rapporto con la società giallorossa e non solo:"Per prima cosa sono stato dirigente della Roma due anni. Poi ho fatto altre cose, ma adesso vivo per il mio piacere personale e oggi sono felice di essere qui. Quando giocavo a calcio, la mia vita privata non esisteva. Ho sempre pensato che una volta terminata la mia carriera, tutto sarebbe diventato più tranquillo. Ma in realtà, per certi versi, la situazione è addirittura peggiorata. Prima ero tutto per la Roma, e con la Roma, adesso non è più così. La mia ultima partita contro il Genoa nel 2017 fu incredibile, ero contento che tutta la giornata fosse dedicata a me e allo stesso tempo preoccupato perché si trattava della fine di un ciclo della mia vita".

Cosa pensa di De Rossi?

"Penso che diventerà un grandissimo allenatore. Gli è mancata forse solo un po' di esperienza, ma obiettivamente come faceva a dire di no alla Roma? Ci ha giocato per venti lunghi anni. Ha doti straordinarie, conosce il calcio e può diventare un allenatore eccezionale".

Conosce bene Capello e Stankovic, famosi anche in Russia.

"Può piacere o no, ma Capello è un vincente e questa è la cosa che conta. Dejan lo conosco bene, ci siamo affrontati tante volte. Posso dire che è una persona stupenda. Può essere perfetto per qualsiasi squadra".

Suo figlio Cristian che è qui con lei ha scelto la sua strada, diventare calciatore.

"Gioca a calcio con piacere e si diverte, ma purtroppo deve portare il peso del nostro cognome. Anche se lui la prende con molta calma. Penso che ogni giovane abbia i suoi obiettivi e i suoi sogni. Molte persone vorrebbero diventare giocatori di Serie A e i giovani hanno bisogno di aiuto. Date loro una possibilità. Il problema per molti giovani calciatori sono i loro genitori. Mandano il figlio a giocare a calcio senza chiedergli la sua opinione. Il bambino lo sente e gioca con forza. Questo è sbagliato. Il calcio deve essere solo divertimento".