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MR Z - Roma-Napoli, il lavoro di Rafè
08.10.2013 19:00 di Redazione

NAPOLI - Meno male che alla fine si è deciso di anticiparla a venerdì 18 ottobre Roma-Napoli, la super partita di questo primo scorcio di stagione. L'idea che era venuta a qualcuno (alla Lega? Al Prefetto di Roma?) di invertire i campi, facendo disputare la gara al San Paolo avrebbe rappresentato per gli azzurri un danno non da poco. Mai come quest'anno, infatti, il computer che ha 'fatto'  il sorteggio del calendario aveva lavorato a favore del Napoli, stabilendo che gli azzurri dovessero incontrare fuori casa nel girone d'andata tutte le squadre più forti, tranne l'Inter che scenderà in campo al San Paolo domenica 15 dicembre alle 20.45. A Napoli dovranno invece presentarsi nel girone di ritorno Juventus, Roma, Fiorentina, Milan e Lazio ed affrontare le dirette avversarie per le posizioni di vertice in casa, in un momento della stagione in cui i punti guadagnati o persi contano di più, è certamente un vantaggio che la sorte ha offerto ai partenopei. Se fosse passata la tesi di chi voleva per forza applicare l'inversione di campo, nella seconda parte del torneo, in un periodo che presumibilmente sarà molto delicato e forse perfino decisivo per le sorti del campionato, gli azzurri si sarebbero trovati a dover affrontare un tour de force incredibile con tre trasferte consecutive, a Livorno, a Roma e a Torino contro i granata di Ventura. Poi c'è da fare un'altra considerazione: il Napoli nel prossimo impegno contro la capolista avrà a disposizione, freschi e riposati, alcuni giocatori fondamentali come Higuain, Albiol, Zuniga ed Hamsik che non saranno impegnati con le rispettive Nazionali. A questi si può in un certo senso aggiungere Insigne che martedì sera, dopo la partita che si disputerà al San Paolo contro l'Armenia, sarà immediatamente pronto a mettersi a disposizione di Rafa Benitez senza doversi sobbarcare alcun viaggio. C'è poi da tener presente che se Maggio dovesse nel frattempo aver recuperato le energie ed il tono atletico, dopo aver subito l'intervento al menisco, potrebbe anch'egli dare tutto il suo contributo non essendo stato convocato da Prandelli in Nazionale. Benitez, quindi, avrà una buona parte della rosa a disposizione addirittura per 12 giorni consecutivi, cosa che in occasione delle partite giocate per le qualificazioni a Brasile 2014 non era fin qui mai accaduta. Il tecnico partenopeo potrà così dedicarsi con calma a mettere a punto le strategie tattiche anti-Roma e questo non è un aspetto da poco in quanto all'Olimpico la partita tra Napoli e Roma sarà anche un pò una partita a scacchi tra Benitez e Garcia. E' un vero peccato che l'allenatore degli azzurri riavrà con sè soltanto nella giornata di mercoledì i tre svizzeri Behrami, Inler e Dzemaili i quali saranno impegnati la sera precedente nella gara con la Slovenia, anche se la Nazionale rossocrociata potrebbe arrivare all'impegno finale del torneo con la qualificazione matematicamente già in tasca. Il lavoro che Benitez affiderà al trio di centrocampisti sarà infatti di fondamentale importanza per l'esito della partitissima con la Roma. Come la gara con il Livorno ha infatti dimostrato, per il Napoli è indispensabile che alla difesa sia data la massima protezione dai due centrocampisti difensivi. Una diga, un argine davanti alla linea dell'area di rigore, quello che è clamorosamente mancato, ad esempio, all'Emirates Stadium nella partita di Champions League contro l'Arsenal, è un presupposto fondamentale per ridurre i rischi. E con il gioco veloce e fantasioso praticato dalla Roma lasciare troppi spazi liberi potrebbe risultare davvero pericoloso.







Mario Zaccaria



Napoli Magazine



Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com


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08/10/2024 - 19:00

NAPOLI - Meno male che alla fine si è deciso di anticiparla a venerdì 18 ottobre Roma-Napoli, la super partita di questo primo scorcio di stagione. L'idea che era venuta a qualcuno (alla Lega? Al Prefetto di Roma?) di invertire i campi, facendo disputare la gara al San Paolo avrebbe rappresentato per gli azzurri un danno non da poco. Mai come quest'anno, infatti, il computer che ha 'fatto'  il sorteggio del calendario aveva lavorato a favore del Napoli, stabilendo che gli azzurri dovessero incontrare fuori casa nel girone d'andata tutte le squadre più forti, tranne l'Inter che scenderà in campo al San Paolo domenica 15 dicembre alle 20.45. A Napoli dovranno invece presentarsi nel girone di ritorno Juventus, Roma, Fiorentina, Milan e Lazio ed affrontare le dirette avversarie per le posizioni di vertice in casa, in un momento della stagione in cui i punti guadagnati o persi contano di più, è certamente un vantaggio che la sorte ha offerto ai partenopei. Se fosse passata la tesi di chi voleva per forza applicare l'inversione di campo, nella seconda parte del torneo, in un periodo che presumibilmente sarà molto delicato e forse perfino decisivo per le sorti del campionato, gli azzurri si sarebbero trovati a dover affrontare un tour de force incredibile con tre trasferte consecutive, a Livorno, a Roma e a Torino contro i granata di Ventura. Poi c'è da fare un'altra considerazione: il Napoli nel prossimo impegno contro la capolista avrà a disposizione, freschi e riposati, alcuni giocatori fondamentali come Higuain, Albiol, Zuniga ed Hamsik che non saranno impegnati con le rispettive Nazionali. A questi si può in un certo senso aggiungere Insigne che martedì sera, dopo la partita che si disputerà al San Paolo contro l'Armenia, sarà immediatamente pronto a mettersi a disposizione di Rafa Benitez senza doversi sobbarcare alcun viaggio. C'è poi da tener presente che se Maggio dovesse nel frattempo aver recuperato le energie ed il tono atletico, dopo aver subito l'intervento al menisco, potrebbe anch'egli dare tutto il suo contributo non essendo stato convocato da Prandelli in Nazionale. Benitez, quindi, avrà una buona parte della rosa a disposizione addirittura per 12 giorni consecutivi, cosa che in occasione delle partite giocate per le qualificazioni a Brasile 2014 non era fin qui mai accaduta. Il tecnico partenopeo potrà così dedicarsi con calma a mettere a punto le strategie tattiche anti-Roma e questo non è un aspetto da poco in quanto all'Olimpico la partita tra Napoli e Roma sarà anche un pò una partita a scacchi tra Benitez e Garcia. E' un vero peccato che l'allenatore degli azzurri riavrà con sè soltanto nella giornata di mercoledì i tre svizzeri Behrami, Inler e Dzemaili i quali saranno impegnati la sera precedente nella gara con la Slovenia, anche se la Nazionale rossocrociata potrebbe arrivare all'impegno finale del torneo con la qualificazione matematicamente già in tasca. Il lavoro che Benitez affiderà al trio di centrocampisti sarà infatti di fondamentale importanza per l'esito della partitissima con la Roma. Come la gara con il Livorno ha infatti dimostrato, per il Napoli è indispensabile che alla difesa sia data la massima protezione dai due centrocampisti difensivi. Una diga, un argine davanti alla linea dell'area di rigore, quello che è clamorosamente mancato, ad esempio, all'Emirates Stadium nella partita di Champions League contro l'Arsenal, è un presupposto fondamentale per ridurre i rischi. E con il gioco veloce e fantasioso praticato dalla Roma lasciare troppi spazi liberi potrebbe risultare davvero pericoloso.







Mario Zaccaria



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