NAPOLI - Ad un anno dalla vittoria dello scudetto, lo scenario che si presenta agli occhi dei tifosi azzurri è alquanto surreale. Dopo l'ennesimo pareggio, questa volta contro l'Udinese, il Napoli è matematicamente fuori dalla prossima Champions League, ha raccolto solo 51 punti in classifica e in un'annata complessivamente da dimenticare, neppure aver rivissuto in settimana le emozioni della vittoria del tricolore, con il lancio del docufilm "Sarò con te", ha inciso più di tanto nel ritrovare gli stimoli giusti per finire al meglio il campionato. Gli azzurri continuano ad incassare gol e non hanno la giusta concentrazione nell'arco dei novanta minuti e poco più, tanto che non si ha mai la percezione che abbiano chiuso la partita quando capita che siano momentaneamente in vantaggio. Anche contro l'Udinese, dopo un primo tempo senza tiri in porta e giocato con un ritmo lento, nella ripresa è arrivato il bel gol segnato da Osimhen, ma poi gli azzurri sono stati beffati nei minuti di recupero dalla rete di Success. Cannavaro dal suo arrivo in Friuli ha lavorato bene in pochi giorni sulla mentalità della sua squadra che ha dimostrato voglia di riscatto, atteggiamento non percepibile invece nel Napoli di Calzona che sembra avere la testa già alla prossima stagione senza mostrare alcuna grinta nel lottare almeno per un piazzamente europeo. La sfida di sabato contro il Bologna, attualmente qualificato in Champions sarà difficile e ricca di insidie, il Napoli continuerà a galleggiare con le sue scialbe prestazioni o saprà stupire? Insisterà con un possesso palla da guinness dei primati ma sterile o verticalizzerà di più provando ad avvalersi della grondante qualità dei suoi attaccanti? Le sfide contro Bologna, Fiorentina e Lecce sono le ultime tre chance per un sussulto di vitalità.

Rosa Petrazzuolo

Napoli Magazine

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