Giampiero Maini, ex calciatore di Roma e Lecce tra le altre, è stato intervistato alla vigilia della sfida di Coppa Italia tra Roma e Lecce ai microfoni de “il Diabolico e il Divino”, trasmissione radiofonica in onda su New Sound Level 90FM. Ecco di seguito le sue dichiarazioni:
Hai qualche ricordo del presidente Viola?
Mi ha voluto lui e sono arrivato con lui, poi purtroppo si è ammalato e ho avuto l’onore di portare il feretro durante la funzione assieme ad altri ragazzi della primavera. Lui mi chiamava Schuster perché io portavo i capelli biondi a caschetto e calciavo le punizioni. Mi ricordo un giorno in cui feci un Eurogol da lunga distanza contro la Lodigiani e lui mi ribattezzò con questo nomignolo.
Che ti aspetti per Roma-Lecce? Una partita facile o la Roma lascia sempre un po’ di agitazione?
Al di là delle qualità e della differente componente tecnica tra le due squadre, negli ultimi anni in occasioni simili siamo andati fuori da questa competizione e anche le altre gare di Coppa Italia hanno dimostrato che in realtà le squadre che sembrano più piccole possono creare dei problemi alle squadre di punta, quindi non la sottovaluterei.
Sergio Oliveira può portare la giusta personalità in mezzo al campo?
Credo che abbia questi requisiti di personalità, ha dimostrato leadership e cattiveria agonistica e ha agiunto anche esperienza al reparto. Ha dimostrato di poter essere un grande innesto.
A Lorenzo Pellegrini manca personalità?
Sulla crescita di Pellegrini abbiamo dibattuto tanto, è impossibile non riconoscere le qualità tecniche al ragazzo che però ora deve diventare uomo, in grado di fare delle scelte e di prendersi delle responsabilità e in questo deve ancora sicuramente migliorare Lorenzo.
Che ne pensi dell’episodio di Milan-Spezia? A prescindere da questo, ti piace il Milan?
Per quanto riguarda l’episodio credo siano cose che capitano, le scuse dell’Aia dipendono dal blasone del Milan e a parti invertite non sarebbero arrivate. Il Milan sta consolidando il proprio lavoro, credo possa competere per il titolo anche se gli manca ancora qualcosina rispetto all’Inter dal punto di vista di organico, ma sta facendo veramente molto bene.
Ti aspettavi qualcosa di diverso da Mourinho?
Forse un po’ ci aspettavamo tutti qualcosa di differente, è stato anche incalzato su questo perché prima andava a cercare i motivi per discutere mentre ora sembra che mantenga un profilo un po’ più basso. Penso sia dovuto anche al percorso di crescita che la squadra sta compiendo, ha capito che a Roma c’è da lavorare molto in questo senso e credo sia sulla strada giusta.
C’era un giocatore nella tua Primavera che doveva arrivare e incredibilmente non è arrivato?
Ma in realtà la maggior parte dei giocatori di quella Primavera che avevano il talento giusto poi sono riusciti a fare la carriera che meritavano, i valori hanno rispettato le aspettative anche perché ci sono tanti fattori che contribuiscono e ognuno ha quello che si merita.
di Napoli Magazine
20/01/2024 - 11:32
Giampiero Maini, ex calciatore di Roma e Lecce tra le altre, è stato intervistato alla vigilia della sfida di Coppa Italia tra Roma e Lecce ai microfoni de “il Diabolico e il Divino”, trasmissione radiofonica in onda su New Sound Level 90FM. Ecco di seguito le sue dichiarazioni:
Hai qualche ricordo del presidente Viola?
Mi ha voluto lui e sono arrivato con lui, poi purtroppo si è ammalato e ho avuto l’onore di portare il feretro durante la funzione assieme ad altri ragazzi della primavera. Lui mi chiamava Schuster perché io portavo i capelli biondi a caschetto e calciavo le punizioni. Mi ricordo un giorno in cui feci un Eurogol da lunga distanza contro la Lodigiani e lui mi ribattezzò con questo nomignolo.
Che ti aspetti per Roma-Lecce? Una partita facile o la Roma lascia sempre un po’ di agitazione?
Al di là delle qualità e della differente componente tecnica tra le due squadre, negli ultimi anni in occasioni simili siamo andati fuori da questa competizione e anche le altre gare di Coppa Italia hanno dimostrato che in realtà le squadre che sembrano più piccole possono creare dei problemi alle squadre di punta, quindi non la sottovaluterei.
Sergio Oliveira può portare la giusta personalità in mezzo al campo?
Credo che abbia questi requisiti di personalità, ha dimostrato leadership e cattiveria agonistica e ha agiunto anche esperienza al reparto. Ha dimostrato di poter essere un grande innesto.
A Lorenzo Pellegrini manca personalità?
Sulla crescita di Pellegrini abbiamo dibattuto tanto, è impossibile non riconoscere le qualità tecniche al ragazzo che però ora deve diventare uomo, in grado di fare delle scelte e di prendersi delle responsabilità e in questo deve ancora sicuramente migliorare Lorenzo.
Che ne pensi dell’episodio di Milan-Spezia? A prescindere da questo, ti piace il Milan?
Per quanto riguarda l’episodio credo siano cose che capitano, le scuse dell’Aia dipendono dal blasone del Milan e a parti invertite non sarebbero arrivate. Il Milan sta consolidando il proprio lavoro, credo possa competere per il titolo anche se gli manca ancora qualcosina rispetto all’Inter dal punto di vista di organico, ma sta facendo veramente molto bene.
Ti aspettavi qualcosa di diverso da Mourinho?
Forse un po’ ci aspettavamo tutti qualcosa di differente, è stato anche incalzato su questo perché prima andava a cercare i motivi per discutere mentre ora sembra che mantenga un profilo un po’ più basso. Penso sia dovuto anche al percorso di crescita che la squadra sta compiendo, ha capito che a Roma c’è da lavorare molto in questo senso e credo sia sulla strada giusta.
C’era un giocatore nella tua Primavera che doveva arrivare e incredibilmente non è arrivato?
Ma in realtà la maggior parte dei giocatori di quella Primavera che avevano il talento giusto poi sono riusciti a fare la carriera che meritavano, i valori hanno rispettato le aspettative anche perché ci sono tanti fattori che contribuiscono e ognuno ha quello che si merita.