Calcio
ROMA - Gasperini: "Primato casuale, non siamo ancora da Champions League"
10.10.2025 14:32 di Redazione Fonte: Sport Mediaset
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Come al solito non le manda a dire. Ogni parola pesa un quintale e non c'è traccia di sconti. Gian Piero Gasperini si confessa al Corriere dello Sport e spiega: "Non siamo da Champions. Il nostro primato è abbastanza casuale, ma ciò aumenta il merito di quanto stanno facendo i ragazzi. Ho scelto la Roma per la grande passione della piazza".

Poi una stoccata all'Italia e alla rincorsa Mondiale: "La Norvegia? Dovrebbe vincere 3-0 contro l’Italia a hockey, non a pallone…”.

E ancora: "Che cosa o chi ti ha convinto ad accettare la Roma? Il fatto che a Roma c'è una passione incredibile. Io credo che in questo momento, in Italia, Roma sia insieme a Napoli il posto più appassionato e appassionante. E forse Roma anche più di Napoli, perché Napoli ha vinto. Dove c'è più fame di calcio, più voglia di fare risultati, dove c'è un amore verso la propria squadra così profondo, viscerale, lo stimolo è elevatissimo. Inoltre è un bel momento per gli stadi italiani che si sono nuovamente riempiti".

Il percorso di crescita: "Guardando al presente. Purtroppo in questo momento non siamo nella condizione di pensare al futuro, il futuro è ancora da disegnare. E allora viviamo di presente. E il presente è quello che ci sta portando ad affrontare due partite con grande serietà, con grande voglia di giocarle. Sappiamo di avere tanta gente dietro così appassionata e questo spiega in parte l'ottimo inizio".

Quindici punti in sei partite e la fortuna? "Quello non fa male. È una bella dote, devo dire che ci sono state altre squadre che hanno ribaltato o vinto partite nei minuti finali. Nella sconfitta non siamo stati fortunati, in alcune vittorie, sì. Però è una cosa abbastanza comune."

Squadra da Champions: "Non lo è. Questo aumenta il merito, no? Il merito di questi ragazzi. E nel frattempo è chiaro che ci auguriamo di crescere, lo sappiamo anche noi che il nostro primato è abbastanza casuale. Le partite le abbiamo giocate però, non è che ce le ha regalate nessuno. Adesso iniziano gli scontri diretti, ci si misura con le realtà più importanti, però è vero che questa squadra può migliorare, ha dei margini notevoli."

L'Atalanta e il doping: "Chi ha soltanto pensato una cosa del genere ha offeso una società, il sottoscritto, uno staff e un gruppo di giocatori, il loro lavoro. Quando non si sanno trovare le risposte si ricorre alle maldicenze e alle peggiori fantasie. Noi siamo sempre stati puliti. Io credo nel rispetto delle regole dello sport. Il doping lo combatto da sempre... Sul campo odio le simulazioni. Detesto ogni forma di sotterfugio, il gioco sporco. Sono tutti attentati allo sport che amo più, che tutti quanti amiamo e consideriamo parte della nostra vita. Per questo mi incazzo spesso. Una cosa è l'abilità tecnica, altro la furbata, la simulazione. La ricerca del dribbling in area per andare a prendere il rigore rientra nel campo delle abilità... E poi non sopporto il Var che mi allontana dal calcio per come l'ho sempre inteso".

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ROMA - Gasperini: "Primato casuale, non siamo ancora da Champions League"

di Redazione

10/10/2025 - 14:32

Come al solito non le manda a dire. Ogni parola pesa un quintale e non c'è traccia di sconti. Gian Piero Gasperini si confessa al Corriere dello Sport e spiega: "Non siamo da Champions. Il nostro primato è abbastanza casuale, ma ciò aumenta il merito di quanto stanno facendo i ragazzi. Ho scelto la Roma per la grande passione della piazza".

Poi una stoccata all'Italia e alla rincorsa Mondiale: "La Norvegia? Dovrebbe vincere 3-0 contro l’Italia a hockey, non a pallone…”.

E ancora: "Che cosa o chi ti ha convinto ad accettare la Roma? Il fatto che a Roma c'è una passione incredibile. Io credo che in questo momento, in Italia, Roma sia insieme a Napoli il posto più appassionato e appassionante. E forse Roma anche più di Napoli, perché Napoli ha vinto. Dove c'è più fame di calcio, più voglia di fare risultati, dove c'è un amore verso la propria squadra così profondo, viscerale, lo stimolo è elevatissimo. Inoltre è un bel momento per gli stadi italiani che si sono nuovamente riempiti".

Il percorso di crescita: "Guardando al presente. Purtroppo in questo momento non siamo nella condizione di pensare al futuro, il futuro è ancora da disegnare. E allora viviamo di presente. E il presente è quello che ci sta portando ad affrontare due partite con grande serietà, con grande voglia di giocarle. Sappiamo di avere tanta gente dietro così appassionata e questo spiega in parte l'ottimo inizio".

Quindici punti in sei partite e la fortuna? "Quello non fa male. È una bella dote, devo dire che ci sono state altre squadre che hanno ribaltato o vinto partite nei minuti finali. Nella sconfitta non siamo stati fortunati, in alcune vittorie, sì. Però è una cosa abbastanza comune."

Squadra da Champions: "Non lo è. Questo aumenta il merito, no? Il merito di questi ragazzi. E nel frattempo è chiaro che ci auguriamo di crescere, lo sappiamo anche noi che il nostro primato è abbastanza casuale. Le partite le abbiamo giocate però, non è che ce le ha regalate nessuno. Adesso iniziano gli scontri diretti, ci si misura con le realtà più importanti, però è vero che questa squadra può migliorare, ha dei margini notevoli."

L'Atalanta e il doping: "Chi ha soltanto pensato una cosa del genere ha offeso una società, il sottoscritto, uno staff e un gruppo di giocatori, il loro lavoro. Quando non si sanno trovare le risposte si ricorre alle maldicenze e alle peggiori fantasie. Noi siamo sempre stati puliti. Io credo nel rispetto delle regole dello sport. Il doping lo combatto da sempre... Sul campo odio le simulazioni. Detesto ogni forma di sotterfugio, il gioco sporco. Sono tutti attentati allo sport che amo più, che tutti quanti amiamo e consideriamo parte della nostra vita. Per questo mi incazzo spesso. Una cosa è l'abilità tecnica, altro la furbata, la simulazione. La ricerca del dribbling in area per andare a prendere il rigore rientra nel campo delle abilità... E poi non sopporto il Var che mi allontana dal calcio per come l'ho sempre inteso".

Fonte: Sport Mediaset