NAPOLI - DINO FAVA, ex attaccante dell'Udinese, è intervenuto a "NAPOLI MAGAZINE LIVE", su Radio Punto Zero, trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, che approfondisce i temi proposti sul web da NapoliMagazine.com, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 14:00 alle 15:00, condotta da Antonio Petrazzuolo e Michele Sibilla. Ecco quanto ha affermato: “La Germania è una buona squadra. Tre punte contro il Milan o il 3-5-2? Io tornerei a giocare con il 4-3-3, forse avrei fatto qualche cambio prima a Venezia, ma il Napoli ha creato qualche occasione. Mi aspettavo di più dall’Atalanta contro l’Inter, anche se dalla Dea mi aspetto di tutto, mi ha dato sempre l’impressione di non essere una squadra continua. Meret e Anguissa? Sono situazioni che andavano viste un po' prima. E’ normale che da calciatore valuti le offerte che ti arrivano, io se potevo evitare di cambiare squadra evitavo, cercavo di trovare la mia identità in una squadra. Il Napoli ha un progetto importante, ma è giusto che i calciatori valutino le varie offerte. Io vicino al Napoli? Andai a Castel Volturno e stavano allestendo il centro attuale, andai con Marino e mi voleva al Napoli. Io stavo all’Udinese ed era il mercato di gennaio. Ci vedemmo nel periodo natalizio, siamo stati un’ora e mezza a parlare, ma rifiutai dopo una settimana, anche se l’Udinese aveva accettato. Il Napoli era in Serie C1 e non me la sono sentita di scendere di categoria. Tornare in Serie C1 era difficile, ho fatto tanti sacrifici per arrivare in Serie A. In quell’Udinese c’erano dei calciatori straordinari. Quella Serie A era fortissima, perché in Italia c’erano calciatori fortissimi. Se dovevo pensare solo l’aspetto economico sarei tornato a Napoli, ma in quel momento giocavo anche all’Udinese, quindi sono rimasto lì”.