NAPOLI - Ho preferito aspettare l'esito delle gare di Juventus e Roma prima di esprimere un mio pensiero sull'ultima giornata di campionato. Come sottolineato ad #OndAzzurra, in fase di pronostico, venerdì scorso su Julie Italia, non mi aspettavo una grossa prestazione del Palermo: avevo pronosticato un 3-0 dei bianconeri ed è finita addirittura 4-0. Confidavo, invece, in un assist dell'Atalanta dell'ex allenatore partenopeo Edy Reja e così è stato. Una nota di merito va a Borriello, ma soprattutto a Totti che ha tenuto ancora a galla i giallorossi. Una sconfitta della Roma avrebbe annullato il ko del Napoli a Milano contro l'Inter, il pareggio capitolino invece non la annulla del tutto ma di sicuro la rende meno amara. A Milano, Rocchi e i suoi collaboratori, in primis il guardalinee Padovan, hanno condizionato pesantemente il Napoli dopo appena 4 minuti di gioco: inutile nascondersi, senza Higuain, l'impegno deve essere estremo per tenere alti i ritmi in attacco, per cui se ti arriva contro un gol in fuorigioco la batosta psicologica c'è ed è difficile da digerire. Non possiamo, però, ridurre tutto al gol di Icardi convalidato in netto fuorigioco. Il Napoli ha avuto altri 91 minuti per riequilibrare le sorti dell'incontro e non ci è riuscito. Sarri, sul 2-0, avrebbe potuto anticipare l'ingresso in campo di El Kaddouri, o magari far entrare prima in campo Mertens al posto di Insigne. Facile dirlo a mente fredda, ma la sensazione è che qualcosa in più si sarebbe potuto fare. L'unico che, a mio avviso, ha provato a costruire gioco con cognizione di causa è stato Marek Hamsik. Per il resto ho visto solo grande confusione e poca convinzione. Qualcuno ha puntato il dito contro Reina, per il secondo gol, dimenticando che sta recuperando del tutto dopo l'ultimo infortunio. Il margine di +5 consente al Napoli di affrontare il Bologna, prima del big match contro la Roma all'Olimpico, con la convinzione di chi vincendo può blindare il secondo posto. Servirà grinta e carattere. Vanno messi da parte i discorsi personali sul futuro. Questo è il momento di portare a terminare l'obiettivo stagionale, senza se e senza ma.
di Napoli Magazine
18/04/2016 - 21:12
NAPOLI - Ho preferito aspettare l'esito delle gare di Juventus e Roma prima di esprimere un mio pensiero sull'ultima giornata di campionato. Come sottolineato ad #OndAzzurra, in fase di pronostico, venerdì scorso su Julie Italia, non mi aspettavo una grossa prestazione del Palermo: avevo pronosticato un 3-0 dei bianconeri ed è finita addirittura 4-0. Confidavo, invece, in un assist dell'Atalanta dell'ex allenatore partenopeo Edy Reja e così è stato. Una nota di merito va a Borriello, ma soprattutto a Totti che ha tenuto ancora a galla i giallorossi. Una sconfitta della Roma avrebbe annullato il ko del Napoli a Milano contro l'Inter, il pareggio capitolino invece non la annulla del tutto ma di sicuro la rende meno amara. A Milano, Rocchi e i suoi collaboratori, in primis il guardalinee Padovan, hanno condizionato pesantemente il Napoli dopo appena 4 minuti di gioco: inutile nascondersi, senza Higuain, l'impegno deve essere estremo per tenere alti i ritmi in attacco, per cui se ti arriva contro un gol in fuorigioco la batosta psicologica c'è ed è difficile da digerire. Non possiamo, però, ridurre tutto al gol di Icardi convalidato in netto fuorigioco. Il Napoli ha avuto altri 91 minuti per riequilibrare le sorti dell'incontro e non ci è riuscito. Sarri, sul 2-0, avrebbe potuto anticipare l'ingresso in campo di El Kaddouri, o magari far entrare prima in campo Mertens al posto di Insigne. Facile dirlo a mente fredda, ma la sensazione è che qualcosa in più si sarebbe potuto fare. L'unico che, a mio avviso, ha provato a costruire gioco con cognizione di causa è stato Marek Hamsik. Per il resto ho visto solo grande confusione e poca convinzione. Qualcuno ha puntato il dito contro Reina, per il secondo gol, dimenticando che sta recuperando del tutto dopo l'ultimo infortunio. Il margine di +5 consente al Napoli di affrontare il Bologna, prima del big match contro la Roma all'Olimpico, con la convinzione di chi vincendo può blindare il secondo posto. Servirà grinta e carattere. Vanno messi da parte i discorsi personali sul futuro. Questo è il momento di portare a terminare l'obiettivo stagionale, senza se e senza ma.