VENEZIA - Eusebio di Francesco, allenatore del Venezia, ha parlato in Press Conference dopo il pareggio contro il Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Sapevamo che il Napoli poteva crearci difficoltà. Siamo stati bravi ad aggredire e difendere tutti compatti, insieme. Ci manca solamente concretizzare ciò che creiamo, questa lucidità che putroppo ci manca. Abbiamo fatto una prestazione di altissimo livello. Dobbiamo guardare il presente. Dobbiamo recuperare e pensare partita dopo partita, senza guardare la classifica. La gente vuole che la squadra metta in campo tutto. Lo stiamo facendo, ma il fatto di aver perso punti dipende anche da precedenti partite, non solo dal mercato. La squadra mi è piaciuta. Purtroppo, nel momento in cui non fai gol la porta diventa piccolissima. Noi lavoriamo tanto nella fase offensiva e si vede anche in campo. Peccato, ci manca il DNA per concretizzare la grande mole di gioco. Con prestazioni come quella di oggi ci dobbiamo credere. Step by step, dobbiamo pensare al presente. Abbiamo lavorato tanto per scacciare i fantasmi di chi non riesce a concretizzare sotto porta. Maric? Mi auguro che non sia nulla di importante. Radu? Solo crampi, ma mi ha preoccupato. Atalanta-Inter? Il Napoli ha comunque dato continuità di risultato, è una squadra viva che ha un grande risultato. Credo se la giochino Napoli e Inter, ma anche l'Atalanta. Sia gli azzurri che i bergamaschi possono preparare bene le partite perché non ha coppe. L'Inter ha tanti impegni, non è più una squadra giovane ma può giocarsela. Il Napoli è vivo e ha grandi potenzialità. Fila? Ho dovuto farlo giocare subito per esigenza, ma vedo che sta migliorando. Radu è anche merito nostro, sta crescendo, vi assicuro che è in gamba e positivo. Ha corretto errori in passato, ma si vede che ha grande maturità e grandi mezzi. Doppio centravanti? L'ho pensata per questa gara, anche se Oristanio non avesse avuto la febbre avrei giocato con il doppio centravanti, per come loro in pressione vengono uomo su uomo e ti costringono a palleggiare lungo. Mi ha premiato e può essere praticabile in tante altre occasioni".
di Napoli Magazine
16/03/2025 - 15:21
VENEZIA - Eusebio di Francesco, allenatore del Venezia, ha parlato in Press Conference dopo il pareggio contro il Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Sapevamo che il Napoli poteva crearci difficoltà. Siamo stati bravi ad aggredire e difendere tutti compatti, insieme. Ci manca solamente concretizzare ciò che creiamo, questa lucidità che putroppo ci manca. Abbiamo fatto una prestazione di altissimo livello. Dobbiamo guardare il presente. Dobbiamo recuperare e pensare partita dopo partita, senza guardare la classifica. La gente vuole che la squadra metta in campo tutto. Lo stiamo facendo, ma il fatto di aver perso punti dipende anche da precedenti partite, non solo dal mercato. La squadra mi è piaciuta. Purtroppo, nel momento in cui non fai gol la porta diventa piccolissima. Noi lavoriamo tanto nella fase offensiva e si vede anche in campo. Peccato, ci manca il DNA per concretizzare la grande mole di gioco. Con prestazioni come quella di oggi ci dobbiamo credere. Step by step, dobbiamo pensare al presente. Abbiamo lavorato tanto per scacciare i fantasmi di chi non riesce a concretizzare sotto porta. Maric? Mi auguro che non sia nulla di importante. Radu? Solo crampi, ma mi ha preoccupato. Atalanta-Inter? Il Napoli ha comunque dato continuità di risultato, è una squadra viva che ha un grande risultato. Credo se la giochino Napoli e Inter, ma anche l'Atalanta. Sia gli azzurri che i bergamaschi possono preparare bene le partite perché non ha coppe. L'Inter ha tanti impegni, non è più una squadra giovane ma può giocarsela. Il Napoli è vivo e ha grandi potenzialità. Fila? Ho dovuto farlo giocare subito per esigenza, ma vedo che sta migliorando. Radu è anche merito nostro, sta crescendo, vi assicuro che è in gamba e positivo. Ha corretto errori in passato, ma si vede che ha grande maturità e grandi mezzi. Doppio centravanti? L'ho pensata per questa gara, anche se Oristanio non avesse avuto la febbre avrei giocato con il doppio centravanti, per come loro in pressione vengono uomo su uomo e ti costringono a palleggiare lungo. Mi ha premiato e può essere praticabile in tante altre occasioni".