L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, ansia da ultimo stress"
19.05.2025 19:00 di Redazione

NAPOLI - Non so in quanti in questo momento abbiano già archiviato l'ansia per il pareggio conseguito a Parma, successivo a quello interno contro il Genoa. Due punti che lasciano i giochi aperti a 90 minuti dalla fine del campionato, ma che comunque vedono il Napoli ancora davanti all'Inter di una lunghezza. Da una parte Napoli-Cagliari, con i sardi che (seppur salvi) non verranno al Maradona per fare una scampagnata, e dall'altra Como-Inter. Per i deboli di cuore è sconsigliata la visione della 38.ma giornata, anche se già la penultima è stata un mix di emozioni al cardiopalma tra sorpassi e controsorpassi di minuto in minuto. Resta invariata la classifica, dunque, e ripartirei dalla bella frase pronunciata da Conte, bravo finalmente a rompere gli indugi: "Andiamoci a prendere lo scudetto!", senza troppi giri di parole, meglio tardi che mai. L'importante è trovare le energie mentali per fare gol, e chissà che un pò di sfrontatezza al posto della tensione non possa aiutare. A Parma, onestamente, mi sarei aspettato una prestazione superlativa e decisiva di Lukaku, che invece non ha inciso per tutti gli 80 minuti generosamente concessigli dal tecnico. Lo stesso Raspadori non è riuscito a trovare varchi nella giovanissima difesa gialloblu, in cui il 18enne Giovanni Leoni ha brillato (uscendo anzitempo dal campo con i crampi) anticipando sistematicamente il terminale offensivo belga. E' anche vero che il Napoli tre gol li ha sfiorati, centrando un palo con un bel diagonale mancino di Anguissa (dopo uno straordinario controllo volante) e due traverse con Politano (tiro-cross voluto e non sbagliato come sentenziato da qualcuno sui social networks) e McTominay. A proposito di Scott, non appena è entrato in campo Neres. è riuscito a trovare maggiori spazi, dopo che per oltre 65 minuti aveva faticato ad imporsi. Note dolenti invece per Gilmour: non mi ha entusiasmato nè in fase difensiva, lasciando spesso troppi spazi liberi agli avversari, e nè in fase di costruzione del gioco. In difesa qualche errore di troppo (non grave) di Di Lorenzo, mentre è tornato a giganteggiare Rrahmani. Diligente Olivera (eccezion fatta per quel disimpegno in fallo laterale ad inizio gara), non proprio sugli scudi Spinazzola (alcuni palloni persi sarebbero potuti diventare pericolosi). Capitolo rigore: c'era il fallo su Neres, peccato per il contrasto precedente di Simeone che Doveri non aveva visto (o forse giudicato innocuo), salvo poi ripensarci dopo l'on field review suggeritogli dal VAR. Premesso che non possiamo lasciarci la pelle, e che questa squadra nelle difficoltà ha sempre saputo trovare la soluzione, sarebbe più che gradito chiudure questa stagione con un trionfo, per il semplice motivo che per lunghi tratti il Napoli ha occupato saldamente la prima posizione con grande merito. Certo, alcune gare andavano gestite meglio, diversi punti sono stati lasciati per strada, si poteva soffrire decisamente meno, senza disdegnare il fattore "divertimento" applicato al gioco del calcio che sostanzialmente è mancato, ma l'attualità è questa. Ci sarà tempo per le considerazioni e i giudizi. Ora, ad un passo dal traguardo, carichi d'ansia e stress, vorrei il lieto fine. Bisogna crederci, è tempo di scrivere la storia!

 
Antonio Petrazzuolo
 
Napoli Magazine
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, ansia da ultimo stress"

di Napoli Magazine

19/05/2025 - 19:00

NAPOLI - Non so in quanti in questo momento abbiano già archiviato l'ansia per il pareggio conseguito a Parma, successivo a quello interno contro il Genoa. Due punti che lasciano i giochi aperti a 90 minuti dalla fine del campionato, ma che comunque vedono il Napoli ancora davanti all'Inter di una lunghezza. Da una parte Napoli-Cagliari, con i sardi che (seppur salvi) non verranno al Maradona per fare una scampagnata, e dall'altra Como-Inter. Per i deboli di cuore è sconsigliata la visione della 38.ma giornata, anche se già la penultima è stata un mix di emozioni al cardiopalma tra sorpassi e controsorpassi di minuto in minuto. Resta invariata la classifica, dunque, e ripartirei dalla bella frase pronunciata da Conte, bravo finalmente a rompere gli indugi: "Andiamoci a prendere lo scudetto!", senza troppi giri di parole, meglio tardi che mai. L'importante è trovare le energie mentali per fare gol, e chissà che un pò di sfrontatezza al posto della tensione non possa aiutare. A Parma, onestamente, mi sarei aspettato una prestazione superlativa e decisiva di Lukaku, che invece non ha inciso per tutti gli 80 minuti generosamente concessigli dal tecnico. Lo stesso Raspadori non è riuscito a trovare varchi nella giovanissima difesa gialloblu, in cui il 18enne Giovanni Leoni ha brillato (uscendo anzitempo dal campo con i crampi) anticipando sistematicamente il terminale offensivo belga. E' anche vero che il Napoli tre gol li ha sfiorati, centrando un palo con un bel diagonale mancino di Anguissa (dopo uno straordinario controllo volante) e due traverse con Politano (tiro-cross voluto e non sbagliato come sentenziato da qualcuno sui social networks) e McTominay. A proposito di Scott, non appena è entrato in campo Neres. è riuscito a trovare maggiori spazi, dopo che per oltre 65 minuti aveva faticato ad imporsi. Note dolenti invece per Gilmour: non mi ha entusiasmato nè in fase difensiva, lasciando spesso troppi spazi liberi agli avversari, e nè in fase di costruzione del gioco. In difesa qualche errore di troppo (non grave) di Di Lorenzo, mentre è tornato a giganteggiare Rrahmani. Diligente Olivera (eccezion fatta per quel disimpegno in fallo laterale ad inizio gara), non proprio sugli scudi Spinazzola (alcuni palloni persi sarebbero potuti diventare pericolosi). Capitolo rigore: c'era il fallo su Neres, peccato per il contrasto precedente di Simeone che Doveri non aveva visto (o forse giudicato innocuo), salvo poi ripensarci dopo l'on field review suggeritogli dal VAR. Premesso che non possiamo lasciarci la pelle, e che questa squadra nelle difficoltà ha sempre saputo trovare la soluzione, sarebbe più che gradito chiudure questa stagione con un trionfo, per il semplice motivo che per lunghi tratti il Napoli ha occupato saldamente la prima posizione con grande merito. Certo, alcune gare andavano gestite meglio, diversi punti sono stati lasciati per strada, si poteva soffrire decisamente meno, senza disdegnare il fattore "divertimento" applicato al gioco del calcio che sostanzialmente è mancato, ma l'attualità è questa. Ci sarà tempo per le considerazioni e i giudizi. Ora, ad un passo dal traguardo, carichi d'ansia e stress, vorrei il lieto fine. Bisogna crederci, è tempo di scrivere la storia!

 
Antonio Petrazzuolo
 
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