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ROMA - Mourinho: "Il Napoli è primo ma a volte il favorito perde, Zaniolo deve crescere, creiamo tanto ma non concretizziamo, giocheremo per vincere, rispetto molto Spalletti, su Kvara..."
22.10.2022 15:00 di Redazione

ROMA - Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Napoli all'Olimpico. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Vorrei mandare un abbraccio da tutti noi alla famiglia di Francesco (Valdiserri, ndr), al suo papà, alla sua mamma, a sua sorella e a tutti quelli che oggi hanno pianto al funerale".

 

Come arriva la Roma?
"Dybala, Wijnaldum, Darboe e Celik non saranno con noi. Celik potrebbe rientrare nella prossima partita di campionato. La condizione degli altri è buona, dopo tante partite di fila abbiamo avuto una settimana di lavoro, abbiamo recuperato gente che aveva bisogno di un periodo per recuperare e allenarsi. Non c'è molto altro da dire. E' la prima in classifica dopo dieci gare ed questo ha già un significato, questo lo sappiamo. Giochiamo contro il primo in classifica ma abbiamo il diritto di giocare, il diritto di pensare che vogliamo tanto giocare e dopo penso che è un'opinione generale che il Napoli sia favorito, però qualche volta il favorito perde".

 

Pensa che Zaniolo possa essere anche uno dei due intermedi di un centrocampo a tre?
"Penso che Zaniolo sia in un momento della sua carriera dove deve crescere, migliorare, deve capire il gioco, migliorare la sua  interpretazione, in questo senso quando sei un giocatore più offensivo sei più istintivo. Quando sei un trequartista, una mezza punta devi essere anche un giocatore più cerebrale, capire che in questa zona del campo non puoi rischiare, non puoi perdere la palla. Penso che lui sia in una fase della sua carriera in cui è ancora in crescita nel capire come interpretare il gioco il meglio possibile. Quello che veramente mi piace tanto di Nicolò, come contro la Sampdoria, mi dimostra una crescita da un punto di vista emozionale che di solito uno Zaniolo che non inizia la partita è triste, più individualista, pensa meno alla squadra. Contro la Sampdoria invece è partito dalla panchina con una sola cosa in testa: sono un giocatore di squadra, voglio che la mia squadra vinca, voglio aiutare la mia squadra a vincere, capisco l'interpretazione dell'allenatore che ha pensato che io partendo dalla panchina potevo vincerla. Ho visto uno Zaniolo con grande maturità, a camminare in questa direzione in cui la squadra è più importante. Questo per me è una fase di crescita che mi piace tanto. Non so se arriverà la domanda, vi anticipo io: tre partite di squalifica mi sembrano allucinanti, anche il rosso preso poteva essere perfettamente un giallo. Se l'assistente ha deciso per il rosso, una giornata di squalifica è già una punizione importante, tre partite mi sembrano troppe, lo posso capire solo se vedo che per un giocatore che da un'aggressione danno 5-6 giornate di squalifica. Intorno a questo ragazzo è sempre tutto troppo, in questo caso lo devo difendere. Non h voluto parlare prima che uscisse il comunicato, adesso che è uscito lo faccio. Non sono contento perché non lo avrò per due gare decisive, ma sono più triste per il giocatore perché perde tre partite, ma questa è Uefa e domani è un'altra storia. Sistema di gioco? Pensiamo delle cose ma purtroppo dobbiamo fare dei cambi in base alla situazione, ci sono delle squadre in cui c'è un'unica idea di gioco, se non gioca il giocatore A, gioca il giocatore B, nel nostro caso quando si perde un giocatore dobbiamo ripensare le cose, cercare di trovare delle soluzioni, senza Dybala dobbiamo pensare le cose in un modo diverso. Sembra quasi lo stesso giocare con 3 oppure con 2 più uno, con uno più due, sembra quasi lo stesso però è abbastanza differente nei comportamenti e i giocatori devono imparare, devono crescere, per esempio Camara, uno dei suoi problemi in questa crescita con noi inizialmente era la sua condizione fisica, poi dei comportamenti tattici di un ragazzo che deve imparare a giocare con noi. Per i giocatori che sono qua già da tanto tempo è più facile, quando giochiamo col centrocampo a tre la squadra si sente bene".

 

La Roma fa della solidità difensiva la sua arma migliore.
"Questo lo dici tu, dipende dai numeri. Se i numeri sono i gol è una cosa, se i numeri sono l'opportunità di gol che crei è un'altra cosa. Se la squadra crea un'ampia opportunità di gol, non si può dire che sia una squadra difensiva. Non si può dire che poichè non facciamo tanti gol non siamo una squadra offensiva. Sbagliamo i gol ma non è che siamo difensivi. E' una contraddizione tra il numero di gol che segniamo e il modo in cui giochiamo. C'è una contraddizione ma bisogna interpretare questa cosa qui: non facciamo gol perchè siamo una squadra ultradifensiva o perchè siamo una squadra che sbaglia tanti gol? E' perchè sbagliamo tanti gol, magari domani andiamo lì tre volte e facciamo tre gol. Contro l'Atalanta siamo andati 20 volte e abbiamo perso 1-0 contro una squadra che ha tirato in porta una volta. In questo momento c'è contraddizione tra i nostri numeri e il modo in cui giochiamo. Creiamo situazioni e non facciamo gol, ho detto che un giorno una squadra pagherà, andremo là 4 volte e faremo 4 gol e vinceremo 4-0, noi non aggrediremo nè aspetteremo, andiamo a fare il nostro gioco. Il nostro gioco ha sempre un obiettivo, che è vincere la partita ed è quello che cercheremo di fare. Il Napoli è favorito, è una grande squadra, ha segnato tanti gol, è anche una squadra che difende molto bene, è tutto il Napoli. Ok, noi andiamo là e vediamo quello che possiamo fare".

 

Come si lavora sulle scelte e come si può correggere l'imprecisione sotto porta?
"Prima di tutto si lavora tanto. Non ti posso dire un modo specifico. Non si lavora solo psicologicamente o tecnicamente, è un insieme di situazioni. Ci sono giocatori che hanno profili diversi, giocatori che non segnano, che segnano poco, ma ci sono anche profili di giocatori che segnano come Abraham, Belotti, Pellegrini. Siamo tranquilli, non perdiamo fiducia nei giocatori, il lavoro di squadra è molto importante, i gol arriveranno. Se possono arrivare in modo equilibrato e sufficiente per vincere le partite, va bene. La mia sensazione è che un giorno una squadra pagherà, un giorno faremo 5 gol giocando sempre allo stesso modo".

 

Spalletti l'ha definito un super allenatore, un grande amico, è pretattica o crede come lei che la Roma possa vincere?
"Non ho sentito la sua conferenza ma non penso che bluffi. E' un mio amico, è vero, abbiamo rispetto reciproco, è un bravissimo allenatore e io non sono scarso, è tutto vero e non c'è ipocrisia da entrambe le parti. Che lui pensa di vincere domani è verità, ma lui sa che può perdere, penso non sia un bluff. Sa che la sua squadra è forte ma sa che non è facile. Non lo vedo come bluff, sono dichiarazioni vere, normali, c'è rispetto per l'avversario. Noi abbiamo giocato contro la Sampdoria che era ultima in classifica e siamo usciti ridendo di gioia, ma attenzione che il quarto in classifica non è scarso. Per essere primo dopo 10 partite bisogna essere una grande squadra, normale che Luciano pensi che per essere quarti dopo 10 partite, non siamo scarsi, sarà una partita difficile. Lo penso anche io".

 

La Roma era interessata a Kvaratskhelia? State pensando a qualche trappola per fermarlo?
"Se passa davanti a me, magari lo posso calciare (ride, ndr)! Ora è troppo facile dire che tutti sono interessati, unica cosa che interessa è che è andato al Napoli. Il Napoli ha fatto bene, ha scelto bene e ha un bravissimo giocatore. Magari anche lui ha scelto bene il Napoli, molto bene".

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ROMA - Mourinho: "Il Napoli è primo ma a volte il favorito perde, Zaniolo deve crescere, creiamo tanto ma non concretizziamo, giocheremo per vincere, rispetto molto Spalletti, su Kvara..."

di Napoli Magazine

22/10/2024 - 15:00

ROMA - Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Napoli all'Olimpico. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Vorrei mandare un abbraccio da tutti noi alla famiglia di Francesco (Valdiserri, ndr), al suo papà, alla sua mamma, a sua sorella e a tutti quelli che oggi hanno pianto al funerale".

 

Come arriva la Roma?
"Dybala, Wijnaldum, Darboe e Celik non saranno con noi. Celik potrebbe rientrare nella prossima partita di campionato. La condizione degli altri è buona, dopo tante partite di fila abbiamo avuto una settimana di lavoro, abbiamo recuperato gente che aveva bisogno di un periodo per recuperare e allenarsi. Non c'è molto altro da dire. E' la prima in classifica dopo dieci gare ed questo ha già un significato, questo lo sappiamo. Giochiamo contro il primo in classifica ma abbiamo il diritto di giocare, il diritto di pensare che vogliamo tanto giocare e dopo penso che è un'opinione generale che il Napoli sia favorito, però qualche volta il favorito perde".

 

Pensa che Zaniolo possa essere anche uno dei due intermedi di un centrocampo a tre?
"Penso che Zaniolo sia in un momento della sua carriera dove deve crescere, migliorare, deve capire il gioco, migliorare la sua  interpretazione, in questo senso quando sei un giocatore più offensivo sei più istintivo. Quando sei un trequartista, una mezza punta devi essere anche un giocatore più cerebrale, capire che in questa zona del campo non puoi rischiare, non puoi perdere la palla. Penso che lui sia in una fase della sua carriera in cui è ancora in crescita nel capire come interpretare il gioco il meglio possibile. Quello che veramente mi piace tanto di Nicolò, come contro la Sampdoria, mi dimostra una crescita da un punto di vista emozionale che di solito uno Zaniolo che non inizia la partita è triste, più individualista, pensa meno alla squadra. Contro la Sampdoria invece è partito dalla panchina con una sola cosa in testa: sono un giocatore di squadra, voglio che la mia squadra vinca, voglio aiutare la mia squadra a vincere, capisco l'interpretazione dell'allenatore che ha pensato che io partendo dalla panchina potevo vincerla. Ho visto uno Zaniolo con grande maturità, a camminare in questa direzione in cui la squadra è più importante. Questo per me è una fase di crescita che mi piace tanto. Non so se arriverà la domanda, vi anticipo io: tre partite di squalifica mi sembrano allucinanti, anche il rosso preso poteva essere perfettamente un giallo. Se l'assistente ha deciso per il rosso, una giornata di squalifica è già una punizione importante, tre partite mi sembrano troppe, lo posso capire solo se vedo che per un giocatore che da un'aggressione danno 5-6 giornate di squalifica. Intorno a questo ragazzo è sempre tutto troppo, in questo caso lo devo difendere. Non h voluto parlare prima che uscisse il comunicato, adesso che è uscito lo faccio. Non sono contento perché non lo avrò per due gare decisive, ma sono più triste per il giocatore perché perde tre partite, ma questa è Uefa e domani è un'altra storia. Sistema di gioco? Pensiamo delle cose ma purtroppo dobbiamo fare dei cambi in base alla situazione, ci sono delle squadre in cui c'è un'unica idea di gioco, se non gioca il giocatore A, gioca il giocatore B, nel nostro caso quando si perde un giocatore dobbiamo ripensare le cose, cercare di trovare delle soluzioni, senza Dybala dobbiamo pensare le cose in un modo diverso. Sembra quasi lo stesso giocare con 3 oppure con 2 più uno, con uno più due, sembra quasi lo stesso però è abbastanza differente nei comportamenti e i giocatori devono imparare, devono crescere, per esempio Camara, uno dei suoi problemi in questa crescita con noi inizialmente era la sua condizione fisica, poi dei comportamenti tattici di un ragazzo che deve imparare a giocare con noi. Per i giocatori che sono qua già da tanto tempo è più facile, quando giochiamo col centrocampo a tre la squadra si sente bene".

 

La Roma fa della solidità difensiva la sua arma migliore.
"Questo lo dici tu, dipende dai numeri. Se i numeri sono i gol è una cosa, se i numeri sono l'opportunità di gol che crei è un'altra cosa. Se la squadra crea un'ampia opportunità di gol, non si può dire che sia una squadra difensiva. Non si può dire che poichè non facciamo tanti gol non siamo una squadra offensiva. Sbagliamo i gol ma non è che siamo difensivi. E' una contraddizione tra il numero di gol che segniamo e il modo in cui giochiamo. C'è una contraddizione ma bisogna interpretare questa cosa qui: non facciamo gol perchè siamo una squadra ultradifensiva o perchè siamo una squadra che sbaglia tanti gol? E' perchè sbagliamo tanti gol, magari domani andiamo lì tre volte e facciamo tre gol. Contro l'Atalanta siamo andati 20 volte e abbiamo perso 1-0 contro una squadra che ha tirato in porta una volta. In questo momento c'è contraddizione tra i nostri numeri e il modo in cui giochiamo. Creiamo situazioni e non facciamo gol, ho detto che un giorno una squadra pagherà, andremo là 4 volte e faremo 4 gol e vinceremo 4-0, noi non aggrediremo nè aspetteremo, andiamo a fare il nostro gioco. Il nostro gioco ha sempre un obiettivo, che è vincere la partita ed è quello che cercheremo di fare. Il Napoli è favorito, è una grande squadra, ha segnato tanti gol, è anche una squadra che difende molto bene, è tutto il Napoli. Ok, noi andiamo là e vediamo quello che possiamo fare".

 

Come si lavora sulle scelte e come si può correggere l'imprecisione sotto porta?
"Prima di tutto si lavora tanto. Non ti posso dire un modo specifico. Non si lavora solo psicologicamente o tecnicamente, è un insieme di situazioni. Ci sono giocatori che hanno profili diversi, giocatori che non segnano, che segnano poco, ma ci sono anche profili di giocatori che segnano come Abraham, Belotti, Pellegrini. Siamo tranquilli, non perdiamo fiducia nei giocatori, il lavoro di squadra è molto importante, i gol arriveranno. Se possono arrivare in modo equilibrato e sufficiente per vincere le partite, va bene. La mia sensazione è che un giorno una squadra pagherà, un giorno faremo 5 gol giocando sempre allo stesso modo".

 

Spalletti l'ha definito un super allenatore, un grande amico, è pretattica o crede come lei che la Roma possa vincere?
"Non ho sentito la sua conferenza ma non penso che bluffi. E' un mio amico, è vero, abbiamo rispetto reciproco, è un bravissimo allenatore e io non sono scarso, è tutto vero e non c'è ipocrisia da entrambe le parti. Che lui pensa di vincere domani è verità, ma lui sa che può perdere, penso non sia un bluff. Sa che la sua squadra è forte ma sa che non è facile. Non lo vedo come bluff, sono dichiarazioni vere, normali, c'è rispetto per l'avversario. Noi abbiamo giocato contro la Sampdoria che era ultima in classifica e siamo usciti ridendo di gioia, ma attenzione che il quarto in classifica non è scarso. Per essere primo dopo 10 partite bisogna essere una grande squadra, normale che Luciano pensi che per essere quarti dopo 10 partite, non siamo scarsi, sarà una partita difficile. Lo penso anche io".

 

La Roma era interessata a Kvaratskhelia? State pensando a qualche trappola per fermarlo?
"Se passa davanti a me, magari lo posso calciare (ride, ndr)! Ora è troppo facile dire che tutti sono interessati, unica cosa che interessa è che è andato al Napoli. Il Napoli ha fatto bene, ha scelto bene e ha un bravissimo giocatore. Magari anche lui ha scelto bene il Napoli, molto bene".