NAPOLI - Bisogna calare gli assi e giocarsi il tutto per tutto: senza falsi discorsi e senza rimandare all'infinito gli appuntamenti, sarà utile e necessario arrivare al dunque evitando giri di parole che non portano a nulla. Tutto questo per mettere a fuoco l'obiettivo possibile della stagione, il terzo posto. E per arrivarci va detto che c'è bisogno dei tre punti contro la Roma al San Paolo. Ecco la partitissima dell'anno, dopo quella del preliminare di Champions con l'Athletic Bilbao che ha finito per condizionare finora la squadra del cuore. Con i giallorossi di Garcia e di Totti il Napoli si gioca in anticipo la nuova Champions, quella del prossimo anno che riveste un'incredibile straordinaria importanza giacchè, nell'insieme, il terzo posto determinerà anche e soprattutto il futuro del Club Azzurro e naturalmente quello della squadra del cuore. Non è una partita agevole, tanto meno facile, è logico. La Roma va per lo scudetto, ma le motivazioni del Napoli non sono per nulla inferiori. Anzi, le insidie per Hamsik e i suoi compagni vanno rilevate guardando la classifica. Gli avversari da far fuori nella lunghissima corsa, ora come ora si chiamano Lazio, Milan, Sampdoria e Udinese a quota 16 in classifica, mentre con il Napoli, a 15 punti, ci sono altre due pretendenti alla poltrona alle spalle di Juve e Roma e sono Inter e Genoa, senza ignorare la Fiorentina che al momeno attuale viaggia a quota 13. Va ribadito che contro la Roma è in ballo il futuro azzurro: proprio così, dato che la qualificazione alla Champions procurerà entrate che assicureranno parte delle operazioni del nuovo calciomercato della sessione di luglio e agosto del 2015. Sì, siamo alle solite, se non si vuole smantellare l'attuale rosa, cedendo qualche calibro pesante per rinnovare il team. Va ricordato che all'organico attuale si è arrivati attraverso le sontuose cessioni di Lavezzi e Cavani che hanno procurato un centinaio di milioni di euro, spesi successivamente per portare in azzurro diversi nuovi giocatori. Adesso è già lecito chiedersi con quali soldi - o meglio con quali cessioni - si potranno sostenere i futuri investimenti. Spulciando i nominativi della rosa attualmente a disposizione di Rafa Benitez, al momento non ci sono calciatori che sul mercato possono vantare le quotazioni godute dal Pocho e da Cavani. C'è da pensare in proposito che Hamsik, ad esempio, dovrà tornare sulle prestazioni di tre stagioni fa per far schizzare il valore del suo cartellino. Non tralasciamo naturalmente il valore degli altri azzurri in termini strettamente legati al calciomercato, dal Pipita Higuain, a Mertens, Insigne e Callejon. Il Napoli dovrà tenerli stretti a sè, se vuole restare lassù nell'alta classifica. Per farlo i soldi per potenziare l'organico nella prossima stagione, devono arrivare in buona parte dal terzo posto della stagione in corso. Anche battendo la Roma.

Gianfranco Lucariello

Napoli Magazine

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