Il Punto
L'EX - Fabio Cannavaro: "Non c'è stato nulla col Napoli, spero che Mazzarri possa risolvere la situazione, gli azzurri possono lottare per lo scudetto"
19.11.2023 11:15 di Redazione Fonte: Sport Mediaset

NAPOLI - Fabio Cannavaro ha voglia di tornare ad allenare. Di tornare a trasmettere la sua esperienza e le sue conoscenze acquisite specialmente nel corso della fortunatissima esperienza cinese, con due campionati vinti. Lo si intuisce dai suoi occhi nel corso dell'intervista realizzata in esclusiva da Sportmediaset.it in occasione di un viaggio speciale organizzato da Wizz Air per oltre 100 fortunati turisti che hanno avuto la possibilità di volare ad assistere dal vivo a Italia-Macedonia in compagnia dello storico capitano. La sensazione è che il 50enne difensore ex di Juventus e Real Madrid tornerà presto all'opera: l'esperienza in B col Benevento alle spalle, il Campione del Mondo è voglioso di tornare a ruggire. Per il Napoli, nonostante le voci che lo accostavano alla panchina dei partenopei dopo l'esonero di Rudi Garcia, ci sarà tempo.   

 

Come è andata col Napoli? Sei rammaricato?

“Non c’è stato nulla, in occasione di Napoli-Empoli sono andato a vedere la partita e De Laurentiis, per educazione, ci ha messo vicino a lui. Se credevo davvero di poterlo allenare? Se non ti chiamano come fai a crederci? Adesso hanno trovato Mazzarri, già c’è stato e conosce l’ambiente. Speriamo bene che si risolva la situazione”.

 

Hai ricevuto chiamate dalla Cina per allenare?

“In Asia fortunatamente il mercato è diverso. Ho lavorato tanti e hanno apprezzato il lavoro che ho fatto. Lì ho anche vinto due campionati. Io non decido di stare fermo, sono gli altri che decidono di farti stare fermo. Il mio progetto è allenare, sperare che arrivi l’occasione giusta. E mi auguro arrivi. Più che aggiornami e allenare…”.

 

Se potessi scegliere tu dove allenare?

“Bisogna studiare, allenare e vedere cosa accade. Prima o poi una chiamata arriverà”.

 

Ti aspettavi fosse più facile arrivare ad allenare ad altissimo livello?

“Ho iniziato grazie a Lippi arrivando ad una società in Asia che per chi non conoscere il calcio internazionale può essere anche nulla. Nei campionati europei che hanno un forte richiamo mediatico c’è chi ci arriva prima e chi dopo. E chi non ci arriva proprio. Guarda Xavi: ora è al Barcellona ma ha iniziato in Qatar. Dopo un anno in Qatar è andato in Catalogna. Dipende dalle opportunità, dalle situazioni che si creano. Io alleno da 10 anni, voglio tornare”.

 

Speri in una chiamata dalla Serie A?

“Dipende dalla situazione, qualunque chiamata va valutata e presa in considerazione. Che sia Italia, Europa o allargare gli orizzonti. La gente sa che tu hai la possibilità di far conoscere le tue idee e trasmettere la tua esperienza. Certo, se uno viene valutato solo per quanto è accaduto solo a Benevento è limitato. Guardate De Zerbi: nei primi anni è andata male, adesso allena in Premier League. O c’è anche Mazzarri: viene da situazioni non bellissime ma allena. Pure Lippi è stato esonerato ma ha vinto i Mondiali”.

 

In quali realtà pensi si possa insegnare il calcio?

“Direi ovunque: guardate Montella, in Italia non allenava da quattro anni. Ma è andato in Turchia, ha fatto un anno in un club e adesso è in nazionale. Oppure Ancelotti: in Italia lo hanno mandato via ed è finito al Real Madrid vincendo. Insegnando calcio lì. La carriera di un allenatore è fatta di alti e bassi. Fortunatamente la nostra scuola di allenatori è apprezzata in tutto il mondo. Quando parlano di esperienza rifletto a quando ero in Cina: faccio fatica a trovare tanti allenatori di quel livello adesso in Europa”.

 

Ti ha sorpreso il caso scommesse?

“Sono cose che non fanno piacere, i ragazzi vanno aiutati. Sono caduti in queste occasioni e va fatta informazione. Bisogna far capire a questi ragazzi che devono attenersi a queste regole. Il calcio è uno sport bellissimo. Poi se lo fai a certi livelli ancora di più”.

 

Per lo scudetto in Serie A sarà una lotta solo tra Inter e Juventus?

“No, il campionato è ancora lungo. L’Inter è la squadra più attrezzata. La Juve è quella che sta facendo meglio. Poi ci sono pure Milan e Napoli che possono rientrare”.

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L'EX - Fabio Cannavaro: "Non c'è stato nulla col Napoli, spero che Mazzarri possa risolvere la situazione, gli azzurri possono lottare per lo scudetto"

di Napoli Magazine

19/11/2023 - 11:15

NAPOLI - Fabio Cannavaro ha voglia di tornare ad allenare. Di tornare a trasmettere la sua esperienza e le sue conoscenze acquisite specialmente nel corso della fortunatissima esperienza cinese, con due campionati vinti. Lo si intuisce dai suoi occhi nel corso dell'intervista realizzata in esclusiva da Sportmediaset.it in occasione di un viaggio speciale organizzato da Wizz Air per oltre 100 fortunati turisti che hanno avuto la possibilità di volare ad assistere dal vivo a Italia-Macedonia in compagnia dello storico capitano. La sensazione è che il 50enne difensore ex di Juventus e Real Madrid tornerà presto all'opera: l'esperienza in B col Benevento alle spalle, il Campione del Mondo è voglioso di tornare a ruggire. Per il Napoli, nonostante le voci che lo accostavano alla panchina dei partenopei dopo l'esonero di Rudi Garcia, ci sarà tempo.   

 

Come è andata col Napoli? Sei rammaricato?

“Non c’è stato nulla, in occasione di Napoli-Empoli sono andato a vedere la partita e De Laurentiis, per educazione, ci ha messo vicino a lui. Se credevo davvero di poterlo allenare? Se non ti chiamano come fai a crederci? Adesso hanno trovato Mazzarri, già c’è stato e conosce l’ambiente. Speriamo bene che si risolva la situazione”.

 

Hai ricevuto chiamate dalla Cina per allenare?

“In Asia fortunatamente il mercato è diverso. Ho lavorato tanti e hanno apprezzato il lavoro che ho fatto. Lì ho anche vinto due campionati. Io non decido di stare fermo, sono gli altri che decidono di farti stare fermo. Il mio progetto è allenare, sperare che arrivi l’occasione giusta. E mi auguro arrivi. Più che aggiornami e allenare…”.

 

Se potessi scegliere tu dove allenare?

“Bisogna studiare, allenare e vedere cosa accade. Prima o poi una chiamata arriverà”.

 

Ti aspettavi fosse più facile arrivare ad allenare ad altissimo livello?

“Ho iniziato grazie a Lippi arrivando ad una società in Asia che per chi non conoscere il calcio internazionale può essere anche nulla. Nei campionati europei che hanno un forte richiamo mediatico c’è chi ci arriva prima e chi dopo. E chi non ci arriva proprio. Guarda Xavi: ora è al Barcellona ma ha iniziato in Qatar. Dopo un anno in Qatar è andato in Catalogna. Dipende dalle opportunità, dalle situazioni che si creano. Io alleno da 10 anni, voglio tornare”.

 

Speri in una chiamata dalla Serie A?

“Dipende dalla situazione, qualunque chiamata va valutata e presa in considerazione. Che sia Italia, Europa o allargare gli orizzonti. La gente sa che tu hai la possibilità di far conoscere le tue idee e trasmettere la tua esperienza. Certo, se uno viene valutato solo per quanto è accaduto solo a Benevento è limitato. Guardate De Zerbi: nei primi anni è andata male, adesso allena in Premier League. O c’è anche Mazzarri: viene da situazioni non bellissime ma allena. Pure Lippi è stato esonerato ma ha vinto i Mondiali”.

 

In quali realtà pensi si possa insegnare il calcio?

“Direi ovunque: guardate Montella, in Italia non allenava da quattro anni. Ma è andato in Turchia, ha fatto un anno in un club e adesso è in nazionale. Oppure Ancelotti: in Italia lo hanno mandato via ed è finito al Real Madrid vincendo. Insegnando calcio lì. La carriera di un allenatore è fatta di alti e bassi. Fortunatamente la nostra scuola di allenatori è apprezzata in tutto il mondo. Quando parlano di esperienza rifletto a quando ero in Cina: faccio fatica a trovare tanti allenatori di quel livello adesso in Europa”.

 

Ti ha sorpreso il caso scommesse?

“Sono cose che non fanno piacere, i ragazzi vanno aiutati. Sono caduti in queste occasioni e va fatta informazione. Bisogna far capire a questi ragazzi che devono attenersi a queste regole. Il calcio è uno sport bellissimo. Poi se lo fai a certi livelli ancora di più”.

 

Per lo scudetto in Serie A sarà una lotta solo tra Inter e Juventus?

“No, il campionato è ancora lungo. L’Inter è la squadra più attrezzata. La Juve è quella che sta facendo meglio. Poi ci sono pure Milan e Napoli che possono rientrare”.

Fonte: Sport Mediaset