CASTEL VOLTURNO (CE) - Antonio Petrazzuolo, dir. di "Napoli Magazine", ha rivolto la seguente domanda a Luciano Spalletti nella conferenza pre gara di Napoli-Sampdoria, all'SSC Napoli Konami Training Center di Castel Volturno.
- Si è tatuato il Napoli sul braccio, dovesse avere bisogno la societa' di lei tra un anno tornerebbe? O nell'anno sabbatico e' contemplato anche di non allenare ancora?
"Io non voglio giocare contro il Napoli. Non voglio mettermi una tuta che sia diversa da quella del Napoli. E' la cosa che ho detto subito in quella cena a De Laurentiis. Si parte da lì, poi a fine anno si fa l'inventario di quelli che sono gli stimoli, i sentimenti, i pensieri e si guarda dove siamo. Quest'anno sono uscito dalla panchina e faccio una ventina di metri, apro il cancellino della tribuna e guardo il Napoli da lì. Anche dalla televisione si vede bene lo stesso. Chi ama il calcio lo fa sempre, anche in trasferta e con il Napoli si gioca sempre in casa. Ci sono cicatrici bellissime che ognuno si porta dietro, come quella che ho sul braccio. Me la sono fatta sul braccio per averla sempre sotto gli occhi, per guardarla sempre. Questo tatuaggio sarà la mia cicatrice bellissima. Hanno già cominciato ad offendermi in qualche stazione (ride, ndr.)".
di Napoli Magazine
04/06/2023 - 00:04
CASTEL VOLTURNO (CE) - Antonio Petrazzuolo, dir. di "Napoli Magazine", ha rivolto la seguente domanda a Luciano Spalletti nella conferenza pre gara di Napoli-Sampdoria, all'SSC Napoli Konami Training Center di Castel Volturno.
- Si è tatuato il Napoli sul braccio, dovesse avere bisogno la societa' di lei tra un anno tornerebbe? O nell'anno sabbatico e' contemplato anche di non allenare ancora?
"Io non voglio giocare contro il Napoli. Non voglio mettermi una tuta che sia diversa da quella del Napoli. E' la cosa che ho detto subito in quella cena a De Laurentiis. Si parte da lì, poi a fine anno si fa l'inventario di quelli che sono gli stimoli, i sentimenti, i pensieri e si guarda dove siamo. Quest'anno sono uscito dalla panchina e faccio una ventina di metri, apro il cancellino della tribuna e guardo il Napoli da lì. Anche dalla televisione si vede bene lo stesso. Chi ama il calcio lo fa sempre, anche in trasferta e con il Napoli si gioca sempre in casa. Ci sono cicatrici bellissime che ognuno si porta dietro, come quella che ho sul braccio. Me la sono fatta sul braccio per averla sempre sotto gli occhi, per guardarla sempre. Questo tatuaggio sarà la mia cicatrice bellissima. Hanno già cominciato ad offendermi in qualche stazione (ride, ndr.)".